Il Senato ha approvato definitivamente il testo del Decreto legge 4/2019 contenente tutte le informazioni riguardanti la riforma previdenziale e il reddito di cittadinanza. Ecco tutte le novità.
Il Senato oggi, 28 marzo 2019, ha approvato il DL 4/2019 con 150 voti favorevoli, 107 voti contrari e 7 astenuti.
Con l’approvazione del DL 4/2019, le misure proposte dal Governo per superare la Legge Fornero e il Reddito di cittadinanza entreranno in vigore a partire dal 1° aprile 2019.
Rispetto al progetto iniziale presentato dal Governo, il risultato definitivo è deludente a causa delle poche risorse a disposizione, infatti sono previsti per il 2019 4 miliardi per la previdenza e 7,1 miliardi per contrastare la povertà.
Sono tante le novità che riguardano il reddito di cittadinanza e la riforma previdenziale, che sono state introdotte grazie all’approvazione degli emendamenti alla Camera e al Senato.
Tra queste le più importanti riguardano l’eliminazione del tetto d’età per ciò che concerne il riscatto agevolato della laurea, lo stop delle finestre per i lavori gravosi e la possibilità per coloro che decideranno di aderire a quota 100 di di richiedere l’anticipo del trattamento di fine rapporto fino a 45 mila euro.
Ma vediamo nel dettaglio tutte le novità.
Riforma pensioni: il DL 4/2019 diventa ufficialmente legge
Il giorno prima della scadenza del 29 marzo 2019 il Senato ha approvato definitivamente il Decreto Legge 4/2019 con 150 voti favorevoli, 107 contrari e 7 astenuti.
Per ciò che concerne il reddito di cittadinanza sono stati resi più flessibili i criteri d’accesso per le famiglie con disabili ed è stato introdotto un minimo retributivo di 858 euro per verificare la congruità dell’offerta di lavoro.
Sempre per ciò che riguarda il reddito di cittadinanza è prevista la decadenza dello stesso nel caso in cui uno dei membri del nucleo familiare venga colto in flagrante a svolgere un’attività di lavoro in nero.
Novità anche per ciò che concerne i Navigator, è stato stabilito infatti che gli enti potranno assumere 3.000 persone, invece di 6.000 come precedentemente annunciato, da destinare ai centri per l’impiego. Dal 2021 poi ne verranno assunti ulteriori 4.600.
Riforma pensioni 2019. tutte le novità in tema previdenziale
Tantissimi novità anche per ciò che concerne la riforma previdenziale, in particolare è prevista la possibilità per i dipendenti statali che decideranno di presentare domanda per quota 100 di richiedere l’anticipo del trattamento di fine rapporto fino a 45 mila euro invece di 30 mila.
Eliminato anche il limite di età per il riscatto agevolato della laurea che ora potrà essere richiesto da tutti e non solo da coloro che non superano la soglia dei 45 anni di età.
Confermata, inoltre, la proroga dell’opzione donna e dell’Ape sociale che saranno in vigore per tutto il 2019.
Novità anche per la pace contributiva, poichè i buchi contributivi potranno essere coperti e saldati in dieci anni, con 120 rate mensili, non più in tre anni con 60 rate. Tempi dunque più lunghi rispetto a quelli precedentemente fissati.
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