In scadenza oggi, 28 febbraio 2024, la richiesta del bonus acqua potabile per le spese sostenute lo scorso anno per le abitazioni o per le attività commerciali. Le istruzioni su come richiedere il credito d'imposta pari al 50 per cento dei costi sostenuti per l'acquisto e l'installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento o addizione di anidride carbonica
Ultima chiamata per inoltrare la domanda all’Agenzia delle Entrate per ottenere il bonus acqua potabile, il credito d’imposta pari al 50 per cento delle spese sostenute lo scorso anno per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento o addizione di anidride carbonica.
La scadenza è in calendario oggi, 28 febbraio 2024. Per conoscere l’importo effettivo dell’agevolazione a cui si ha diritto bisognerà attendere il provvedimento che stabilirà la relativa percentuale, tenendo conto dei fondi a disposizione e delle istanze inviate da cittadini e cittadine.
In campo ci sono risorse pari a 1,5 milioni di euro.
Bonus acqua potabile: chi può fare domanda dal 1° febbraio 2024
Il bonus acqua potabile, regolato dall’articolo 1, commi da 1087 a 1089, della Legge di Bilancio 2021, si avvia verso la pensione: nessuna proroga è arrivata per i costi sostenuti nel 2024, ma coloro che hanno acquistato sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare nel corso del 2023 possono ancora richiedere il credito d’imposta del 50 per cento.
Per le spese dello scorso anno, infatti, è possibile richiedere l’agevolazione dal 1° al 28 febbraio 2024, come indicato dall’Agenzia delle Entrate nel provvedimento numero 153000 del 16 giugno 2021 aggiornato il 9 gennaio 2024.
Il documento è stato adeguato alle novità della Legge di Bilancio 2022 che ha esteso anche al 2023 l’agevolazione destinata alle seguenti categorie:
- persone fisiche;
- soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni;
- enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti.
Il credito d’imposta spettante è pari al 50 per cento delle spese sostenute fino a un massimo di 1.000 o 5.000 euro, ma il valore effettivo del bonus spettante viene calcolato in base alle risorse disponibili per l’anno in corso e agli importi richiesti dagli aspiranti beneficiari.
Limiti bonus acqua potabile | Tipologia di beneficiari |
---|---|
1.000 euro per ciascun immobile | Persone fisiche |
5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale | Esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali |
Negli anni scorsi, in relazione alle domande inviate dai contribuenti, non è stato mai possibile garantire il credito d’imposta del 50 per cento in misura piena.
E la dotazione di risorse, che passa da 5 a 1,5 milioni di euro, su cui si calcolerà l’agevolazione da riconoscere per le spese sostenute nel 2023 non lascia ben sperare.
Bonus acqua potabile: come richiederlo entro la scadenza del 28 febbraio 2024
Intanto è possibile presentare domanda per ottenere il credito d’imposta per i costi relativi ai sistemi di miglioramento dell’acqua potabile dal 1° febbraio 2024.
Entro la scadenza del 28 febbraio gli aspiranti beneficiari potranno inviare un’apposita comunicazione con modalità telematiche:
- tramite il servizio web del sito internet dell’Agenzia delle entrate disponibile nell’area riservata al percorso che segue:
- Servizi;
- Agevolazioni;
- Credito d’imposta per il miglioramento dell’acqua potabile;
- utilizzando i canali telematici e sottoponendo i file ai controlli di conformità tramite il software dell’Agenzia delle Entrate.
Bisogna procedere compilando l’apposito modello di comunicazione: tra i vari dati da inserire per richiedere il bonus acqua potabile fondamentale è la cifra delle spese sostenute, su cui si calcola l’importo del credito d’imposta spettante.
“L’importo delle spese sostenute deve essere documentato da una fattura elettronica o un documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale del soggetto che richiede il credito. Per i privati e in generale i soggetti diversi da quelli esercenti attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria, il pagamento va effettuato con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento diversi dai contanti.”
Specifica l’Agenzia delle Entrate.
Il sistema invia una ricevuta che attesta la presa in carico della domanda per ottenere il bonus acqua potabile, oppure lo scarto con l’indicazione delle relative motivazioni, entro 10 giorni dall’invio della richiesta.
Il valore effettivo del bonus che potrà essere riconosciuto, però, sarà reso noto dall’Agenzia delle Entrate solo successivamente, con un apposito provvedimento da adottare entro il 31 marzo sulla base delle risorse a disposizione e delle istanze ricevute nell’arco del mese di febbraio 2024.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus acqua potabile, come richiederlo? Domanda entro la scadenza del 28 febbraio 2024