#Storidiprevenzione: nella campagna informativa lanciata da INAIL gli incentivi riconosciuti grazie al bando ISI 2018 sono il motore dei racconti che riguardano lasicurezza sul lavoro. 370 milioni di euro stanziati, il 30 maggio 2019 si è conclusa la prima fase dell'iter di accesso ai fondi.
Il bando ISI dirige le aziende verso la sicurezza sul lavoro seguendo più strade, da un lato riconosce incentivi economici e dall’altro con la campagna informativa #storidiprevenzione invita a raccontare l’impatto dei progetti messi in atto grazie ai fondi riconosciuti.
La conoscenza è tra le migliori forme di prevenzione: da questa convinzione nasce l’iniziativa lanciata da INAIL, Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, parallelamente al bando ISI 2018, per cui il 30 maggio si è conclusa la prima fase di richiesta degli incentivi.
#Storidiprevenzione: dagli incentivi ai racconti con il bando ISI dell’INAIL
Circa 370 milioni di euro sono i fondi stanziati quest’anno per promuovere progetti finalizzati a migliorare salute, sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro. Su un binario parallelo all’iter di richiesta degli incentivi, è ripartita anche la campagna informativa #storiediprevenzione per raccontarne l’impatto, in termini pratici e umani.
Comunicare che, per le imprese, gli investimenti in prevenzione devono essere considerati un fattore di crescita e, per i lavoratori, un’opportunità per l’adozione di comportamenti sicuri attraverso la maggior conoscenza e consapevolezza dei rischi sui luoghi di lavoro. L’iniziativa di storytelling nasce con questi obiettivi, come si legge sul sito dell’Istituto, che il 30 maggio ha pubblicato il primo video della nuova edizione di #storiediprevenzione.
Protagonista è un giovane imprenditore sardo che gestisce un’azienda agricola. In tre minuti racconta l’impatto degli incentivi INAIL, a cui ha avuto accesso tramite il bando ISI, sulla quotidianità del suo lavoro.
Un investimento apparentemente semplice come l’acquisto di un nuovo trattore gli ha ha permesso di diminuire operazioni manuali, di procedere più velocemente e di ridurre il rischio per i lavoratori: “dagli infortuni ai fastidi giornalieri che, sulla vita del bracciante, incidono tantissimo”, commenta.
La campagna #storidiprevenzione per raccontare il bando ISI, click day per le richieste dal 6 giugno
La sicurezza sul lavoro è una bella storia nella campagna INAIL. E cambia la vita di tutti coloro che operano nelle aziende, imprenditori e lavoratori. Ma per interventi efficaci, spesso c’è bisogno di investimenti importanti.
Anche quest’anno l’Istituto ha lanciato il bando con l’obiettivo di incentivare le imprese a realizzare progetti per il miglioramento documentato delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori, ma anche di invogliare piccolissime società che operano nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli all’acquisto di macchinari innovativi, più sicuri e meno dannosi per l’ambiente.
Il bando ISI riconosce alle imprese finanziamenti a fondo perduto per un valore che può arrivare fino al 65% delle spese sostenute e si articola in 5 assi di finanziamento:
- asse 1 - Isi generalista;
- asse 2 - Isi Tematica;
- asse 3 - Isi Amianto;
- asse 4 - Isi Micro e piccole imprese;
- asse 5 - Isi agricoltura.
Il 30 maggio si è conclusa la prima fase dell’iter necessario per accedere agli incentivi. Altri due step previsti per tutti coloro che intendono beneficiare del bando ISI:
- click day: inoltro della domanda online nei giorni e orari di apertura pubblicati sul sito INAIL a partire dal 6 giugno;
- invio della documentazione richiesta: le imprese che sono in una posizione utile per accedere al contributo devono inviare domanda e documenti entro 30 giorni dalla pubblicazione degli elenchi con gli ammessi.
Gli incentivi, ripartiti in budget regionali, vengono assegnati fino a esaurimento delle risorse, secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Raccontare l’impatto del bando ISI, la campagna INAIL #storiediprevenzione