Bonus ristrutturazioni, detrazione del 50% per la sostituzione di porte interne anche negli edifici singoli, se l'intervento è collegato ad un lavoro più ampio. A chiarirlo è il MEF, nella risposta all'interrogazione n. 5-03461 del 31 gennaio 2020.
Bonus ristrutturazioni anche per la sostituzione di porte interne negli edifici singoli, qualora sussistano specifiche condizioni.
La detrazione del 50% fino a 96.000 euro di spesa spetta sempre per i lavori in condominio, mentre è condizionata all’effettuazione di interventi di manutenzione straordinaria se relativa ad edifici singoli.
A specificarlo è il MEF, nella risposta all’interrogazione n. 5-03461 presentata dall’Onorevole Giovanni Currò del Movimento Cinque Stelle.
I dubbi sulla possibilità di accedere al bonus ristrutturazioni per la sostituzione di porte interne all’edificio si lega alla classificazione del lavoro, rientrante nel campo della manutenzione ordinaria.
Come noto, soltanto i condomini accedono alla detrazione del 50% sui lavori di manutenzione ordinaria; per quelli effettuati su edifici singoli, il bonus è riconosciuto esclusivamente sulle ristrutturazioni rientranti nella manutenzione straordinaria.
Nonostante tale chiara differenziazione, la risposta del MEF sottolinea come tra i lavori detraibili al 50% rientrino anche le spese per le opere di finitura collegate a quelle di manutenzione straordinaria, tra le quali vi rientra anche la sostituzione di porte interne.
Bonus ristrutturazioni, detrazione anche per le porte interne: i chiarimenti del MEF
Per individuare quali sono i lavori ammessi al bonus ristrutturazioni è necessario distinguere tra le spese sostenute su edifici singoli e su parti comuni di edifici condominiali.
Le spese detraibili relativi ad opere effettuate sulle singole unità immobiliari sono quelle di
- manutenzione straordinaria;
- restauro e risanamento conservativo;
- ristrutturazione edilizia.
Il bonus ristrutturazioni del 50% spetta per gli stessi lavori anche in condominio, con l’aggiunta della manutenzione ordinaria.
È tale differenziazione ad aver far sorto numerosi dubbi su quali siano le spese detraibili e, nel caso specifico, sulla possibilità di beneficiare del rimborso Irpef del 50% per la sostituzione di porte interne.
È questo il punto evidenziato dal Deputato del M5S, Giovanni Currò, nell’interrogazione n. 5-03461 presentata in Commissione Finanze della Camera:
“ad eccezione dell’installazione di porte blindate (riconducibile al diverso presupposto delle opere finalizzate alla prevenzione di illeciti da parte di terzi di cui all’articolo 16-bis, comma 1, lettera f) la sostituzione delle porte interne è inquadrabile fra le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici riconducibili tra gli interventi di manutenzione ordinaria e quindi non agevolabili sulle singole unità immobiliari abitative.”
La possibilità di detrarre la spesa sostenuta è esclusa qualora la sostituzione della porta sia l’intervento primario.
Tuttavia, come stabilito dalla circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze n. 57 del 1998, la spesa sostenuta per interventi singolarmente non agevolabili (manutenzione ordinaria) si somma al totale degli oneri detraibili qualora integrata o correlata ad interventi di categorie diverse per i quali compete la detrazione d’imposta.
È questo quanto confermato dal MEF, nella risposta illustrata dal Sottosegretario Maria Cecilia Guerra.
- Bonus ristrutturazione per sostituzione porte - risposta MEF interrogazione n. 5-03461
- Clicca per scaricare il testo integrale della risposta fornita dal Sottosegretario al MEF Maria Cecilia Guerra all’interrogazione dell’On. Giovanni Currò
Bonus ristrutturazioni, detrazione porte interne anche per gli edifici singoli: intervento “superiore” assorbe quello “inferiore”
Nel fornire i propri chiarimenti, il Sottosegretario al MEF Cecilia Guerra richiama alla circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 13/E del 31 maggio 2019, con la quale è stato confermato che:
“gli interventi previsti in ciascuna delle categorie edilizie sopra richiamate sono, di norma, integrati o correlati ad interventi di categorie diverse. Ad esempio, negli interventi di manutenzione straordinaria, sono necessarie, per completare l’intervento edilizio nel suo insieme, opere di pittura e finitura ricomprese in quelle di manutenzione ordinaria.”
Per individuare quali lavori rientrano nel totale di quelli ammessi al bonus ristrutturazione, è necessario considerare il carattere assorbente della categoria di interventi “superiore” rispetto a quella “inferiore”.
Nella pratica, ciò sta a significare che nel caso di manutenzione straordinaria o ristrutturazione su un edificio singolo, la detrazione del 50% può essere calcolata anche per le spese di sostituzione di porte interne (normalmente rientranti nella manutenzione ordinaria), se necessarie per completare il lavoro effettuato nel suo insieme.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus ristrutturazioni, detrazione sostituzione porte interne: i chiarimenti del MEF