Quota 103: via libera alla domanda, primo pagamento dopo 7 mesi

Francesco Rodorigo - Pensioni

L’INPS ha dato il via libera alla presentazione delle domande per la pensione anticipata. Anche nel 2025 per ricevere il primo assegno con Quota 103 bisogna aspettare almeno 7 mesi

Quota 103: via libera alla domanda, primo pagamento dopo 7 mesi

Dopo quanto tempo dall’invio della domanda si riceve il pagamento della pensione con Quota 103?

L’INPS ha dato il via libera alla presentazione delle domande di accesso alla pensione anticipata, compresa quella con Quota 103.

Chi matura il diritto alla pensione, come per lo scorso anno, dovrà però attendere almeno 7 mesi prima di poter ricevere il primo assegno. L’attesa è ancora più lunga per i dipendenti pubblici.

Anche nel 2025 infatti sono in vigore le finestre mobili più dilatate, introdotte nel 2024.

Quota 103: via libera alla domanda, ma bisogna aspettare 7 mesi per il primo pagamento

I lavoratori e le lavoratrici che maturano il diritto alla pensione anticipata possono presentare la domanda per accedere al trattamento previsto con Quota 103, Opzione Donna e Ape Sociale.

Lo ha comunicato l’INPS nel messaggio n. 502/2025 nel quale ha annunciato l’aggiornamento dei sistemi per l’invio delle richieste nel 2025.

Anche quest’anno dunque, come previsto dalla Legge di Bilancio 2025, lavoratori e lavoratrici possono accedere al pensionamento anticipato alla maturazione dei seguenti requisiti:

  • 62 anni d’età;
  • 41 anni di contributi.

Nessuna novità dunque rispetto all’anno scorso da quanto punti di vista, e neanche sul fronte delle restrizioni introdotte nel 2024, che restano confermate.

Tra queste anche l’estensione delle cosiddette finestre mobili, cioè il lasso di tempo che decorre dalla maturazione dei requisiti all’accesso effettivo al trattamento (quindi al primo pagamento).

Queste, infatti, già dallo scorso anno sono pari a:

  • 7 mesi per i lavoratori dipendenti del settore privato e gli autonomi;
  • 9 mesi per i lavoratori dipendenti pubblici.

Per questo motivo, per chi matura 41 anni di anzianità contributiva e 62 anni di età nel corso del 2025, la prima decorrenza utile per il trattamento pensionistico non può essere precedente al mese di agosto per i dipendenti privati o al mese di ottobre per gli statali.

Ad ogni modo, per la conferma dei giorni precisi si attende la pubblicazione della canonica circolare INPS con le istruzioni operative.

Quota 103: le novità per il 2025 e istruzioni per la domanda

Come detto, la Legge di Bilancio 2025 ha confermato Quota 103 senza modifiche rispetto a quanto in vigore nel 2024.

Sono confermati quindi anche i vincoli più stringenti, a partire dalla modalità di calcolo dell’assegno spettante, determinato secondo il metodo contributivo.

L’assegno, infatti, non non può essere riconosciuto per un valore lordo mensile superiore a quattro volte il trattamento minimo INPS che, per il 2025, è pari a 603,40 euro. Pertanto il valore massimo dell’assegno sarà di 2.413,60 euro mensili.

Ricordiamo, inoltre, che la pensione anticipata con Quota 103 non è cumulabile con i redditi da lavoro, ad esclusione di quelli da lavoro autonomo occasionale ma nel limite di 5.000 euro annui.

Come specificato dall’INPS, la domanda per l’accesso a Quota 103 può essere trasmessa in diversi modi:

  • online, direttamente dal sito istituzionale;
  • usufruendo dei servizi offerti dai patronati;
  • rivolgendosi al contact center, chiamando il numero verde 803164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06164164 (da rete mobile a pagamento in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).

Per chi decidesse di voler restare al lavoro anche dopo la maturazione dei requisiti, invece, è confermato il bonus Maroni. L’incentivo al posticipo del pensionamento è stato potenziato, con la detassazione delle somme ricevute.

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