L'aumento delle pensioni minime dovrebbe essere previsto per inizio 2019, anche se ancora mancano le conferme ufficiali. Ecco importi previsti e novità in arrivo.
L’aumento delle pensioni minime Inps dal 2019 è una misura che è stata proposta dal Governo giallo-verde al fine di contrastare la povertà e l’esclusione sociale in Italia.
Nonostante il Governo abbia più volte ribadito di voler inserire l’aumento delle pensioni minime nella nuova Legge di Bilancio 2019 non è ancora chiaro quando si potrà cominciare ad usufruire di tale misura.
A tal proposito recentemente è stato affermato da esponenti parlamentari del Movimento 5 stelle che l’aumento delle pensioni minime sarà approvato entro la fine dell’anno, quindi all’interno della Legge di Bilancio presentata proprio la scorsa settimana.
Vediamo insieme cosa è stato annunciato dal Movimento 5 stelle e chi può beneficiare della cosiddetta pensione di cittadinanza.
Aumento pensione minima Inps 2019: da quando? L’importo base sarà di 780 euro
L’aumento delle pensioni minime è una misura voluta dal Governo per cercare di aiutare i pensionati italiani, contrastando così la povertà.
Tale misura, infatti, ha l’obiettivo di riequilibrare le risorse destinate a quei pensionati che ricevono un assegno di pensione al di sotto della soglia di povertà stabilita dall’ISTAT che è pari a 780 euro.
Anche se appare chiara la volontà del Governo di introdurre la pensione di cittadinanza, non si può stabilire con certezza entro quando la pensione di cittadinanza sarà inserita nel nostro ordinamento.
Recentemente però un’esponente del Movimento 5 Stelle, Francesca Anna Ruggiero, ha dichiarato che la pensione di cittadinanza verrà approvata entro fine anno, contestualmente alla Legge di Bilancio.
A quanto annunciato dalla Ruggiero, quindi, a partire dal prossimo anno molti pensionati potranno beneficiare dell’aumento delle pensioni.
Aumento pensione minima Inps dal 2019: a chi spetta? Soggetti beneficiari e requisiti
Potranno beneficiare dell’aumento delle pensioni minime tutti coloro che percepiscono un assegno di pensione inferiore a 780 euro.
Coloro che ricevono un importo superiore a quello appena indicato non potranno usufruire della pensione di cittadinanza.
Nel caso in cui, quindi, un pensionato dovesse ricevere un assegno pari a 500 euro egli avrà 280 euro in più.
A partire dal 2019 dovrebbero essere quindi circa 4 milioni e mezzo i pensionati che potranno beneficiare della pensione di cittadinanza.
Per sapere però se tale misura entrerà effettivamente in vigore occorre attendere l’approvazione ufficiale della Legge di Bilancio 2019, prevista entro fine dicembre.
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