Visite fiscali: verso un nuovo orario per i dipendenti pubblici

La disparità di trattamento tra pubblico e privato per quanto riguarda le visite fiscali è incostituzionale.

Lo ha stabilito il Tar del Lazio che si è espresso nella sentenza pubblicata il 3 novembre 2023.

La fascia oraria per gli statali è troppo lunga rispetto ai privati, 7 ore contro 4, a cui si aggiungono i festivi e i giorni non lavorativi.

Una “mancata armonizzazione” da cui deriva la violazione dell’articolo 3 della Costituzione.

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Visite fiscali 2024: verso un nuovo orario per i dipendenti pubblici

Si va verso la ridefinizione degli orari delle visite fiscali per i dipendenti pubblici. La novità arriva dalla sentenza pronunciata dal Tar del Lazio e pubblicata il 3 novembre 2023.

Come noto, in caso di assenza dal lavoro per malattia e dopo l’invio dell’apposito certificato all’INPS, sia gli statali che i lavoratori del settore privato sono tenuti a rispettare specifici orari, le cosiddette fasce di reperibilità, all’interno delle quali il medico dell’Istituto può effettuare la visita di controllo.

Quando un lavoratore o una lavoratrice non può svolgere la propria attività a causa di un problema di salute, infatti, deve essere reperibile per non perdere il diritto all’indennità e non incorrere in sanzioni.

Per il 2023 non sono cambiate, rispetto agli anni passati, le fasce di reperibilità, che però non sono le stesse per i dipendenti pubblici e quelli privati.

Visite fiscali 2024: la disparità tra dipendenti pubblici e privati è incostituzionale, la sentenza del Tar

Ebbene, dopo il ricorso avanzato in materia dal sindacato della polizia penitenziaria UILPA PP, il Tar del Lazio ha sentenziato che gli orari di reperibilità per i dipendenti pubblici sono troppo diversi rispetto a quelli dei privati.

La fascia oraria per gli statali infatti, è lunga quasi il doppio rispetto ai privati, e in più c’è anche l’obbligo di reperibilità nei festivi e nei giorni non lavorativi.

Una disposizione prevista dal cosiddetto decreto Madia-Poletti del 2017 che definisce il regolamento e le modalità per lo svolgimento delle visite fiscali.

Secondo il Tar del Lazio esiste una:

“disparità di trattamento fra i dipendenti pubblici e quelli del settore privato del tutto ingiustificata, considerato che un evento come la malattia non può essere trattato diversamente a seconda del rapporto di lavoro intrattenuto dal personale che ne viene colpito.”

Ne deriva, quindi, la violazione dell’articolo 3 della Costituzione, in quanto non viene rispettato il principio di uguaglianza.

Inoltre, aggiunge il Tribunale, i controlli rafforzati e ripetuti, associati a una restrizione delle ipotesi di esclusione dall’obbligo di rispettarle, sembrano diretti a dissuadere dal ricorso al congedo per malattia, in contrasto con la tutela sancita dall’art. 32 della Carta Costituzionale.

Di conseguenza, il decreto viene annullato in relazione alla parte oggetto della sentenza e nell’adozione del nuovo decreto sarà necessario tenere conto di quanto affermato dal Tribunale.

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