Spunta una nuova proposta in materia di riforma delle pensioni, che potrebbe andare a sostituire quota 100. Ecco tutto quello che c'è da sapere e le ultime novità.
Nelle ultime settimane l’attuale maggioranza ha più volte ribadito che quota 100 verrà portata a scadenza e che quindi tutti coloro che raggiungono i requisiti per beneficiarne potranno andare in pensione anticipata fino al 2021.
Intanto però i sindacati stanno pensando a nuove soluzioni per riformare il sistema previdenziale che possano favorire i contribuenti ed in particolare le donne che sono penalizzate sia da quota 100 che dall’Opzione donna.
La nuova proposta, che potrebbe rientrare nella Legge di Bilancio 2020, riguarda quota 100 rosa, con una riduzione del requisito contributivo per la pensione in favore delle lavoratrici.
Ma vediamo nel dettaglio cosa prevede quota 100 rosa e quali le potenziali destinatarie.
Quota 100 rosa: ecco la misura che potrebbe sostituire quota 100. Possibile introduzione già con la Legge di Bilancio 2020
I sindacati hanno proposto una nuova misura che a partire dal 2020 potrebbe andare a sostituire quota 100.
Si tratta di quota 100 rosa, che avrebbe l’obiettivo di abbassare il requisito contributivo a 36 anni, invece che a 38 come prevede attualmente quota 100.
In alternativa, si sta pensando alla riduzione del requisito contributivo per la pensione pari ad un intero anno per ogni figlio.
L’adozione di questa nuova proposta dei sindacati, sembrerebbe al momento irrealizzabile, a causa delle scarse risorse finanziare a disposizione del Governo.
Quel che è certo è che le organizzazioni sindacali vogliono riuscire a favorire le lavoratrici che in questo momento sembrano essere quelle più penalizzate per ciò che concerne l’uscita anticipata dal mondo del lavoro, a causa delle misure attualmente in vigore a loro disposizione.
Pensioni ultime novità, quota 100: la misura introdotta dal DL 4/2019 sarà valida fino al 2021
Il Governo giallo-rosso ha confermato che quota 100, la misura introdotta con il DL 4/2019, resterà in vigore fino alla sua scadenza.
Ciò vuol dire che tutti i lavoratori che hanno compiuto 63 anni di età e che hanno versato almeno 38 anni di contributi potranno andare in pensione anticipatamente senza dover raggiungere l’età pensionabile.
Confermate anche l’Opzione donna e l’Ape sociale, misure che ricordiamo consentono alle lavoratrici, dipendenti ed autonome, ed a coloro che si trovano in particolari situazioni di difficoltà di andare in pensione anticipatamente.
Il Governo ha chiarito che nuovi tavoli con i sindacati verranno aperti a gennaio con i sindacati per discutere le nuove misure che potrebbero essere adottate per riformare il sistema previdenziale.
Non ci resta dunque che aspettare e vedere cosa succederà nei prossimi mesi tra l’esecutivo e le organizzazioni sindacali.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Quota 100 rosa: sarà questa la novità della Legge di Bilancio 2020?