Interrogazione a risposta scritta domani al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in materia di bonus assunzioni: il bonus giovani under 35 e il bonus donne (2024) sono ancora in attesa del decreto attuativo e della circolare INPS

Domani sarà presentata una nuova interrogazione a risposta scritta al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali sui bonus assunzioni “scomparsi”: autore Roberto Cataldi, avvocato e senatore del M5S.
Al centro del contendere ci sono, ancora, i bonus assunzioni giovani e donne introdotti dal Decreto Legge 60/2024, il cd “Decreto Coesione”, ancora non attuati.
Ne abbiamo parlato diffusamente su queste pagine e la questione purtroppo non si è ancora risolta dopo mesi.
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Il contenuto dell’interrogazione parlamentare sui bonus assunzioni 2025 giovani under 35 e donne
Premesso che:
- il decreto attuativo relativo al bonus assunzioni per giovani under 35 è stato pubblicato il 27 febbraio 2025, prevedendo un esonero contributivo del 100% per le assunzioni a tempo indeterminato, con un tetto massimo di 500 euro mensili (650 euro per le regioni del Mezzogiorno);
- il decreto Coesione aveva stabilito che l’agevolazione fosse applicabile alle assunzioni effettuate tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025, mentre il decreto attuativo ha ristretto il periodo di validità ai contratti firmati dopo il 31 gennaio 2025, escludendo dunque le assunzioni già effettuate nel periodo originariamente previsto;
- inoltre, il decreto attuativo richiedeva la presentazione di una domanda preventiva all’INPS prima dell’assunzione, condizione non prevista inizialmente e che ha generato incertezza tra le imprese;
- in data 4 marzo 2025, il decreto attuativo è stato ritirato dal sito ufficiale del Dipartimento per l’attuazione del programma di Governo, risultando ora come non adottato, senza alcuna comunicazione ufficiale da parte del Governo sulle ragioni di tale scelta; ancora oggi il documento non risulta disponibile sul sito. Il link al pdf porta ad un messaggio di errore;
- risulta però che il testo del decreto fosse già bollinato e firmato dai Ministri competenti, e che fosse disponibile per il download fino al giorno precedente alla sua rimozione;
- l’autorizzazione dell’Unione Europea del 31 gennaio 2025 (caso SA.114799) non prevede limitazioni in merito alla retroattività dell’agevolazione, autorizzando l’Italia ad adottare la misura così come delineata nel decreto Coesione, che prevedeva l’applicazione del beneficio per le assunzioni effettuate tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025;
- tale incertezza normativa compromette la fiducia delle imprese e dei lavoratori, che avevano fatto affidamento sull’agevolazione per pianificare le assunzioni e gli investimenti.
si chiede di sapere:
- Per quali motivi il decreto attuativo, già bollinato e firmato, sia stato ritirato e dichiarato non adottato;
- Se il Governo intenda ripresentarlo e, in tal caso, con quali eventuali modifiche rispetto alla versione precedentemente pubblicata;
- Se il Governo intenda garantire che l’agevolazione venga applicata retroattivamente alle assunzioni effettuate tra il 1° settembre 2024 e il 31 gennaio 2025, evitando così di penalizzare le imprese che hanno agito in buona fede sulla base della normativa iniziale;
- Quali iniziative urgenti si intendano adottare per evitare che simili episodi di incertezza normativa si ripetano in futuro, minando la fiducia degli operatori economici nelle politiche governative di incentivo all’occupazione giovanile.
Bonus assunzione giovani under 35 e donne: il decreto attuativo scomparso
Come noto, tra gli incentivi all’occupazione introdotti dal decreto Coesione (n. 60/2024) c’è anche quello dedicato alle imprese che assumono giovani lavoratori e lavoratrici, per l’attuazione del quale da tempo era atteso l’apposito decreto con le istruzioni operative.
L’agevolazione consisterebbe in un esonero contributivo del 100 per cento della contribuzione (esclusi premi e contributi INAIL), nel limite massimo di 500 euro mensili e per 2 anni, per ogni assunzione a tempo indeterminato (o per trasformazione da tempo determinato) di giovani sotto i 35 anni d’età e mai impiegati a tempo indeterminato. Limite che sale a 650 euro per le assunzioni effettuate nelle regioni del Mezzogiorno.
Nel testo adottato e pubblicato il 27 febbraio sul sito del Dipartimento per il programma di Governo, poi ritirato come abbiamo visto, si leggeva che l’agevolazione spetta solo per le assunzioni effettuate a decorrere dalla data di pubblicazione della circolare INPS e fino al 31 dicembre 2025. In sostanza il decreto interministeriale ritirato tagliava il periodo di fruizione dell’agevolazione.
- Ministero del Lavoro e MEF - Decreto attuativo bonus giovani
- Termini e modalità attuative dell’esonero dal versamento del 100 per cento degli oneri previdenziali a carico dei datori di lavoro privati, ai fini dell’incremento del lavoro giovanile stabile, nel rispetto della normativa UE. (Bonus Giovani).
Una disposizione che però cozzava con quanto previsto, invece, al comma 1 dell’articolo 22 del decreto Coesione, che individua il periodo agevolato come quello compreso tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025.
Ma in realtà anche con l’autorizzazione della Commissione Europea dello scorso 31 gennaio 2025, che in nessun punto prevedeva che i bonus non potessero essere applicati al periodo previsto dalla legge italiana (regolarmente coperto da risorse finanziarie già stanziate).
- La commissione UE autorizza l’Italia ad applicare i bonus assunzioni 2025
- Autorizzazione della Commissione Europea del 31 gennaio 2025
Inoltre, si leggeva nel testo del decreto:
“La domanda di cui al comma 1 deve essere presentata prima di assumere i soggetti di cui all’articolo 2, comma 1.
Le assunzioni effettuate prima della presentazione della domanda di contributo non sono ammesse al beneficio di cui al presente decreto.”
In sostanza, il decreto escludeva dal perimetro dell’agevolazione addirittura tutti i contratti già sottoscritti a partire dal 1° settembre 2024 e fino al periodo immediatamente successivo alla pubblicazione della circolare attuativa INPS.
Ebbene, ad oggi, il testo del decreto non è più accessibile sul sito del DPG, nonostante risulti ancora come adottato. Il link al documento porta ad una schermata di errore.
Perché tutti questi mesi per un decreto attuativo? Perché il decreto attuativo è stato pubblicato con tanto di firme e bollino ufficiale e poi ritirato? Le aziende che hanno fatto le assunzioni agevolabili potranno fruire del bonus previsto dalla legge o dovranno rinunciarvi? Dove nasce il problema: nei meandri infiniti della burocrazia oppure in altre questioni?
Le domande sul tema sono ancora davvero molte, forse troppe.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus assunzioni “scomparsi”: novità in arrivo?