Certificazione Unica 2017: dopo la scadenza per l'invio in modalità telematica i datori di lavoro dovranno adoperarsi per la consegna al percipiente entro il 31 marzo. Ecco le istruzioni.
Certificazione Unica 2017: oltre alla scadenza per l’invio in modalità telematica della CU 2017 i datori di lavoro dovranno adempiere all’obbligo di consegna della dichiarazione al percipiente.
La consegna al lavoratore della Certificazione Unica 2017 è un adempimento obbligatorio per tutti i datori di lavoro che, in caso di inadempienza, sono sottoposti a sanzioni amministrative da parte dell’Agenzia delle Entrate, anche se è bene ricordare come in questo caso il Fisco si sia spesso rivelato essere più clemente del solito.
La scadenza per l’invio in modalità telematica della Certificazione Unica 2017 è ormai alle porte: il termine ultimo è fissato al 7 marzo 2017 per i lavoratori dipendenti. Per la consegna al percipiente i datori di lavoro avranno tempo fino al 31 marzo 2017.
Per la consegna al percipiente il datore di lavoro dovrà seguire specifiche istruzioni, oltre a rispettare la scadenza fissata dall’Agenzia delle Entrate. Di seguito tutte le informazioni utili per la consegna della Certificazione Unica 2017 al lavoratore e quelli che sono gli obblighi per il datore di lavoro e le sanzioni in caso di inadempienza.
Certificazione Unica 2017: scadenza il 31 marzo per la consegna. Ecco le istruzioni
Per i datori di lavoro dipendente il 7 marzo è il giorno di scadenza per la trasmissione in modalità telematica della Certificazione Unica 2017. Abbiamo già ricordato come per l’invio della CU 2017 dei lavoratori autonomi il termine ultimo sia stato spostato alla scadenza prevista per l’invio del modello 770/2017.
Il datore di lavoro è obbligato, inoltre, alla consegna della Certificazione Unica 2017 al lavoratore. La consegna al percipiente dovrà avvenire entro la scadenza del 31 marzo 2017. Si tratta, ricordiamo, di un adempimento obbligatorio per tutti i datori di lavoro e un diritto per i lavoratori.
Attraverso la Certificazione Unica i lavoratori entrano in possesso dei dati relativi a stipendi e compensi erogati nell’anno precedente. Oltre ad attestare i redditi di lavoro dipendente o autonomo, la Certificazione Unica 2017 conterrà, nel dettaglio, tutti i dati necessari ai fini della presentazione della dichiarazione dei redditi, ovvero:
- provvigioni comunque denominate per prestazioni, anche occasionali, inerenti a rapporti di commissione, di agenzia, di mediazione, di rappresentanza di commercio e di procacciamento d’affari, corrisposti nel 2015 nonché provvigioni derivanti da vendita a domicilio di cui all’art. 19 del D.LGS. 31 marzo 1998, n. 114, assoggettate a ritenuta a titolo d’imposta, cui si sono rese applicabili le disposizioni contenute nell’art. 25-bis del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600;
- compensi erogati nel 2015 a seguito di procedure di pignoramenti presso terzi di cui all’art. 21, comma 15, della Legge 27 dicembre 1997, n. 449;
- somme erogate a seguito di procedure di esproprio di cui all’art. 11, della Legge 30 dicembre 1991, n. 413;
- corrispettivi erogati nel 2015 per prestazioni relative a contratti d’appalto;
- indennità corrisposte per la cessazione di rapporti di agenzia, per la cessazione da funzioni notarili e per la cessazione dell’attività sportiva quando il rapporto di lavoro è di natura autonoma (lettere d), e), f), dell’art. 17, comma 1, del TUIR);
- ritenute di acconto operate;
- detrazioni effettuate.
La Certificazione Unica 2017 può essere inviata in modalità telematica, secondo le specifiche istruzioni dell’Agenzia delle Entrate, oppure consegnata in formato cartaceo dal datore di lavoro al lavoratore.
Ecco le istruzioni per la corretta consegna della Certificazione Unica 2017 al lavoratore, con scadenza fissata al 31 marzo 2017, e le sanzioni in caso di inadempienza.
Certificazione Unica 2017: modalità e istruzioni per la consegna al percipiente
La Certificazione Unica 2017 potrà essere consegnata al lavoratore, oltre che nella classica modalità cartacea, in duplice copia e con l’allegato delle relative istruzioni, anche in formato digitale, ovvero con consegna a mezzo mail.
La consegna al lavoratore della CU 2017 tramite mail è però subordinata alla possibilità effettiva da parte del percipiente di entrarne in visione e in possesso.
Le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate prevedono che la consegna in formato digitale sia ammessa esclusivamente qualora il lavoratore abbia effettivamente la possibilità di entrare nella disponibilità della Certificazione Unica 2017 e di ricevere il file in un formato idoneo alla lettura e alla stampa.
In sostanza il datore di lavoro dovrà prima accertarsi della possibilità del lavoratore di entrare in possesso della CU 2017 trasmessa in formato digitale; se così non fosse, resta fermo l’obbligo di consegna in modalità cartacea.
Potrebbe interessarti anche -> Certificazione Unica (ex CUD) 2017 dipendenti e autonomi: tutte le istruzioni spiegate punto per punto
Certificazione Unica 2017: sanzioni per mancata consegna al percipiente
La consegna della Certificazione Unica 2017 è un diritto del lavoratore e un dovere del datore di lavoro. Nel caso in cui l’obbligo non venisse rispettato, il lavoratore può rivolgersi all’Agenzia delle Entrate per sollecitare l’invio.
In caso di mancata consegna della CU 2017, il datore di lavoro è sottoposto a sanzioni amministrative di importo minimo di 258 euro fino ad un massimo di 2.065, anche se come abbiamo già sottolineato, in questi casi l’Agenzia delle Entrate si è spesso rivelata più clemente del solito, evitando di addebitare sanzioni nel caso in cui la consegna della Certificazione Unica avvenga in tempo utile alla presentazione della dichiarazione dei redditi.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Certificazione Unica 2017: scadenza il 31 marzo per la consegna. Ecco le istruzioni