Transizione 4.0, prenotazioni entro il 31 dicembre 2024 per evitare i nuovi limiti e la stretta prevista dalla Legge di Bilancio 2025
Transizione 4.0: inizia la corsa alle prenotazioni per accedere agli incentivi.
Con l’approvazione del testo della Legge di Bilancio 2025 da parte della Camera, il Piano Transizione 4.0 ha subito diversi cambiamenti.
Nello specifico, si prevede la modifica degli attuali regimi sia riguardo gli investimenti in beni immateriali, sia per quelli in beni materiali.
Una stretta alla quale è possibile sfuggire prenotando gli investimenti entro la fine del 2024.
Transizione 4.0 e beni immateriali: entro il 31 dicembre ancora possibile prenotare investimenti
Con l’introduzione delle novità all’interno della Legge di Bilancio 2025, il Piano Transizione 4.0 ha visto una stretta significativa sugli incentivi previsti.
Infatti è stato abrogato il comma 1058-ter dell’articolo 1 della Legge n. 178/2020, il quale prevede l’erogazione di un credito di imposta per gli investimenti in beni immateriali, come, ad esempio, software e applicazioni, effettuati:
- a partire dal 1° gennaio 2025 e fino al 31 dicembre 2025;
oppure
- entro il 30 giugno 2026, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risultasse accettato dal venditore e fosse stato pagato l’acconto in misura pari almeno al 20 per cento del costo di acquisizione.
Ciò significa che il credito di imposta per i beni sopracitati sarà fruibile solo per coloro che abbiano effettuato gli investimenti entro il 31 dicembre 2024.
Una scadenza che diventa ora la data ultima per beneficiare delle agevolazioni. Le imprese potranno salvaguardare il credito Transizione 4.0 in caso di prenotazione entro la fine dell’anno: in caso di accettazione dell’ordine dal venditore e pagamento di acconti pari almeno al 20 per cento della spesa sostenuta, il bonus 4.0 resta garantito per gli investimenti conclusi entro il 30 giugno 2025.
Transizione 4.0 e beni materiali: gli investimenti pre-2025 non saranno soggetti al tetto di spesa
Il testo della Legge di Bilancio 2025 non interviene solo sugli investimenti in beni 4.0 immateriali, ma anche su quelli materiali.
Viene infatti previsto un limite di spesa di 2.200 milioni di euro per l’erogazione di crediti di imposta in favore degli investimenti:
- effettuati a partire dal 1° gennaio 2025 ed entro il 31 dicembre 2025;
oppure
- effettuati entro il 30 giugno 2026 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.
L’attuale regime in vigore per gli investimenti in beni materiali, che non prevede limiti di spesa da parte dello Stato, rimarrà in vigore fino al 31 dicembre.
Inoltre, si specifica che il limite di 2.200 milioni di euro non coinvolge gli investimenti per i quali, entro la data della pubblicazione della Legge di Bilancio 2025, il relativo ordine:
- risulti accettato dal venditore;
- sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.
In ogni caso si attende la pubblicazione del testo definitivo della Legge di Bilancio 2025, il cui esame da parte del Senato inizierà oggi.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Transizione 4.0: corsa alle prenotazioni entro fine anno per sfuggire alla stretta