Bando «Voucher 3I - Investire in innovazione»: dal 15 giugno 2020 partono gli incentivi dedicati alle startup per l'acquisto di servizi per la brevettazione delle invenzioni. Ecco come funziona, chi può richiederli e come fare domanda.
Bando Voucher 3I per le startup innovative: con la pubblicazione del Decreto Direttoriale del 14 maggio 2020 diviene operativo lo strumento denominato «Voucher 3I», già previsto dal Decreto Crescita, e interamente dedicato alle startup che investono in innovazione.
Lo strumento ha l’obiettivo di supportare le imprese nella registrazione di un brevetto per invenzione industriale allo scopo di valorizzare e tutelare, in Italia e all’estero, i processi di innovazione tecnologica e digitale delle startup.
L’attuazione della misura, avvenuta con il Decreto Ministeriale del 18 novembre 2019 in relazione all’elenco dei servizi finanziabili e poi con il Decreto Direttoriale del 19 febbraio 2020 istitutivo dell’elenco dei consulenti fornitori dei servizi, giunge ora alla sua tappa finale.
Il termine di apertura di presentazione delle domande è fissato al prossimo 15 giugno.
Bando «Voucher 3I- Investire in innovazione»: cos’è e come funziona
“Voucher 3I - investire in innovazione” è l’incentivo per le startup innovative che finanzia l’acquisto di servizi di consulenza per la brevettazione.
Con una copertura finanziaria di 19,5 milioni di euro per il triennio 2019-2021, l’incentivo consiste nel rilascio di uno o più voucher per l’acquisto di servizi di consulenza nei seguenti ambiti:
- verifica della brevettabilità dell’invenzione ed effettuazione delle ricerche di anteriorità preventive al deposito della domanda di brevetto;
- stesura della domanda di brevetto e deposito della stessa presso l’Ufficio italiano brevetti e marchi;
- deposito all’estero della domanda nazionale di brevetto.
I servizi possono essere acquistati anche separatamente e l’entità del voucher andrà a ricoprire interamente il costo del singolo servizio.
Per ciascuna tipologia di servizio, inoltre, le startup possono richiedere fino a tre voucher, ricevendo la consulenza su tre diverse invenzioni e/o domande di brevetto.
Ogni impresa potrà dunque ricevere fino a un massimo di 9 voucher richiedibili nell’arco di un anno (12 mesi calcolati a partire dalla prima richiesta).
Si specifica tuttavia che il voucher 3I copre esclusivamente i costi dei servizi e non include gli oneri relativi a tasse e diritti relativi al deposito delle domande di brevetto presso gli uffici competenti.
Bando «Voucher 3I- Investire in innovazione»: l’elenco dei fornitori dei servizi
I servizi di consulenza possono essere forniti esclusivamente dai consulenti in proprietà industriale e dagli avvocati iscritti negli appositi elenchi predisposti rispettivamente dal Consiglio dell’Ordine dei consulenti in proprietà industriale e dal Consiglio Nazionale Forense.
Ciascun elenco riporta i dati e i recapiti dei professionisti per consentire ai soggetti beneficiari del Voucher la scelta e il contatto diretto con il consulente o con l’avvocato.
Una volta espletata la consulenza, il fornitore vedrà rimborsata la sua prestazione direttamente da Invitalia a fronte di una relazione finale controfirmata dalla startup.
Come si legge dai portali istituzionali, data la situazione di emergenza sanitaria, è stato tuttavia previsto uno slittamento dei termini entro i quali i professionisti possono fare domanda per l’inserimento negli elenchi suddetti.
Gli aggiornamenti agli elenchi saranno pertanto pubblicati di volta in volta nelle apposite sezioni dei siti web degli enti.
Bando «Voucher 3I- Investire in innovazione»: come fare domanda
Le domande potranno essere compilate, a partire dalle ore 12 del 15 giugno 2020, utilizzando il format che verrà predisposto in una apposita sezione del sito web www.invitalia.it.
Le domande verranno valutate in base all’ordine di arrivo e fino a esaurimento dei fondi. Non ci sono quindi graduatorie o scadenze per la presentazione delle domande.
L’eventuale esaurimento delle risorse disponibili verrà immediatamente reso noto con decreto direttoriale pubblicato sui siti del MISE e di Invitalia.
Ogni domanda deve indicare la tipologia di servizi di consulenza di cui il richiedente intende beneficiare, nonché il fornitore individuato e la relativa accettazione dell’incarico.
Alla domanda dovranno essere allegate le dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà, i cui format sono scaricabili in automatico al momento della presentazione della domanda, relativi a:
- requisito di startup innovativa;
- aiuti in regime de minimis;
- regolarità contributiva;
- assenza di partecipazioni societarie tra impresa e fornitore;
- assenza di altri incentivi pubblici concessi a titolo di aiuti di stato aventi ad oggetto le stesse spese;
- carichi pendenti ed informazioni iscritte nei casellari giudiziari;
- procedimenti amministrativi in corso connessi ad atti di revoca per indebita percezione di risorse pubbliche.
Tutta la documentazione prodotta dovrà essere firmata digitalmente dal legale rappresentante del soggetto richiedente.
Una volta verificato il possesso dei requisiti del richiedente e del fornitore, entro 30 giorni dal ricevimento domanda, Invitalia notificherà l’esito agli interessati provvedendo contestualmente al rilascio del voucher alla startup.
Il fornitore, ricevuta la notifica, sarà tenuto ad erogare integralmente il servizio entro 120 giorni (pena la revoca dell’incentivo) e a trasmettere a Invitalia:
- una relazione conclusiva sull’attività svolta, controfirmata dalla startup;
- il Voucher 3I ricevuto dall’impresa;
- la fattura per il servizio erogato, intestata esclusivamente a Invitalia.
Invitalia, verificata la documentazione ricevuta dal fornitore, procederà al pagamento del voucher nei suoi confronti (in caso di verifica negativa procederà con il diniego al pagamento).
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bando «Voucher 3I» per startup innovative: domande a partire dal 15 giugno 2020