A quanto ammonta la decurtazione sull'assegno per le lavoratrici che decidono di beneficiare dell'opzione donna? Vediamo tutto quello che c'è da sapere.
Il DL 4/2019, diventato ufficialmente legge qualche giorno fa, ha stabilito la proroga dell’opzione donna per tutto il 2019.
Ciò vuol dire che tutte le lavoratrici dipendenti ed autonome che entro il 31 dicembre 2018, hanno compiuto rispettivamente 58 e 59 anni di età e che hanno versato almeno 35 anni di contributi, potranno andare in pensione anticipatamente.
Coloro che decideranno però di beneficiare dell’opzione donna, subiranno una decurtazione sull’assegno previdenziale che solitamente varia dal 25 al 35%.
Ma vediamo nel dettaglio a quanto ammonta la decurtazione e come presentare domanda per l’opzione donna.
Pensioni 2019: a quanto ammonta la decurtazione per chi decide di beneficiare dell’opzione donna?
Tutte le lavoratrici autonome e dipendenti che, hanno compiuto rispettivamente 59 e 58 anni di età e che hanno versato almeno 35 anni di contributi, per tutto il 2019 potranno decidere di presentare domanda per l’opzione donna andando così pensione anticipatamente.
Coloro che decideranno di beneficiare dell’opzione donna riceveranno però un assegno più basso per via del ricalcolo contributivo.
Il taglio che verrà effettuato sull’assegno varierà a seconda dell’età della lavoratrice e dalle caratteristiche di carriera retribuzione ed anzianità contributiva maturata alla data di accesso al regime.
Di seguito, vi riportiamo una tabella pubblicata da Pensioni Oggi che attraverso degli esempi ci fa capire l’impatto della decurtazione sull’assegno previdenziale per quattro diverse categorie di lavoratrici.
Dati personali | Lavoratrice 1 | Lavoratrice 2 | Lavoratrice 3 | Lavoratrice 4 |
Data di nascita | 05/03/1956 | 05/03/1956 | 05/03/1957 | 05/03/1957 |
Inizio Attività Lavorativa | 05/06/1976 | 05/06/1976 | 05/06/1977 | 05/06/1977 |
Retribuzione Annua Lorda 2014 | 30.000,00 | 60.000,00 | 30.000,00 | 60.000,00 |
Prima data di pensione con regime naturale | 01/05/2018 | 01/05/2018 | 01/09/2019 | 01/09/2019 |
Importo pensione con il metodo misto | 24.510,00 | 46.200,00 | 24.520,00 | 46.550,00 |
Data pensione con l’opzione | 01/07/2014 | 01/07/2014 | 01/07/2015 | 01/07/2015 |
Importo pensione con il metodo contributivo | 17.810,00 | 29.210,00 | 17.350,00 | 28.620,00 |
Impatto dell’Opzione donna (perdita in%) | -27% | -37% | -29% | -39% |
Opzione donna 2019: come presentare domanda
Le lavoratrici dipendenti ed autonome che decidono di beneficiare dell’opzione donna per vedersi erogare l’assegno previdenziale dovranno presentare domanda all’INPS.
Per farlo queste dovranno utilizzare il servizio dedicato. In alternativa si potrà fare domanda tramite:
- Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;
- enti di patronato e intermediari dell’Istituto attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.
Si ricorda che le lavoratrici conseguono il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico trascorsi:
- 12 mesi dalla data di maturazione dei requisiti, nel caso in cui il trattamento pensionistico sia liquidato a carico delle forme di previdenza dei lavoratori dipendenti;
- 18 mesi dalla data di maturazione dei requisiti, nel caso in cui il trattamento sia liquidato a carico delle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Pensioni 2019: quanto perdono le lavoratrici che optano per l’Opzione donna?