La misura agevolativa per favorire il mecenatismo a sostegno di un bene culturale compie 10 anni. Ieri si sono svolte le celebrazioni del traguardo a Palazzo Barberini
L’Art bonus ha festeggiato i 10 anni di applicazione, ottenendo nel corso del tempo un miliardo di euro di donazioni.
La misura è stata introdotta nel 2014 con il Decreto Legge n. 83 e il suo scopo è quello di favorire il mecenatismo permettendo ai soggetti che effettuano donazioni a sostegno della cultura di beneficiare di un regime fiscale agevolato.
Grazie all’Art bonus, in tutto il territorio nazionale sono stati realizzati 4.150 progetti.
L’Art bonus compie 10 anni: oltre un miliardo di euro raccolti
Nel corso degli ultimi 10 anni, l’Art bonus ha permesso di raccogliere oltre un miliardo di euro in donazioni a sostegno della cultura.
La misura consente a mecenati (persone fisiche o giuridiche) di veder riconosciuto un credito d’imposta nella misura del 65 per cento dell’importo delle erogazioni liberali effettuate a sostegno di un bene culturale.
In particolare, il credito di imposta spetta:
- per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici;
- per il sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica, delle fondazioni lirico sinfoniche e dei teatri di tradizione, delle istituzioni concertistico-orchestrali, dei teatri nazionali, dei teatri di rilevante interesse culturale, dei festival, delle imprese e dei centri di produzione teatrale e di danza, dei circuiti di distribuzione, dei complessi strumentali, delle società concertistiche e corali, dei circhi e degli spettacoli viaggianti;
- per la realizzazione di nuove strutture, il restauro e il potenziamento di quelle esistenti di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo.
Le donazioni sono ammissibili ai fini dell’Art bonus se non sussistono forme di controprestazione o riconoscimenti di natura economica, incompatibili con la natura di liberalità.
Inoltre non devono essere finalizzate a un generico sostegno dell’attività del soggetto beneficiario.
Art bonus: i dati a dieci anni dall’introduzione
Il traguardo del miliardo di euro raccolto nell’ambito dell’Art bonus è stato possibile grazie alle donazioni effettuate da 44.309 mecenati italiani.
Di questi:
- 27.167 sono persone fisiche;
- 5.941 sono enti non commerciali;
- 11.201 sono imprese.
La regione che ha donato maggiormente è stata la Lombardia, con 358.540.063 euro, seguita poi dal Piemonte (134.062.788 euro) e dalla Toscana (130.239.498 euro).
Lombardia ed Emilia-Romagna sono anche le regioni in cui sono collocati il maggior numero di mecenati, con la prima che ne vede ben 10.429, mentre la seconda 9.577.
Con la Legge di Bilancio 2016 l’Art bonus è stato reso una misura strutturale. Per ottenere le agevolazioni è necessario effettuare le donazioni utilizzando uno dei seguenti sistemi di pagamento, per garantirne la tracciabilità:
- tramite banca (es. bonifico);
- tramite ufficio postale (es. versamento su conto corrente intestato al beneficiario);
- mediante gli altri sistemi di pagamento previsti dall’art. 23 del DLgs. 241/97, cioè mediante carte di debito, di credito e prepagate, assegni bancari e circolari.
Il credito di imposta è riconosciuto alle persone fisiche e agli enti non commerciali nel limite del 15 per cento del reddito imponibile.
Ai titolari di reddito d’impresa, invece, con tetto massimo del 5 per mille dei ricavi annui, ripartito in tre quote annuali dello stesso importo.
Per le persone fisiche e gli enti che non svolgono attività di impresa l’Art bonus è fruibile in dichiarazione dei redditi, mentre per i titolari di reddito di impresa è fruibile in compensazione.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: L’Art bonus compie 10 anni: oltre un miliardo di euro raccolti