Rimborsi 730: attenzione alle truffe con la falsa comunicazione

Diego Denora - Modello 730

La notifica di un presunto rimborso da parte dell'Agenzia delle Entrate potrebbe nascondere una truffa. L'amministrazione mette in guardia contro la nuova campagna di phishing

Rimborsi 730: attenzione alle truffe con la falsa comunicazione

È arrivato un avviso per un presunto rimborso fiscale da parte dell’Agenzia delle Entrate?

Attenzione: potrebbe nascondere una truffa.

L’Amministrazione finanziaria con l’avviso del 6 dicembre mette in guardia i contribuenti contro una nuova campagna di phishing che mira a rubare le credenziali bancarie.

Ecco come funziona e come difendersi.

Rimborsi 730: attenzione alle truffe con la falsa comunicazione

Non si fermano i tentativi di truffa ai danni dei contribuenti italiani. Con l’avviso del 6 dicembre l’Agenzia delle Entrate invita a prestare massima attenzione alle possibili comunicazioni che hanno ad oggetto un presunto rimborso da parte dell’Amministrazione finanziaria.

Si tratta infatti, di una nuova campagna di phishing ovvero truffa online, attraverso la quale i malviventi sfruttano il tema dei rimborsi fiscali e il logo dell’AdE per sottrarre via mail le credenziali bancarie.

La nuova campagna è stata segnalata in un periodo denso di adempimenti, nel quale molti utenti hanno anche segnalato ritardi nell’accredito del rimborso IRPEF spettante in seguito alla presentazione della dichiarazione dei redditi.

Ecco perché la ricezione di un messaggio che annuncia l’atteso rimborso fiscale potrebbe trarre in inganno.

I truffatori, spiega l’Agenzia, utilizzano il pretesto di un falso rimborso in favore del destinatario della comunicazione per spingerlo a inserire i propri dati personali e le credenziali del proprio istituto di credito bancario.

Cliccando sul link presente nella comunicazione via mail si viene indirizzati ad una pagina contraffatta nella quale l’utente viene invitato a selezionare la propria banca dall’elenco proposto, così da provvedere ad una verifica dell’account per il corretto trasferimento dell’importo da rimborsare.

Di seguito la schermata del portale contraffatto segnalato dall’Agenzia.

Attenzione: l’Agenzia specifica che per renderle ancora più verosimili, queste comunicazioni potrebbero essere recapitate anche alla posta elettronica certificata (PEC) della vittima.

Rimborsi fiscali: attenzione alle truffe, come difendersi?

Cosa fare per difendersi da questo tipo di comunicazioni ed evitare che i propri dati personali e bancari cadano nelle mani dei truffatori?

La prima cosa da fare è controllare attentamente il testo del messaggio e l’indirizzo del mittente.

Come specificato dall’Agenzia, le email inviate con questa nuova campagna di phishing si caratterizzano per:

  • un mittente con indirizzo mail estraneo all’Agenzia delle Entrate;
  • il riferimento nel corpo del messaggio o nell’oggetto ad un fantomatico rimborso fiscale di importo variabile e casuale;
  • la presenza di un link malevolo che punta ad una pagina che emula la grafica del portale dell’Agenzia delle Entrate.

Le raccomandazioni sono quelle di prestare la massima attenzione a questa tipologia di comunicazioni e soprattutto di:

  • non cliccare mai sui link in esse presenti;
  • non scaricare, aprire e compilare eventuali allegati;
  • non fornire credenziali d’accesso, dati personali e le coordinate bancarie, anche in occasione di eventuali telefonate legate a questo tipo di fenomeni;
  • non ricontattare assolutamente il mittente di eventuali comunicazioni.

In caso di dubbi sulla veridicità di una comunicazione ricevuta dall’Agenzia, è sempre preferibile procedere con una verifica preliminare, consultando la pagina del sito AdE “Focus sul phishing”, oppure rivolgersi ai contatti reperibili sul portale istituzionale o direttamente all’Ufficio territorialmente competente.

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