Stop al test di medicina: cosa cambia dal 2025

Emanuele Muzzi - Scuola

Nella votazione tenutasi il 27 novembre, l'aula del Senato ha approvato l'abolizione del test di ingresso per la facoltà di medicina e chirurgia. Il testo dovrà ora passare al vaglio della Camera

Stop al test di medicina: cosa cambia dal 2025

Rivista la modalità di accesso per i corsi di laurea in medicina e chirurgia. Il Senato approva il Disegno di Legge.

Dal prossimo anno accademico 2025-2026 i corsi di laurea in medicina e chirurgia, insieme ai corsi in medicina veterinaria, in odontoiatria e protesi dentaria potrebbero non vedere più lo svolgimento del test di ingresso.

Al loro posto sarà previsto un semestre di accesso libero, durante il quale gli studenti dovranno seguire determinati corsi.

Al termine del semestre, gli studenti sosterranno i relativi esami e solo nel caso di superamento di questi si verrà inseriti all’interno della graduatoria di merito nazionale,

Il provvedimento dovrà ora passare al vaglio della Camera.

Stop al test di medicina: arriva il si dal Senato

Il 27 novembre 2024, con 87 si, 40 no e 18 astenuti, il Senato ha approvato il Disegno di Legge n. 915-916-942-980-1002, il quale modifica l’accesso alla facoltà di medicina e chirurgia.

L’obiettivo che sta alla base della stesura del DdL è quello di istituire nuove misure ai fini del potenziamento del Sistema Sanitario Nazionale.

In particolare, si vuole intervenire sulla formazione dei giovani professionisti sanitari, permettendo l’accesso libero a coloro che hanno intenzione di iscriversi ai corsi di laurea magistrale in:

  • medicina e chirurgia;
  • odontoiatria e protesi dentaria;
  • medicina veterinaria.

Il provvedimento, con l’articolo 2 lettere c e d, stabilisce che gli studenti che vogliano iscriversi ai corsi di laurea sopra citati affrontino un semestre iniziale nel quale frequenteranno dei corsi relativi a materie dell’ambito biomedico, sanitario, farmaceutico e veterinario.

Al termine di questo semestre, gli studenti sosterranno i relativi esami, stabiliti su base nazionale, il cui conseguimento sarà requisito obbligatorio per l’accesso al secondo semestre.

Infatti, per accedere al secondo semestre sarà necessario aver ottenuto tutti i CFU, anch’essi definiti su base nazionale, relativi agli esami stabiliti, le cui votazioni contribuiranno alla collocazione dello studente all’interno della graduatoria di merito nazionale.

Accesso libero a Medicina: cosa accade ai non ammessi

Il DdL approvato dal Senato fornisce anche indicazioni per i casi in cui non si risultasse ammessi ai corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia, in odontoiatria e protesi dentaria e in medicina veterinaria.

In particolare, con l’articolo 2 lettera e, viene stabilito che agli studenti non ammessi al secondo semestre debba essere garantito il riconoscimento dei CFU degli esami superati nel corso del primo semestre relativi alle materie dell’ambito biomedico, sanitario, farmaceutico e veterinario.

Il DdL infatti prevede che gli esami qualificanti definiti su base nazionale saranno riconosciuti:

solo qualora siano stati conseguiti tutti i CFU stabiliti per gli esami di profitto del primo semestre

Ciò quindi consentirà a coloro che non sono stati ammessi nelle facoltà di cui sopra di vedere i propri CFU riconosciuti all’interno di altri corsi di laurea.

A tal fine, il DdL specifica che sarà quindi obbligatorio effettuare una doppia iscrizione: una per il corso di laurea in una delle facoltà di medicina e chirurgia, di odontoiatria e protesi dentaria e di medicina veterinaria; mentre l’altra dovrà essere effettuata per un corso di laurea di “riserva”, il quale deve essere diverso da quelli di ambito sanitario sopra menzionati.

Si segnala infine che la doppia iscrizione sarà gratuita.

Per ulteriori dettagli si rimanda al testo del DdL in allegato.

Disegno di Legge n. 915-916-942-980-1002
Scarica qui il Disegno di Legge n. 915-916-942-980-1002 approvato dal Senato in data 27 novembre 2024

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