L'Associazione Nazionale dei Commercialisti (ANC) evidenzia nuovamente la necessità di una revisione del calendario delle scadenze fiscali. Sono troppe le situazioni che vedono la pubblicazione di circolari con le istruzioni relative ad un adempimento prossimo alla scadenza
Rivedere il calendario delle scadenze fiscali ed evitare che il Fisco pubblichi circolari con istruzioni e indicazioni riguardo a un determinato adempimento a ridosso della sua scadenza.
Sono queste le priorità per l’ANC, l’Associazione Nazionale dei Commercialisti, come espresse nel comunicato stampa rilasciato il 3 luglio.
Una situazione al limite della sostenibilità a cui si aggiunge anche l’invio di avvisi da controlli automatizzati e lettere di compliance durante la campagna dichiarativa.
Scadenze fiscali, ANC: “intervenire sul calendario”
L’ANC, l’Associazione Nazionale dei Commercialisti, nel comunicato stampa pubblicato il 3 luglio 2023, torna a sottolineare l’importanza e la necessità di un intervento di adeguamento del calendario delle scadenze fiscali.
Uno dei problemi principali, che si è ripresentato anche recentemente, è il fatto di dover studiare circolari di prassi e istruzioni su un determinato adempimento che vengono pubblicate a ridosso della scadenza dello stesso.
In questo modo, molti professionisti sono costretti a tornare su del lavoro già fatto in precedenza.
Come sottolinea Marco Cuchel, presidente dell’ANC:
“facciamo una corsa contro il tempo, dovendo studiare circolari che oramai arrivano al limite della scadenza e che costringono a ritornare su quanto già fatto, considerando anche il mancato slittamento del termine dei versamenti al 20 agosto.”
L’ultimo esempio, è appunto il rilascio da parte dell’Agenzia delle Entrate, a pochi giorni dalla prevista scadenza per il pagamento delle imposte, di tre circolari, per un totale di oltre 570 pagine, riguardo il corretto trattamento di detrazioni, deduzioni, crediti d’imposta e altri elementi rilevanti per la compilazione dei redditi delle persone fisiche e per l’apposizione del visto di conformità.
Una situazione che a detta dell’Associazione è ormai insostenibile. Senza contare che la maggior parte dei documenti che vengono trasmessi dai commercialisti in questo periodo di scadenze verrà esaminata dagli uffici a partire da settembre.
Scadenze fiscali 2023, le priorità secondo l’ANC
Per dare certezze sul sistema e permettere a contribuenti e commercialisti di operare in tranquillità i modelli, le istruzioni, i software e le relative circolari dovrebbero essere resi disponibili entro la fine dell’anno d’imposta da dichiarare, e non durante l’anno successivo come avviene attualmente.
A questo quadro si aggiungono poi gli avvisi da controlli automatizzati ex 36 bis, le richieste di documentazione ex art. 36 ter, i disservizi relativi alla rottamazione quater, lettere di compliance riferite ai modelli ISA e tanto altro.
“Senza considerare che molti adempimenti nella maggior parte dei casi sono già stati effettuati regolarmente dai contribuenti e i relativi documenti sono già in possesso dell’Agenzia ma, per ragioni diverse, non hanno trovato il corretto abbinamento nei database della PA. E anche quando le pretese fossero corrette, che senso ha inviare ora gli avvisi e non attendere la ripresa di settembre?”
La priorità è che venga messa mano al calendario fiscale e che sia rispettata una corretta distanza temporale tra l’emanazione di una circolare e la scadenza dell’adempimento a cui si riferisce.
A questo si aggiunge poi l’esigenza di una sospensione dell’invio di avvisi durante la campagna dichiarativa.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Scadenze fiscali, ANC: “Bisogna intervenire sul calendario”