Certificazione Unica 2024 con errori, cinque giorni dopo la scadenza per evitare sanzioni

Anna Maria D’Andrea - Certificazione Unica

Certificazione Unica 2024, dopo la scadenza del 18 marzo è possibile evitare l’applicazione delle sanzioni in caso di errori effettuando un invio sostitutivo entro cinque giorni. Istruzioni e tempistiche nel dettaglio

Certificazione Unica 2024 con errori, cinque giorni dopo la scadenza per evitare sanzioni

Certificazione Unica 2024, dopo la scadenza per l’invio telematico del 18 marzo c’è ancora tempo per evitare l’applicazione di sanzioni.

La disciplina sanzionatoria in materia di CU 2024 prevede la possibilità di correggere gli errori contenuti nel flusso trasmesso entro la scadenza ordinaria, a patto che l’invio sostitutivo avvenga però entro il termine di cinque giorni.

Questa la data ultima prevista per i sostituti d’imposta, ma per calcolare il tempo extra a disposizione è importante soffermarsi sulle istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate.

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Certificazione Unica 2024 con errori, cinque giorni di tempo per evitare le sanzioni

Nel caso di errori nella Certificazione Unica, è possibile effettuare un nuovo invio correttivo e sostitutivo entro il termine di cinque giorni dalla scadenza.

A prevedere la possibilità di invio sostitutivo della CU 2024 anche dopo la scadenza sono le stesse istruzioni dell’Agenzia delle Entrate pubblicate lo scorso 15 gennaio.

La possibilità di effettuare un nuovo invio telematico senza sanzioni entro cinque giorni dalla scadenza si applica in particolare nei seguenti casi:

  • nei casi di errata trasmissione della certificazione: la sanzione di cui all’articolo 2 del D.Lgs. n. 175 del 2014 non si applica se la sostituzione o l’annullamento della certificazione è effettuato entro i cinque giorni successivi alla scadenza ordinaria;
  • nel caso di scarto dell’intero file contenente le comunicazioni, inviato entro il termine ordinario, la medesima sanzione non si applica se il soggetto obbligato effettua un nuovo invio ordinario entro i cinque giorni successivi allo stesso termine;
  • nel caso di scarto delle singole certificazioni uniche, inviate entro il termine ordinario, la medesima sanzione non si applica se il soggetto obbligato effettua un ulteriore invio ordinario, contenente le sole certificazioni rettificate, entro i cinque giorni successivi allo stesso termine. Non devono, invece, essere ritrasmesse le certificazioni già accolte.

È quindi evidente che il cinque giorni aggiuntivi si applicano esclusivamente a patto che la Certificazione Unica 2024, seppur con errori, sia stata effettivamente trasmessa entro la scadenza.

Certificazione Unica 2024 scartata: decorrenza dei cinque giorni dalla data nella ricevuta

Regole specifiche sono previste in caso di scarto della Certificazione Unica 2024, ai fini della correzione degli errori e del nuovo invio telematico.

Ai fini della decorrenza dei cinque giorni sarà fondamentale prestare attenzione alla data indicata nella comunicazione consultabile nella sezione “Ricevute” del sito dell’Agenzia delle Entrate.

Per le CU 2024 trasmesse a ridosso della scadenza, può infatti capitare che l’eventuale scarto venga comunicato dall’Agenzia delle Entrate anche oltre la scadenza del 18 marzo.

Così come chiarito dalla circolare MEF n. 195/E del 24 settembre 1999, nelle istruzioni per la compilazione della Certificazione Unica viene quindi evidenziato che:

“In relazione poi alla verifica della tempestività delle comunicazioni presentate per via telematica, si considerano tempestive le comunicazioni trasmesse entro i termini previsti, ma scartate dal servizio telematico, purché ritrasmesse entro i cinque giorni successivi alla data contenuta nella comunicazione che attesta il motivo dello scarto”.

I cinque giorni di tempo a disposizione, per le CU 2024 trasmesse entro la scadenza ordinaria e scartate dall’Agenzia delle Entrate, decorrono quindi dalla data contenuta nella comunicazione di scarto.

Sanzioni CU 2024 senza deroghe

Nel caso di ritardo, errori ed omissioni nella compilazione e nell’invio telematico della Certificazione unica 2024 (e in caso di mancata correzione entro cinque giorni dalla scadenza ordinaria) il datore di lavoro sarà soggetto alle sanzioni così determinate:

Fattispecie Sanzioni previste
Certificazione Unica omessa, tardiva o errata 100 euro per singola certificazione con limite massimo di 50.000 euro per anno e sostituto d’imposta
Certificazione Unica errata trasmessa entro il 18 marzo, poi corretta e nuovamente trasmessa entro 5 giorni nessuna sanzione
Certificazione Unica errata trasmessa entro il 18 marzo, poi corretta e nuovamente trasmessa entro 60 giorni 33,33 euro per singola certificazione con limite massimo di 20.000 euro per anno e sostituto d’imposta

La normativa in materia esclude la possibilità di beneficiare del ravvedimento operoso. Esclusivamente in caso di correzione della CU trasmessa con errori entro 60 giorni dalla scadenza sarà possibile beneficiare della riduzione a 1/3 dell’importo dovuto per ciascun documento.

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