Con le novità della Legge di Bilancio 2024, entra in campo un nuovo bonus per le assunzioni delle donne vittime di violenza che ricevono il reddito di libertà: l'agevolazione contributiva è destinata ai datori di lavoro, ha un importo massimo di 8.000 euro ed è accessibile anche per i rapporti a tempo determinato
La Legge di Bilancio 2024 contiene un pacchetto di misure destinate direttamente e indirettamente alle donne vittime di violenza. Tra le novità introdotte durante i lavori parlamentari ha preso forma anche un nuovo bonus per le assunzioni delle beneficiarie del reddito di libertà, il sostegno economico destinato a coloro che sono seguite dai centri antiviolenza.
I datori di lavoro che le assumono possono beneficiare di un esonero contributivo totale per un valore massimo di 8.000 euro all’anno e per una durata che arriva fino a 24 mesi.
L’agevolazione spetta sia per i rapporti a tempo indeterminato che per quelli a termine e anche per le trasformazioni con l’obiettivo di favorire l’inserimento occupazionale delle donne che hanno subito violenza.
Bonus assunzioni 2024 legato al reddito di libertà per i datori di lavoro che assumono donne vittime di violenza
A prevedere questo nuovo bonus assunzioni mirato per il triennio 2024-2026 è la Legge numero 213 del 2023 con i commi da 191 a 193 dell’articolo 1.
Il beneficio consiste in un esonero contributivo per i datori di lavoro privati che assumono donne disoccupate vittime di violenza, beneficiarie del reddito di libertà.
L’agevolazione, quindi, agisce in maniera diretta sulle somme dovute dai datori di lavoro e non dalle lavoratrici e consiste in un esonero dal versamento dei contributi previdenziali, con esclusione dei premi e contributi all’INAIL, pari al 100 per cento.
L’importo massimo del bonus assunzioni arriva a 8.000 euro all’anno, cifra che deve essere riparametrata e applicata su base mensile.
Il periodo in cui è applicabile lo sgravio dipende dalla tipologia del contratto di lavoro offerto alle donne vittime di violenza.
Tipologia di assunzione | Durata del bonus |
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Contratto di lavoro a tempo determinato, anche in somministrazione | 12 mesi |
Trasformazione del contratto a tempo indeterminato | 18 mesi |
Contratto di lavoro a tempo indeterminato | 24 mesi |
Le risorse in totale a disposizione ammontano a 12,5 milioni di euro: per l’anno in corso la dotazione è pari a 1,5 milioni di euro.
Nel testo della Legge di Bilancio 2024 si legge:
“L’INPS provvede al monitoraggio delle minori entrate contributive derivanti dai commi 191 e 192 e qualora, anche in via prospettica, emerga il raggiungimento del limite di spesa indicato al primo periodo il medesimo Istituto non prende in considerazione ulteriori domande per l’accesso ai benefici contributivi”.
Bonus assunzioni 2024 e reddito di libertà: i requisiti
Ma quali sono, nello specifico, i requisiti che permettono ai datori di lavoro di beneficiare di questo bonus assunzioni?
Il contratto di lavoro deve essere stipulato con una donna vittima di violenza che riceve il cosiddetto reddito di libertà, la misura che è stata introdotta dal Decreto Rilancio e che consiste in un contributo economico fino a un massimo di 400 euro mensili per un anno.
Per usufruirne le donne vittime di violenza, senza figli o con figli o figlie minori, devono essere seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza.
Possono beneficiarne coloro che sono residenti nel territorio italiano, cittadine italiane o comunitarie oppure, in caso di cittadine di Stato extra UE, in possesso di regolare permesso di soggiorno.
Lo strumento, nato per contenere gli effetti economici della pandemia sulle donne in condizione di maggiore vulnerabilità, ha potuto contare, in verità, su una dotazione iniziale di risorse molto scarse.
La Legge di Bilancio 2024, oltre a introdurre uno specifico bonus assunzioni, incrementa anche i fondi a disposizione per il reddito di libertà introducendo un finanziamento permanente, pari a 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024-2026 e a 6 milioni annui a partire dal 2027.
Come specifica la norma, i datori di lavoro privati hanno diritto a beneficiare dell’esonero contributivo nel 2024 anche in caso di rapporti di lavoro con donne che hanno ricevuto il contributo economico nel corso del 2023. Maggiori dettagli sull’applicazione dello sgravio arriveranno, poi, dall’INPS.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus assunzioni 2024 per le donne vittime di violenza che ricevono il reddito di libertà