Ancora pochi giorni per il ravvedimento sull'invio tardivo, errato o omesso della Certificazione unica 2024. I sostituti d'imposta hanno tempo fino alla scadenza del 17 maggio per trasmettere il documento corretto
Fino al 17 maggio prossimo, i sostituti d’imposta possono scegliere il ravvedimento per errori e omissioni nelle certificazioni uniche inviate entro il termine dello scorso 18 marzo.
La trasmissione delle CU corrette, entro 60 giorni dalla scadenza ordinaria, dà diritto a una riduzione di un terzo della sanzione prevista.
L’importo applicato scende dunque a 33,33 euro per singola certificazione.
Il limite di sanzione applicabile per ciascun sostituto d’imposta è ridotto da 50.000 a un massimo di 20.000 euro.
Certificazione Unica 2024: scadenza al 17 maggio per l’invio tardivo
Entro il 17 maggio prossimo, i sostituti d’imposta possono optare per il ravvedimento della sanzione prevista per CU errate, tardive o omesse.
In caso di correzione e nuovo invio della Certificazione unica entro 60 giorni dalla scadenza ordinaria, fissata al 18 marzo scorso, si ha diritto infatti alla riduzione ad un terzo della sanzione.
L’importo da versare passa dunque da 100 a 33,33 euro.
A tal proposito, all’art. 4, comma 6-quinquies del D.P.R. numero 322/98 si legge quanto segue:
“Per ogni certificazione omessa, tardiva o errata si applica la sanzione di cento euro in deroga a quanto previsto dall’articolo 12, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472, con un massimo di euro 50.000 per sostituto di imposta. Nei casi di errata trasmissione della certificazione, la sanzione non si applica se la trasmissione della corretta certificazione è effettuata entro i cinque giorni successivi alla scadenza indicata nel primo periodo. Se la certificazione è correttamente trasmessa entro sessanta giorni dai termini previsti nel primo e nel terzo periodo, la sanzione è ridotta a un terzo, con un massimo di euro 20.000.”
L’importo massimo della sanzione applicabile al sostituto d’imposta scende quindi da 50.000 a 20.000 euro.
Casistica | Sanzione prevista |
---|---|
CU tardiva, omessa o errata | 100 euro. Sanzione di massimo 50.000 euro per anno e sostituto d’imposta. |
CU corretta entro 60 giorni dalla scadenza ordinaria del 18 marzo | 33,33 euro. Sanzione di massimo 20.000 euro per anno e sostituto d’imposta |
Certificazione Unica 2024: istruzioni e modello pdf per il ravvedimento
Le sanzioni previste per l’invio incompleto o errato della Certificazione unica 2024 devono essere versate con modello F24, compilando la sezione “Erario”.
Il precedente codice tributo 8906, denominato “Sanzione pecuniaria sostituti d’imposta”, è stato soppresso con la risoluzione n. 18/E del 28 aprile 2023 dell’Agenzia delle Entrate.
La stessa risoluzione indica i codici tributo da inserire nel modello F24 per il versamento del ravvedimento.
Il campo “Importi a debito versati” deve essere compilato con l’importo del ravvedimento, in questo caso 33,33 euro.
Il pagamento può essere effettuato tramite il servizio “Pagamenti F24”, disponibile all’interno dell’Area riservata del portale online dell’Agenzia delle Entrate, a cui si accede attraverso le proprie credenziali:
- SPID;
- CIE, carta d’identità elettronica;
- CNS, carta nazionale dei servizi.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Certificazione Unica: sanzione ridotta per invio tardivo entro il 17 maggio