L'INT chiede la proroga per l'invio delle spese sanitarie al sistema TS con cadenza semestrale. Dal 2023 l'adempimento andrà eseguito mensilmente. L'introduzione della fatturazione elettronica semplificherebbe le procedure. Lo si legge nel comunicato stampa del 16 dicembre 2022
L’Istituto Nazionale Tributaristi ha chiesto la proroga della cadenza semestrale per l’invio delle spese sanitarie al sistema TS, tramite una lettera inviata al Vice Ministro dell’Economia.
Lo si legge nel comunicato stampa del 16 dicembre 2022.
Dal 2023, infatti, cambierà il calendario delle scadenze per l’invio delle spese sanitarie ai fini della predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata. Si passerà da una trasmissione dei dati semestrale ad una mensile.
Secondo l’INT in questo modo si appesantisce inutilmente un adempimento già di suo molto gravoso.
Il Presidente dei tributaristi, infine, sottolinea come l’invio dei dati al Sistema TS potrebbe essere superato grazie all’introduzione della fatturazione elettronica per le spese sanitarie.
Spese sanitarie: l’INT chiede la proroga per l’invio semestrale dei dati al sistema TS
Il Presidente dell’INT (Istituto Nazionale Tributaristi), Riccardo Alemanno, ha scritto al Vice Ministro dell’Economia per richiedere una proroga dei termini di invio dei dati delle spese sanitarie relative all’anno 2023 al sistema Tessera Sanitaria.
La notizia è stata diffusa nel comunicato stampa del 16 dicembre 2022.
A partire dal prossimo anno, infatti, l’adempimento finalizzato alla dichiarazione dei redditi precompilata non avrà più cadenza semestrale ma mensile, come stabilito dall’articolo 7 del Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 19 ottobre 2022.
Il nuovo calendario per l’adempimento sarebbe dovuto entrare in vigore già dal 2021 per poi essere prorogato prima al 2022 e infine al 2023.
Quella del 31 gennaio 2023, quindi, è l’ultima scadenza in cui i soggetti obbligati all’invio dei dati al sistema TS dovranno procedere alla trasmissione delle spese sanitarie relative al semestre appena trascorso.
Come si legge nel comunicato stampa:
“Si rende assolutamente necessario evitare per l’anno 2023 l’invio su base mensile dei dati delle spese sanitarie ai fini della predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata, che moltiplica in modo abnorme un già pesante adempimento burocratico, ripristinando i termini di scadenza su base semestrale, come per l’anno corrente.”
L’adempimento con cadenza mensile, dunque, diventerebbe troppo gravoso e difficilmente sostenibile.
Invio spese sanitarie: la fatturazione elettronica sostituirebbe l’adempimento
Il Presidente INT, Alemanno, torna a ribadire la richiesta di una introduzione delle fatture elettroniche anche per le spese sanitarie.
“Voglio inoltre evidenziare come l’invio dei dati, al Sistema T.S., potrebbe essere superato con l’introduzione della fatturazione elettronica anche nell’ambito delle prestazioni sanitarie. Ciò, nel rispetto della privacy, semplificherebbe i controlli e permetterebbe all’ Amministrazione Finanziaria di reperire dalla piattaforma digitale i dati per la dichiarazione precompilata, semplificando la gestione contabile e riducendo i costi in capo ai contribuenti interessati.”
Un simile intervento, dunque, semplificherebbe enormemente le procedure necessarie per reperire i dati per la dichiarazione precompilata.
I tributaristi, pertanto, chiedono una modifica dell’articolo 7 del decreto del MEF che al momento al comma 1 prevede l’invio mensile dei dati al sistema TS per il 2023. In particolare, la sostituzione del termine mensile con quello semestrale come è stato per l’anno in corso.
La stessa proroga è stata richiesta anche dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) come si legge nell’informativa n. 118 del 13 dicembre 2022.
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