Al via i tre concorsi per 3250 posti al ministero della Giustizia. I bandi usciranno entro agosto 2020, con requisiti richiesti e modalità. Intanto, prorogati i termini del concorso unico per 2133 posti nella PA al 25 luglio a causa del collasso del sito Step-One 2019.
Concorsi al ministero della Giustizia sui blocchi di partenza, grazie all’approvazione definitiva del Decreto Rilancio avvenuta il 16 luglio 2020 in Senato.
Saranno ben 3250 i posti in palio suddivisi per diversi profili, alcuni riservati ai laureati, altri aperti anche ai diplomati. Per quanto riguarda la tempistica, i bandi dovrebbero uscire entro il mese di agosto 2020, ovvero entro i 90 giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale.
La caratteristica positiva delle selezioni in questione è che i candidati non dovranno affrontare la prova scritta, ma solo l’orale, la valutazione dei titoli ed eventualmente (in caso dell’arrivo di un numero consistente di domande) una prova pre-selettiva.
Ma vediamo nello specifico le modalità del nuovo concorso e i profili professionali dei posti disponibili.
Concorsi al ministero della Giustizia 2020: profili professionali, requisiti e modalità di svolgimento
Le selezioni in realtà sono tre:
- il Concorso per 400 posti di Direttore amministrativo, personale amministrativo non dirigenziale, Area III/F3. Tra i requisiti richiesti c’è la laurea in giurisprudenza o titolo equipollente, oppure 3 anni di servizio nell’amministrazione giudiziaria o almeno un anno da magistrato ordinario o l’iscrizione all’albo degli avvocati per 2 anni consecutivi o 5 anni scolastici interi come docente di materie giuridiche in scuole secondarie di II grado o 5 anni nelle forze di polizia dal ruolo di ispettore in sù;
- 150 posti di Funzionari giudiziari, personale amministrativo non dirigenziale, Area III/F1 per fronteggiare le gravi carenze di personale degli uffici giudiziari dei Distretti di Torino, Milano, Brescia, Venezia e Bologna. Sono richiesti anche in questo caso gli stessi requisiti del profilo precedente oppure in alternativa anche 2 anni da ricercatore in materie giuridiche o, infine, il titolo di dottore di ricerca in materie giuridiche e avendo svolto almeno 6 mesi di lavoro presso una PA in una posizione per la quale è necessaria una laurea;
- infine, quello più consistente di 2700 Cancellieri esperti, personale amministrativo non dirigenziale – Area II/F3 per il quale è sufficiente il diploma, ma sono previsti anche come requisiti essenziali i medesimi del concorso per Direttore amministrativo.
In ossequio ai nuovi criteri di svolgimento delle prove concorsuali per prevenire la diffusione del COVID-19, le selezioni si terranno in sedi decentrate. Nello specifico, la prova orale dovrebbe tenersi in videoconferenza.
Concorsi pubblici all’epoca del Coronavirus, l’inizio non è dei migliori
I nuovi criteri concorsuali disposti nell’ottica della prevenzione del contagio da Coronavirus hanno avuto il loro“ battesimo di fuoco” con il concorso unico per 2133 posti che tuttavia non è stato dei migliori.
Infatti, il sito Step-One 2019 è collassato sotto il peso del gran numero di domande di partecipazione.
Per questo motivo la Commissione Ripam (che si dovrebbe occupare anche dei Concorsi al ministero della Giustizia) ha stabilito di prorogare i termini fino al 25 luglio, “fermi restando i limiti orari ivi previsti nonché il possesso dei requisiti all’iniziale termine di scadenza per la presentazione delle domande”, come si legge nel comunicato della Funzione Pubblica.
Difficoltà che peraltro sembrano permanere anche al momento. Rimane quindi il quesito, da girare all’Esecutivo, sul perché si varino delle normative per prevedere concorsi più sicuri dal punto di vista sanitario e più celeri, basati sull’impiego delle nuove tecnologie, e poi l’infrastruttura informatica si riveli invece inadeguata.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Concorsi al ministero della Giustizia, si parte in agosto