Nel 2025 cambiano le finestre di domanda per il pensionamento anticipato per i precoci. Le novità dall'INPS
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Da quest’anno sono cambiate le finestre per l’invio della domanda per la pensione anticipata dedicata ai precoci.
Si tratta in sintesi dei lavoratori e delle lavoratrici che hanno maturato 41 anni di contribuzione, di cui almeno 12 mesi prima dei 19 anni d’età, e in possesso di specifici requisiti.
Le novità arrivano dal cosiddetto collegato Lavoro. La Legge ha ridisegnato le scadenze per la presentazione della domanda di riconoscimento del beneficio, assimilandole a quelle dell’Ape Sociale.
Pensione anticipata lavoratori precoci: le nuove finestre di domanda
Il testo della Legge n. 203/2024 ha introdotto una serie di importanti novità in materia di rapporti di lavoro, dalla disciplina sulle dimissioni all’allentamento dei vincoli per il lavoro stagionale e la somministrazione.
Tra le nuove disposizioni c’è anche quella che interessa la pensione anticipata per i lavoratori e le lavoratrici precoci.
Si tratta della prestazione INPS che viene erogata al rispetto di specifiche condizioni, tra cui la maturazione di almeno 41 anni di contribuzione, di cui 12 mesi entro il diciannovesimo anno d’età.
La novità del collegato lavoro va a modificare le finestre per l’invio della domanda per accedere a tale trattamento.
Nello specifico uniforma i termini di presentazione delle domande di riconoscimento delle condizioni per l’accesso alla pensione anticipata per i lavoratori precoci a quelli già previsti per l’accesso all’APE sociale, l’anticipo pensionistico.
Dal 12 gennaio (data di entrata in vigore della legge), dunque, le domande di riconoscimento delle condizioni per l’accesso al beneficio per i lavoratori precoci, così come quelle per l’APE sociale, devono essere presentate ogni anno entro:
- il 31 marzo;
- il 15 luglio;
- il 30 novembre.
Le domande acquisite dall’INPS saranno accolta solamente se, all’esito delle attività di monitoraggio, ci sono abbastanza risorse finanziarie.
Per effetto di tale novità a cambiare sono anche i termini entro i quali l’INPS deve comunicare ai richiedenti l’esito della domanda presentata.
Allo stesso modo dell’APE Sociale, l’esito è comunicato entro:
- il 30 giugno per le domande presentate entro il 31 marzo dello stesso anno;
- il 15 ottobre per le domande presentate entro il 15 luglio;
- il 31 dicembre per le domande presentate tra il 15 luglio e il 30 novembre.
Viste le novità per l’invio della domanda è utile soffermarsi sui requisiti necessari per poter beneficare della prestazione.
Quali sono i requisiti per la pensione anticipata per lavoratori precoci?
La pensione anticipata per i precoci spetta ai lavoratori e alle lavoratrici che, come detto, possono far valere 12 mesi di contribuzione effettiva prima dei 19 anni d’età, perfezionano, entro il 31 dicembre 2026, 41 anni di contribuzione e si trovano in determinate condizioni indicate dalla Legge di Bilancio 2017 (commi da 199 a 205):
- sono disoccupati a seguito di licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale (articolo 7, legge n. 604/1966) con conclusione integrale della prestazione per la disoccupazione da almeno tre mesi;
- invalidità superiore o uguale al 74 per cento accertata dalle competenti commissioni mediche per il riconoscimento dell’invalidità civile;
- assistono, al momento della richiesta e da almeno 6 mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, legge n. 104/1992, ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto 70 anni oppure siano affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti;
- hanno svolto attività particolarmente faticose e pesanti ai sensi del decreto legislativo n. 67/2011;
- sono compresi tra le categorie di lavoratori dipendenti elencate di seguito e hanno svolto l’attività lavorativa per almeno 7 anni negli ultimi 10, oppure, per almeno 6 anni negli ultimi 7 di attività lavorativa:
- operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;
- conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
- conciatori di pelli e di pellicce;
- conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
- conduttori di mezzi pesanti e camion;
- personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
- addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
- insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori degli asili nido;
- facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati;
- personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
- operatori ecologici ed altri raccoglitori e separatori di rifiuti;
- operai dell’agricoltura, della zootecnia e della pesca;
- pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti o soci di cooperative;
- lavoratori del settore siderurgico di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non già ricompresi nella normativa del Dlgs n. 67/2011;
- marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini e in acque interne.
Il requisito contributivo di 41 anni può essere perfezionato, su domanda dell’interessato, anche cumulando i periodi assicurativi.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Pensione anticipata precoci: le nuove finestre di domanda