Bonus 600 e 1.000 euro INPS maggio: chi non deve rifare domanda

Alessio Mauro - Dichiarazioni e adempimenti

Bonus 600 e 1.000 euro INPS per il mese di maggio: parte l'invio della domanda, ma non sarà necessaria per tutti. Ecco chi non la deve rifare, secondo le istruzioni presenti sul portale online dell'Istituto.

Bonus 600 e 1.000 euro INPS maggio: chi non deve rifare domanda

Al via il bonus INPS di maggio 2020: dal 19 giugno è possibile fare domanda per il bonus di 600 o 1.000 euro introdotto dal decreto Rilancio.

Non tutti però dovranno rifare domanda per il bonus riconosciuto a maggio 2020, e come specificato dall’INPS, alcune categorie di lavoratori che hanno già richiesto l’indennità di 600 euro per marzo 2020 avranno diritto all’accredito in via automatica, senza necessità di rifare istanza.

Restano esclusi dall’automatismo i liberi professionisti, per i quali l’introduzione di nuovi requisiti porta alla necessità di fare nuova domanda INPS per il bonus di 1.000 euro.

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Bonus 600 e 1.000 euro INPS maggio: chi non deve rifare domanda

Fatta eccezione dei liberi professionisti con partita IVA, chi ha già richiesto ed ottenuto il bonus INPS di marzo 2020 non dovrà rifare domanda INPS per l’indennità riconosciuta ad aprile e maggio 2020.

Questo è uno dei punti evidenziato dall’INPS e che porta alla necessità di specificare quali sono i lavoratori che non devono presentare nuova domanda per ricevere le ulteriori mensilità di bonus 600 e 1.000 euro per il mese di maggio 2020.

Non devono presentare domanda INPS, qualora abbiano già richiesto il bonus marzo con esito positivo:

  • lavoratori dello spettacolo;
  • lavoratori somministrati impiegati presso imprese utilizzatrici del settore turismo e stabilimenti balneari;
  • lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa;
  • lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali.

Per quel che riguarda i lavoratori dello spettacolo, è importante ricordare che il decreto Rilancio ha modificato i requisiti richiesti per accedere al bonus per aprile e maggio 2020.

L’indennità di marzo era riconosciuta esclusivamente a chi aveva almeno 30 contributi versati nel 2019 ed un reddito non superiore a 50.000 euro.

Il decreto Rilancio ha portato il requisito richiesto per il bonus di aprile e maggio 2020 a:

  • 7 contributi giornalieri versati nel 2019;
  • reddito non superiore a 35.000 euro.

Questi, quindi, dovranno fare nuova domanda INPS per ottenere l’indennità riconosciuta ai sensi dei nuovi parametri fissati dal decreto legge n. 34/2020.

Bonus partite IVA maggio 2020: chi deve fare domanda INPS

Sono obbligati a rifare domanda per il bonus di 1.000 euro di maggio 2020:

  • i liberi professionisti con partita IVA;
  • i liberi professionisti partecipanti a studi associati/società semplice con partita IVA (definizione che, evidenziamo, potrebbe generare qualche dubbio di carattere interpretativo sulla normativa fiscale e quanto previsto dal decreto Rilancio).

L’obbligo di fare nuovamente domanda si lega ai nuovi requisiti previsti dal decreto Rilancio che, si ricorda, per le partite IVA attive alla data del 19 maggio 2020 subordina il diritto al bonus di 1.000 euro alla verifica della perdita di reddito subita nel secondo bimestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019. Riduzione che deve essere pari almeno al 33%.

In sede di domanda sarà necessario autocertificare il possesso del requisito di reddito richiesto. In fase di istruttoria l’INPS effettuerà le dovute verifiche con l’Agenzia delle Entrate.

Una nuova domanda è inoltre richiesta per i liberi professionisti iscritti a Casse Private. Per le partite IVA con albo è tuttavia la Cassa di riferimento a gestire l’ulteriore tranche di indennità confermata dal decreto Rilancio.

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