Quota 100 inizierà a produrre i suoi effetti a partire da Aprile 2019, ma non tutti potranno beneficiare della misura proposta dal Governo per superare la Legge Fornero.
Dopo l’approvazione del testo della manovra, il Governo sta lavorando al Decreto legge all’interno del quale saranno riportate tutte le informazioni relative a Quota 100, misura che ricordiamo l’Esecutivo ha deciso di adottare tra le altre per riformare il sistema previdenziale.
Secondo quanto affermato dal Governo ad Aprile 2019 i dipendenti privati che hanno raggiunto i requisiti nel 2018, potranno beneficiare di Quota 100. Per ciò che concerne i dipendenti pubblici invece, questi dovranno aspettare fino ad Ottobre per lasciare in anticipo il proprio posto di lavoro.
Nel frattempo però il Governo sta lavorando anche ad un altro provvedimento, ovvero quello che riguarda la proroga dell’Opzione donna che ricordiamo resterà in vigore per tutto il 2019.
Intanto cresce il malcontento tra i pensionati per via del taglio della rivalutazione delle pensioni medie. I sindacati, infatti, proprio oggi 28 dicembre 2018 hanno dato il via alla protesta in tutta Italia.
Pensioni, Quota 100: la misura inizierà a produrre i suoi effetti a partire da Aprile 2019, ma non per tutti
Come noto il Governo per superare la Legge Fornero ha deciso di adottare, tra le altre misure, Quota 100 che consentirebbe a coloro che hanno compiuto 62 anni di età e che hanno versato almeno 38 anni di contributi di andare in pensione anticipatamente.
Grazie al meccanismo delle finestre d’uscita quindi, i dipendenti privati che hanno raggiunto i requisiti per beneficiare di Quota 100 nel 2018, potranno andare in pensione anticipatamente ad Aprile 2019.
Non è lo stesso per i dipendenti pubblici che dovranno aspettare fino ad Ottobre 2019 prima di lasciare il proprio posto di lavoro. Quindi questi avranno tempo fino al 31 marzo 2019 per raggiungere i requisiti necessari per aderire a Quota 100.
Questa però non è l’unica notizia emersa negli ultimi giorni, infatti, il Governo ha chiarito che si sta lavorando anche ad un altro provvedimento concernente la proroga dell’Opzione donna.
Grazie alla suddetta misura tutte le donne che hanno versato almeno 35 anni di contributi e che hanno compiuto 58 anni, nel caso delle dipendenti private e 59 anni per quelle pubbliche, di andare in pensione anticipatamente con il ricalcolo contributivo.
Pensioni, ultime novità: nascono le prime proteste dei pensionati contro la manovra
I pensionati venuti a conoscenza della decisione presa dal Governo concernente il taglio della rivalutazione delle pensioni medie hanno iniziato a protestare contro la manovra.
Oggi 28 dicembre 2018, infatti, i sindacati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil hanno dato il via alla protesta in tutta Italia. Questi sostengono che l’Esecutivo usi i pensionati come bancomat.
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa di fine anno ha colto l’occasione per chiarire che la manovra prevede un taglio progressivo che non tocca le pensioni più basse.
Conte ha inoltre precisato che “neppure l’avaro di Molière forse si accorgerebbe di qualche euro al mese in meno” e che he trova assurda la protesta dei pensionati contro il Governo visto che gli stessi sono rimasti inermi dopo l’entrata in vigore della Legge Fornero.
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