Niente ravvedimento operoso per le sanzioni legate alla certificazione unica 2019, salvo nei casi di correzioni e regolarizzazione entro 60 giorni dalla scadenza. In tal caso si può beneficiare della riduzione ad 1/3 dell'importo ordinario.
Certificazione unica 2019, ravvedimento sulle sanzioni soltanto entro 60 giorni dalla scadenza nel caso di correzioni di un modello CU inviato con errori.
Sebbene la disciplina del ravvedimento operoso non si applichi alle sanzioni previste in caso di omesso o tardivo invio della certificazione unica, nel caso di regolarizzazioni di CU con errori trasmesse è possibile beneficiare della riduzione ad 1/3 della sanzione ordinaria.
La disciplina sanzionatoria prevista nel caso di ritardo, omissioni od errori contenuti nella certificazione unica 2019 è particolarmente severa e la sanzione ordinaria è pari a 100 euro per singola certificazione con limite massimo di 50.000 euro per anno e sostituto d’imposta.
Nel caso di invio di una CU 2019 errata, sono due le possibilità di correzione previste per evitare l’applicazione delle sanzioni o, quantomeno, beneficiare della riduzione dell’importo dovuto.
La prima consiste nella possibilità di effettuare un nuovo invio sostitutivo entro 5 giorni dalla data di scadenza. La seconda è, per l’appunto, il ravvedimento delle sanzioni ammesso nel caso di nuovo invio entro il termine di 60 giorni.
Certificazione unica 2019, riduzione sanzioni con ravvedimento entro 60 giorni
Nel caso di errori contenuti nella certificazione unica trasmessa entro la scadenza ordinaria (7 marzo 2019), sarà possibile effettuare un nuovo invio del modello CU entro il termine di 60 giorni.
Come sopra anticipato è questa l’unica possibilità prevista per beneficiare del ravvedimento operoso sulle sanzioni della certificazione unica 2019.
Specifichiamo che non si tratta di un vero e proprio ravvedimento, ma di una riduzione appositamente disciplinata dalla normativa di riferimento (Legge di Stabilità 2016, il Decreto Legislativo 158/2015 ed il Decreto Legislativo 151/2015).
Il presupposto per la riduzione della sanzione è che entro la data di scadenza ordinaria sia stata inviata la CU da correggere o integrare.
In caso di correzione della certificazione unica la sanzione ordinaria pari a 100 euro sarà ridotta ad 1/3 e quindi sarà pari a 33,33 euro per ogni CU corretta e nuovamente inviata.
Ad essere ridotto è anche l’importo massimo di sanzione applicata al sostituto d’imposta, che passa da 50.000 a 20.000 euro.
La scadenza per effettuare l’invio della CU corretta è fissato al 7 maggio 2019, che corrisponde ai 60 giorni successivi al termine di scadenza del 7 marzo.
Certificazione unica 2019: le sanzioni previste
In chiusura riepiloghiamo quali sono le sanzioni attualmente previste in caso di ritardo, errori ed omissioni in materia di certificazione unica Cu 2019:
Fattispecie | Sanzioni previste |
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Certificazione Unica omessa, tardiva o errata | 100 euro per singola certificazione con limite massimo di 50.000 euro per anno e sostituto d’imposta |
Certificazione Unica errata trasmessa entro il 7 marzo 2019, poi corretta e nuovamente trasmessa entro 5 giorni | nessuna sanzione |
Certificazione Unica errata trasmessa entro il 7 marzo 2019, poi corretta e nuovamente trasmessa entro 60 giorni | 33,33 euro per singola certificazione con limite massimo di 20.000 euro per anno e sostituto d’imposta |
Per tutti i dettagli ed ulteriori chiarimenti si rimanda all’articolo dedicato alle sanzioni certificazione unica 2019.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Certificazione unica 2019, riduzione sanzioni con “ravvedimento” entro 60 giorni