Chi rilascia la certificazione della parità di genere? Sul portale del Dipartimento per le pari opportunità l'elenco aggiornato con gli organismi accreditati. Arriva, inoltre, in Gazzetta Ufficiale, il 6 marzo, il decreto sulle attività di formazione alle imprese che possono essere finanziate dalle Regioni
Il sistema della certificazione della parità di genere è stato delineato dalla legge n. 162/2021 e dalla Legge di Bilancio 2022: ottenerla per le imprese è una scelta. E garantisce una serie di vantaggi: un esempio su tutti è uno sgravio contributivo sulle somme complessivamente dovute.
Come per altri tipi di attestazioni, le aziende interessate devono rispettare specifici requisiti e seguire la procedura per ottenere la certificazione della parità di genere.
Questa etichetta può essere rilasciata solo da organismi specificamente accreditati, riportati nell’elenco aggiornato al 29 febbraio disponibile sul portale del Dipartimento per le pari opportunità.
Le PMI interessate possono richiedere a Unioncamere i contributi a supporto dei costi da sostenere e nella Gazzetta Ufficiale di ieri, 6 marzo, è arrivato il decreto che regola le attività di formazione, utili a preparare le imprese, che possono essere finanziate dalle Regioni.
Certificazione della parità di genere: chi la rilascia? L’elenco del Dipartimento per le pari opportunità
Attualmente è possibile rivolgersi a 48 organismi di certificazione per la parità di genere.
Soltanto gli enti accreditati dall’ente di accreditamento Accredia possono procedere al rilascio della certificazione sulla base della prassi UNI/PdR 125:2022 che tiene conto di una serie di parametri per individuare un’organizzazione inclusiva e rispettosa degli equilibri di genere. Sono sei le diverse aree prese in considerazione:
- cultura e strategia;
- governance;
- processi Human Resources;
- opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda;
- equità remunerativa per genere;
- tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro.
L’elenco dei soggetti a cui è possibile rivolgersi, aggiornato al 29 febbraio 2024, è disponibile sul portale del Dipartimento per le pari opportunità.
Grazie al sistema di ricerca presente sul portale Accredia, inoltre, è possibile verificare quali sono gli organismi disponibili anche in base al proprio territorio di riferimento.
Chi rilascia la certificazione della parità di genere? Istruzioni e contributi per ottenerla
Attualmente sono 1632 le imprese certificate che avranno diritto a una serie di vantaggi come lo sgravio dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro complessivamente dovuti.
Un’attenzione particolare è riservata alle micro, piccole e medie imprese che intendono certificarsi: sono stati messi a disposizione 8 milioni di euro, gestiti da Unioncamere, per erogare voucher per assistenza tecnica e accompagnamento e per coprire i costi dei servizi di certificazione.
Con l’avviso pubblico del 6 novembre, sono stati messi a disposizione i primi 4 milioni di euro: le richieste di incentivi possono essere inviate entro la scadenza del 28 marzo, o fino a esaurimento fondi.
Nel frattempo ieri, 6 marzo, è arrivato in Gazzetta Ufficiale il decreto che regola l’accesso al Fondo per le attività di formazione propedeutiche all’ottenimento della certificazione della parità di genere finanziate dalle Regioni: a disposizione 3 milioni di euro con una ripartizione sui territori, in base al numero di imprese presenti.
Per passare all’operatività, in ogni caso, servirà ancora un altro passaggio: entro 90 giorni il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, insieme al Dipartimento per le pari opportunità, con le Regioni e l’INAPP, dovrà predisporre le linee guida “per orientare la qualità della programmazione e progettazione della formazione”.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Certificazione della parità di genere: chi la rilascia? L’elenco degli organismi accreditati