Riportare le misure fiscali dall'emergenza alla normalità è il primo obiettivo del Governo indicato nel Documento di Economia e Finanza 2023: in questo quadro rientra una revisione complessiva dei bonus edilizi. Dopo le modifiche alle regole che riguardano il Superbonus, ancora novità alle porte
Sono le crisi globali e le scelte politiche interne degli ultimi anni a stabilire i confini del quadro economico tracciato nel Documento di Economia e Finanze 2023 pubblicato ieri, 13 aprile 2023. Fotografando la situazione attuale, il Governo fissa i suoi obiettivi: il primo è il superamento della logica emergenziale per quanto riguarda le misure di politica fiscale.
E in questo contesto si inserisce la necessità di intervenire ancora sui bonus edilizi con una revisione degli strumenti in vigore. Le novità non sono finite con gli ultimi interventi che hanno stravolto le regole per usufruire del Superbonus.
E la ricerca della normalità passa anche dall’esigenza di trovare una stabilità normativa.
Bonus edilizi, le novità non finiscono mai: non c’è pace per incentivi e agevolazioni
Il tempo della certezza per i bonus legati all’edilizia, indicato come massima esigenza dallo stesso Ministro dell’Economia e delle Finanze che firma la premessa al DEF 2023 lo scorso autunno, sembra non arrivare mai.
“Prima interviene la chiarezza normativa meglio è per tutti”, aveva detto Giancarlo Giorgetti durante la conferenza stampa di presentazione del Decreto Aiuti quater che, giocando d’anticipo rispetto alla Manovra, poneva un freno al Superbonus portando l’aliquota della detrazione spettante dal 110 al 90 per cento.
Da novembre ad oggi, l’asticella dell’incertezza sui bonus edilizi si è alzata sempre di più. A rendere ancora più complesso il labirinto di norme le novità contenute nel decreto legge n. 11 del 16 febbraio 2023 che ha bloccato le cessioni del credito e dello sconto in fattura.
Più volte il Governo ha sottolineato di non avere alternativa alla scelta di restringere il raggio d’azione del Superbonus e degli altri incentivi legati all’edilizia.
Giorgetti lo ribadisce anche nella premessa al DEF 2023 in cui si traccia il quadro di un’economia incerta e non priva di rischi ma che mostra “resilienza e vitalità”:
“La recente riclassificazione dei crediti fiscali legati ai bonus edilizi da parte di ISTAT, in accordo con Eurostat, ha comportato il passaggio dal criterio di cassa a quello di competenza, determinando un notevole peggioramento dell’indebitamento netto (deficit) del 2022, il quale si è attestato all’8,0 per cento del PIL anziché a un valore prossimo all’obiettivo programmatico del 5,6 per cento. Per effetto di tale cambiamento contabile e delle recenti modifiche alla disciplina dei bonus edilizi, l’andamento del deficit della PA tenderà peraltro a migliorare nei prossimi anni”.
In linea generale le misure sono state nettamente più costose delle stime originarie: da queste valutazioni nasce la stretta degli ultimi mesi che non chiude, però, il capitolo degli interventi.
Una revisione complessiva dei bonus edilizi è nei programmi futuri del Governo: le novità dovranno costruire un nuovo sistema capace di “combinare la spinta all’efficientamento energetico e antisismico degli immobili con la sostenibilità dei relativi oneri di finanza pubblica e l’equità distributiva”.
Ancora novità in arrivo per i bonus edilizi: serve una chiarezza normativa
Il progetto di revisione delle agevolazioni fiscali legate all’edilizia rientra nel primo e più ampio obiettivo che il Governo indica nel Documento di Economia e Finanze 2023 osservando i dati: portare la politica fiscale fuori da una logica emergenziale per spostare risorse su altri fronti.
È su questa linea che si inseriscono le scelte che riguardano le misure contro il caro energia, ridotte con la Legge di Bilancio 2023, ed è su questa linea che si pongono gli interventi passati e futuri su Superbonus, bonus facciate e altre misure legate all’edilizia.
La “normalizzazione della politica di bilancio passa anche attraverso la revisione degli incentivi edilizi”, scrive Giorgetti.
Ma alla normalità si dovrà arrivare anche mettendo ordine tra le regole di accesso alle agevolazioni: è un passaggio di cui non si potrà non tener conto. La normativa di riferimento è intricata, complessa e basata su un meccanismo a scatole cinesi.
Per diversi scopi e necessità, negli ultimi tre anni le norme alla base del Superbonus hanno subito oltre 30 modifiche che le hanno rese un rebus in continua evoluzione, impossibile da decifrare.
E se è vero che “prima interviene la chiarezza normativa meglio è per tutti”, la revisione dell’intera materia degli incentivi edilizi non può non avere tra gli obiettivi primari quello di fare ordine.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus edilizi, le novità non finiscono mai: incentivi e agevolazioni alla ricerca della stabilità