Certificazione Unica 2025: come inserire il CIN per gli affitti brevi

Rosy D’Elia - Certificazione Unica

Debutta nella Certificazione Unica 2025 il CIN, codice identificativo nazionale, per gli affitti brevi e turistici: le istruzioni per inserirlo correttamente nel modello

Certificazione Unica 2025: come inserire il CIN per gli affitti brevi

Come previsto dalla Legge di Bilancio, il codice identificativo nazionale (CIN) debutta anche nella Certificazione Unica 2025.

Dal 1° gennaio la sequenza alfanumerica che identifica gli spazi dedicati agli affitti brevi e turistici deve essere esposta presso le strutture e negli annunci rivolti a viaggiatori e turisti.

E da quest’anno trova posto anche nella dichiarazione che i sostituti d’imposta devono inviare entro la scadenza del 17 marzo, visto che il 16 cade di domenica.

L’adempimento riguarda tutti coloro che svolgono attività di intermediazione immobiliare o gestiscono piattaforme online per trovare alloggi e, quindi, applicano la ritenuta del 21 per cento sui canoni e sui corrispettivi pagati per beneficiare degli spazi.

Certificazione Unica 2025: chi deve inserire il CIN per gli affitti brevi

Tutti coloro che svolgono il ruolo di sostituti d’imposta e che quindi si sostituiscono al contribuente nel versamento delle imposte, non solo i datori di lavoro, sono chiamati a scattare una fotografia delle somme oggetto di questo flusso anno per anno.

La certificazione unica è lo strumento utilizzato per attestare i redditi di lavoro dipendente e assimilati, i redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi ma anche i corrispettivi che derivano dai contratti di locazioni brevi, quindi fino a 30 giorni.

Coloro che esercitano attività di intermediazione immobiliare e gestiscono portali telematici nel caso in cui intervengano nei pagamenti destinati a coloro che mettono a disposizione gli spazi, devono operare una ritenuta del 21 per cento, versare le somme e predisporre la Certificazione Unica con i dati che riguardano l’intero anno.

C’è da specificare che, con le ultime novità introdotte, la cedolare secca per gli immobili successivi al primo è pari al 26 per cento, ma intermediari e portali applicano comunque una ritenuta più bassa.

Nelle istruzioni sulla Certificazione Unica, inoltre, l’Agenzia delle Entrate ricorda che oltre i quattro appartamenti non è possibile applicare il regime fiscale delle locazioni brevi, oltre questa cifra si presume lo svolgimento dell’attività imprenditoriale.

Considerando queste regole, nella CU è stata inserita una sezione dedicata proprio alla certificazione dei redditi da locazioni brevi e da quest’anno trova spazio anche un campo per indicare il CIN, il Codice Identificativo Nazionale introdotto dall’articolo 13 ter del DL n. 145 del 2023.

Certificazione Unica 2025: come inserire il CIN per gli affitti brevi

La sequenza alfanumerica che i gestori degli affitti brevi hanno ottenuto dal Ministero del Turismo deve essere indicata nel punto 22 delle CU 2025 da coloro che operano come sostituti d’imposta in relazione agli incassi delle strutture messe a disposizione di turisti e viaggiatori.

D’altronde anche tutti coloro che svolgono attività di intermediazione immobiliare o che gestiscono portali telematici devono esporre il CIN negli annunci che riguardano gli spazi.

La Certificazione Unica relativa alle locazioni brevi, quindi, deve essere compilata per essere trasmessa all’Agenzia delle Entrate e per essere rilasciata a coloro che mettono a disposizione le strutture, tenendo conto dei dati descritti in tabella.

Locazioni brevi - Certificazione Unica 2025Le informazioni da riportare
Punto 1 N. contratti locazione: numero complessivo dei contratti stipulati relativi alla singola unità immobiliare
Punto 2 Unità immobiliare intera: da barrare se si tratta di un contratto che prevede la locazione dell’intera unità immobiliare
Punto 3 Unità immobiliare parziale: da barrare se si tratta di un contratto che prevede la locazione parziale dell’unità immobiliare
Punto 4 Anno: indicare l’anno relativo al periodo di locazione che si sta indicando. In particolare, nel caso di un contratto di locazione per un periodo che ha ricompreso sia il 2023 che il 2024 e il pagamento è stato effettuato nel 2024, dovranno essere compilati due righi riportando in modo distinto l’importo di competenza dei due diversi anni
Punto 5 Durata del contratto nell’anno di riferimento: numero dei giorni della durata del contratto di locazione ricompresa nel periodo di riferimento
Punti da 6 a 13 Vanno indicati i dati relativi all’indirizzo degli immobili
Punti da 14 a 18 È necessario indicare i dati catastali dell’immobile locato
Punto 19 Importo corrispettivo: va riportato l’importo del corrispettivo lordo
Punto 20 Ritenuta operata: l’importo delle ritenute versato con il codice tributo 1919
Punto 21 Locatore non proprietario: barrare la casella se il percipiente al quale viene rilasciata la presente certificazione non riveste la qualifica di proprietario dell’unità immobiliare locata
Punto 22 Codice CIN: va indicato il codice identificativo nazionale

Sempre in linea con le novità introdotte con la Legge di Bilancio 2025, chi mette a disposizione stanze o appartamenti per locazioni brevi dovrà inserire tutti i dati utili, compreso il CIN, anche nella dichiarazione dei redditi.

Agenzia delle Entrate - Certificazione Unica 2025
Scarica le istruzioni per la compilazione

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