Assegno unico, novità sul portale INPS: arrivano nuove funzionalità per i genitori che richiedono il beneficio. Disponibile la lista dei pagamenti, in evidenza errori e incongruenze che bloccano l'istruttoria e possibilità di procedere con la modifica della domanda. I dettagli nel messaggio INPS n. 1962 del 9 maggio 2022.
Arrivano nuovi strumenti online per la gestione dell’assegno unico. Sono tre le novità a disposizione dei genitori che hanno richiesto il beneficio: è possibile accedere allo storico dei pagamenti, avere una panoramica degli errori e delle anomalie che bloccano la domanda e procedere con la modifica dei dati inseriti.
Ad annunciare l’attivazione di nuove funzionalità sul portale INPS è l’istituto con il messaggio numero 1962 del 9 maggio 2022.
Assegno unico, nuovi strumenti online: come visualizzare la lista dei pagamenti
Per utilizzare gli strumenti messi a disposizione è necessario prima di tutto accedere al servizio online dedicato all’assegno unico tramite una delle seguenti credenziali:
- SPID, Identità Digitale;
- CIE, Carta d’Identità Elettronica;
- CNS, Carta Nazionale dei Servizi.
Dalla stessa procedura internet utilizzata per richiedere il beneficio, un importo base di 50 euro fino a un massimo di 175 euro per ogni figlio o figlia fino ai 21 anni, è possibile anche effettuare le seguenti operazioni:
- accedere alla lista dei pagamenti;
- visualizzare le posizioni con anomalie o incompletezze;
- modificare la domanda.
Per verificare gli importi ricevuti mese per mese, con il dettaglio della modalità di erogazione, è necessario selezionare la sezione “Consulta e gestisci le domande che hai presentato”, e dopo avere effettuato l’accesso al dettaglio della domanda cliccare sulla nuova sezione “Pagamenti”.
Assegno unico, nuovi strumenti online: come visualizzare errori che bloccano la domanda
Sempre seguendo lo stesso percorso, selezionando il campo “Evidenze” il portale INPS offre una panoramica delle anomalie o incompletezze che bloccano la domanda inviata per ottenere l’assegno unico.
Vengono mostrate eventuali criticità emerse durante la fase istruttoria e che ne impediscono il completamento.
Possono essere diversi gli ostacoli: dalla modalità di pagamento prescelta alla necessità di ulteriore documentazione da allegare a sostegno dei requisiti, solo per fare due esempi.
Nel testo del messaggio INPS n. 1962 del 9 maggio 2022 si legge:
In tali casi, la domanda può essere sbloccata solo a seguito dell’intervento da parte del richiedente stesso a cui viene richiesto, ad esempio, di fornire ulteriore documentazione di supporto ovvero di precisare la permanenza di un requisito.
Se le evidenze sono più di due, la lista completa delle criticità che impediscono il completamento dell’istruttoria può essere visualizzata accedendo al dettaglio della domanda (tramite l’apposito pulsante posto a destra degli estremi identificativi della domanda stessa), e selezionando il tab “Evidenze”.
Assegno unico, nuovi strumenti online: come procedere con la modifica della domanda
Per modificare la domanda di assegno unico presentata in principio, non solo in caso di incongruenze ed errori, è necessario selezionare sempre la sezione “Consulta e gestisci le domande che hai presentato” dalla pagina principale del servizio online dedicato alla misura di sostegno.
Basterà cliccare su “Modifica” per intervenire sui valori di alcuni campi delle schede figlio, modificando quelli già presenti.
In particolare è possibile intervenire con le seguenti operazioni:
- variazione o inserimento della condizione di disabilità del figlio;
- variazioni della dichiarazione su frequenza scolastica/corso di formazione per il figlio maggiorenne (18-21 anni);
- modifiche sull’eventuale separazione/coniugio dei genitori;
- il codice fiscale dell’altro genitore (a condizione che questi non abbia già fornito la propria modalità di pagamento e non abbia già percepito un pagamento);
- i criteri di ripartizione dell’assegno tra i due genitori sulla base di apposito provvedimento del giudice o dell’accordo tra i genitori;
- diritto alle maggiorazioni previste dagli articoli 4 e 5 del decreto legislativo n. 230/2021;
- variazioni sulle modalità di pagamento scelte dal richiedente e dall’eventuale altro genitore.
L’INPS specifica:
“Le modifiche apportate hanno effetto dal momento in cui sono inserite in procedura e, pertanto, non generano il diritto a conguagli per importi arretrati, con l’eccezione della dichiarazione relativa alla condizione di disabilità del figlio/a laddove preesistente alla modifica in domanda (in questo caso il richiedente deve indicare la data di decorrenza della disabilità)”.
Per quanto riguarda le modifiche e le dichiarazioni che riguardano la condizione di disabilità, l’Istituto ribadisce che deve risultare anche dall’ISEE del nucleo familiare in cui sono inseriti i figli.
Se questa informazione non è presente nell’apposito quadro della DSU Dichiarazione sostitutiva Unica, basta procedere con una rettifica tramite il CAF senza la necessità di presentarne una nuova.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Assegno unico: nuovi strumenti per visualizzare pagamenti ed eventuali errori e modificare la domanda