Bonus affitto 2022, si estende il raggio di azione con le novità nella legge di conversione del DL Sostegni ter in via di approvazione: accessibile anche per i gestori delle piscine il credito d'imposta pari al 60 per cento dei canoni di locazione versati per gennaio, febbraio e marzo 2022 e riservato alle imprese turistiche. Nel frattempo si attendono ancora dall'Agenzia delle Entrate le istruzioni per l'autodichiarazione dei requisiti.
Bonus affitto 2022 più ampio con le novità della legge di conversione del DL Sostegni ter. Entrano nella platea di beneficiari, insieme alle imprese turistiche, anche i gestori delle piscine: questa nuova categoria di soggetti può accedere al credito d’imposta pari al 60 per cento dei canoni di locazione versati da gennaio a marzo.
Dall’Agenzia delle Entrate, però, si attendono ancora le istruzioni per l’autodichiarazione dei requisiti che sarebbe dovuta arrivare entro 30 giorni dall’entrata in vigore del DL n. 4 del 2022 il 27 gennaio.
Bonus affitto 2022, novità sui beneficiari nella legge di conversione del DL Sostegni ter
Il Decreto Sostegni ter ha riproposto per le imprese turistiche il bonus affitto previsto dall’articolo 28 del Decreto Rilancio e più volte messo in campo per sostenere le imprese nei periodi di maggiori restrizioni dovute al Covid.
Durante l’iter di conversione in legge, con un emendamento al testo originario dell’articolo 5 si sono aggiunti i gestori di piscine identificati dal codice ATECO 93.11.20 alla platea di potenziali beneficiari del credito d’imposta pari al 60 per cento dei canoni di locazione.
La novità in attesa di approvazione definitiva rientrava tra le richieste avanzate al Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti a inizio febbraio da Marco Sublimi, rappresentante del coordinamento nazionale delle associazioni dei gestori delle piscine italiane.
Presupposto fondamentale per usufruire dell’agevolazione è una riduzione del fatturato pari al 50 per cento rispetto al 2019 relativamente ai mesi per cui si richiede l’agevolazione.
Requisiti, condizioni e modalità di accesso restano quelle stabilite dal DL n. 34/2020 sia per le imprese turistiche che per i gestori di piscine.
Il bonus affitto 2022 per i mesi di gennaio, febbraio e marzo consiste in un credito d’imposta nella misura del 60 per cento dell’ammontare mensile del canone di locazione, di leasing o di concessione di immobili ad uso non abitativo destinati allo svolgimento delle attività svolte.
Per i contratti di servizi a prestazioni complesse o di affitto di azienda, comprensivi di almeno un immobile a uso non abitativo destinato allo svolgimento delle attività il beneficio si riduce al 30 per cento. Mentre per le strutture turistico-ricettive, il bonus relativo all’affitto d’azienda è pari al 50 per cento.
Nella norma si legge:
“Qualora in relazione alla medesima struttura turistico-ricettiva siano stipulati due contratti distinti, uno relativo alla locazione dell’immobile e uno relativo all’affitto d’azienda, il credito d’imposta spetta per entrambi i contratti”.
Bisogna, inoltre, specificare che le strutture alberghiere, termali e agrituristiche, le agenzie di viaggio e turismo e i tour operator hanno diritto al bonus affitto 2022 indipendentemente dal volume di ricavi e compensi registrato nel periodo d’imposta precedente.
Mentre per gli altri settori, in cui rientrano quindi anche i gestori delle piscine, si accede ai benefici in misura piena entro una soglia di ricavi e compensi pari a 5 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente a quello in corso alla data 26 maggio 2021.
Bonus affitto 2022, anche i gestori di piscine tra i beneficiari: ma per l’accesso si attendono istruzioni
Il raggio di azione del bonus affitto 2022 previsto dal Decreto Sostegni ter, quindi, si è allargato durante l’iter di conversione in legge del testo, ma manca ancora un tassello importante dal punto di vista operativo.
Il testo, infatti, stabilisce che l’efficacia della misura è subordinata all’autorizzazione della Commisione Europea e rientra nelle agevolazioni del “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19”.
Alla luce di questo inquadramento dell’agevolazione, i beneficiari devono presentare un’apposita autodichiarazione all’Agenzia delle entrate per attestare il possesso dei requisiti e il rispetto delle condizioni e dei limiti previsti.
Termini, modalità e contenuto per l’accesso al credito di imposta per i canoni di locazione devono essere stabiliti con un provvedimento ad hoc che, però, non è ancora arrivato.
La scadenza per la sua pubblicazione era prevista entro 30 giorni dall’entrata in vigore del DL Sostegni ter, il 27 gennaio 2022.
Probabilmente il via libera definitivo sul testo di conversione in legge servirà anche a sbloccare i lavori sui provvedimenti attuativi dell’ultimo decreto emergenziale che fino a questo momento sono rimasti totalmente fermi.
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