Mancano agevolazioni per professionisti, e serve più chiarezza, basti pensare ai dubbi generati dal regime forfettario. Il lavoro, grande assente della Legge di Bilancio 2020, si trova comunque a fare i conti con le ultime novità fiscali. A sottolinearlo è Marina Calderone, presidente del Consiglio Nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro durante il videoforum 2020 organizzato da Italia Oggi.
Mancano agevolazioni per professionisti, e c’è bisogno di più chiarezza, basti pensare ai dubbi generati dal regime forfettario. Grande assente della Legge di Bilancio 2020 è il lavoro, soprattutto quello autonomo, che risente comunque degli effetti delle novità fiscale, tutt’altro che positivi.
A sottolinearlo è Marina Calderone, presidente del Consiglio Nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro, durante il videoforum 2020 organizzato il 22 gennaio da Italia Oggi, che definisce la Manovra “contenitiva”.
La bocciatura sul testo era arrivata già prima dell’approvazione:
“Devo sottolineare che il lavoro autonomo è poco considerato in questa manovra 2020, anzi laddove si interessano di noi fanno danno, secondo il pensiero concorde e unanime delle professionisti italiani”.
Aveva affermato durante l’anteprima del Festival del Lavoro 2020, il 22 novembre.
Calderone al videoforum ItaliaOggi 2020: servono agevolazioni per professionisti
A distanza di due mesi, la presidente Marina Calderone intervistata dal direttore Marino Longoni ribadisce:
“Si parla poco di lavoro in manovra, si parla molto di fiscalità e anche questo ha una ricaduta sui professionisti”.
Emblematico è il caso del regime forfettario, rivisto ancora dall’ultima Legge di Bilancio.
La possibilità di accedere alla tassazione agevolata è avvolta da una nube di incertezza sulla data di decorrenza delle nuove cause d’esclusione introdotte dalla Legge di Bilancio 2020 per i titolari di redditi da lavoro dipendente e sul limite massimo di compensi ai collaboratori.
“L’intervento di riduzione della platea crea problemi a chi aveva previsto di beneficiare del regime agevolato per quest’anno”.
Marina Calderone definisce la situazione preoccupante, per i “riflessi che può avere sui professionisti, e più in particolare sui liberi professionisti giovani che magari avevano intenzione di gestire l’avvio di uno studio professionale”.
Ma non è l’unica novità che ha un impatto forte sui lavoratori autonomi, anche le misure di lotta all’evasione, come la stretta sulle compensazioni o l’introduzione dei pagamenti elettronici per le detrazioni, hanno delle conseguenze: rendono più complicata la vita di chi opera nell’area giuridica economica, ad esempio.
Al di là delle singole questioni e delle novità specifiche per il 2020, la presidente coglie l’occasione per sottolineare una questione cara ai professionisti, “si sente la necessità di una politica che possa favorire la creazione di attività autonome”.
Bisogna definire un sistema di incentivi anche per chi opera come libero professionista:
“Il nostro non è un comparto che beneficia di agevolazioni e strumenti di sostegno. Siamo autonomi in tutti i sensi”.
Calderone: bonus e incentivi occupazione non funzionano, favorire il lavoro autonomo
E, secondo Marina Calderone, incentivare il lavoro autonomo è una necessità che non riguarda solo i professionisti, ma tutto il panorama occupazionale:
“Non possiamo risolvere il problema solo creando i posti di lavoro subordinato che oggi non esistono”
Per una buona strategia di lungo periodo, bisogna cambiare direzione: bonus, incentivi, agevolazioni per le assunzioni spesso fungono più che altro da palliativi.
“Ci siamo resi conto che non hanno procurato gli effetti sperati.”
L’obiettivo deve essere quello di innescare un meccanismo virtuoso:
“L’occupazione non la fai per decreto e neanche con incentivazioni limitate nel tempo. Bisogna investire in sviluppo e far girare l’economia. Questo è l’unico modo, L’incentivi spot può dare un beneficio temporaneo ma cessato il periodo agevolato, registriamo dati negativi”.
E sulla possibilità che il digitale minacci i lavoratori, senza distinzione tra autonomi e subordinati, non ha dubbi:
“Non c’è concorrenza tra uomo e macchina, c’è bisogno di un grande patto per sviluppo innovazione e per il lavoro.
Blokchain e catene del valore possono fare tante cose ma non il valore certificativo che può dare un professionista che ha la vera contezza di tutto quello che accade a livello aziendale”.
“Gestire sapientemente la trasformazione digitale” è una sfida ma anche un’opportunità per i professionisti, che hanno anche il delicato ruolo di “accompagnamento delle imprese verso le nuove organizzazioni tecniche e produttive delle aziende”.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: M. Calderone, videoforum ItaliaOggi 2020: servono agevolazioni per professionisti