Il calcolo dei contributi INPS per i titolari di partita IVA nel regime agevolato.
Nei giorni scorsi ci siamo occupati di analizzare la deducibilità dei contributi previdenziali nella dichiarazione dei redditi dei contribuenti titolari di partita IVA nel regime forfettario.
Conseguentemente, oggi vogliamo soffermarci sul calcolo dei contributi INPS, con particolare riferimento alle istruzioni generali relative sia ai professionisti senza cassa iscritti alla gestione separata che agli imprenditori iscritti alla gestione artigiani e commercianti.
I contributi INPS rappresentano uno degli elementi essenziali da valutare per chi vuole aprire una partita Iva e può aderire al regime forfettario, riservato ai soggetti Iva con determinati requisiti di ricavo annuo.
Per il calcolo e il pagamento dei contributi Inps, i titolari di partita IVA in regime forfettario devono per prima cosa stabilire se iscriversi o se si è iscritti alla Gestione separata Inps artigiani e commercianti o alla Gestione separata Inps lavoratori autonomi.
Il calcolo dei contributi Inps per i contribuenti titolari di partita Iva in regime forfettario varia innanzitutto sulla base della tipologia di attività svolta, ovvero se si tratta di lavoro autonomo, professionale o di impresa.
I contribuenti titolari di partita Iva in regime forfettario che svolgono attività di servizi e che sono soggetti all’iscrizione a specifici albi professionali possono inoltre iscriversi alla cassa previdenziale di categoria.
Cerchiamo di seguito di fare un po’ di chiarezza su come effettuare il calcolo dei contributi Inps per i titolari di partita Iva in regime forfettario e su quali sono le differenze tra le diverse Gestioni separate dell’Inps.
Partita IVA, regime forfettario: calcolo contributi INPS
Per i titolari di partita Iva in regime forfettario il calcolo dei contributi Inps varia sulla base di diversi fattori, tra cui l’iscrizione alla Gestione separata professionisti senza cassa o alla Gestione Inps artigiani e commercianti.
Devono iscriversi alla Gestione Separata Inps professionisti senza cassa i contribuenti titolari di partita Iva in regime forfettario che svolgono attività di lavoro autonomo e che non hanno l’obbligo di iscrizione ad uno specifico albo professionale.
I titolari di partita Iva con obbligo di iscrizione all’albo e alla cassa professionale dovranno invece far riferimento ad aliquote e regole della cassa privata di categoria (commercialisti, geometri, ecc).
Partita IVA, regime forfettario: calcolo contributi Gestione Inps professionisti senza cassa
I titolari di partita Iva in regime forfettario iscritti alla Gestione separata Inps per professionisti senza obbligo di iscrizione ad un albo calcolano i contributi con aliquota del 26,23% sul reddito dichiarato.
Si tratta di coloro che non risultano titolari di trattamenti pensionistici e che non sono iscritti ad altre gestioni previdenziali.
Per i titolari di partita Iva che, seppur nelle stesse condizioni, sono iscritti ad altra gestione previdenziale e sono titolari di reddito da pensione il calcolo dei contributi Inps dovrà essere effettuato con aliquota del 24% sul reddito fiscale dichiarato.
Per il calcolo dei contributi Inps i titolari di partita Iva in regime forfettario dovranno utilizzare la seguente formula:
- Reddito fiscale=Fatturato*coefficiente di redditività
Su tali contributi vige la regola generale della deducibilità per cassa (di conseguenza, tali contributi potranno essere interamente dedotti dal reddito relativo al periodo d’imposta in cui vengono pagati).
Diverse le regole e le aliquote dei contribuenti titolari di partita Iva iscritti alla Gestione separata Inps artigiani e commercianti.
Partita IVA, regime forfettario: calcolo contributi Gestione separata Inps artigiani e commercianti
L’iscrizione alla Gestione separata Inps artigiani e commercianti è obbligatoria per i titolari di partita Iva in regime forfettario obbligati all’iscrizione alla Camera di Commercio.
Per i titolari di partita Iva in regime forfettario il calcolo dei contributi Inps potrà essere effettuato sulla base del minimale contributivo ridotto del 35%, entro le scadenze ordinarie del:
- 16 maggio;
- 16 agosto;
- 16 novembre;
- 16 febbraio.
Pagare i contributi INPS in misura ridotta del 35% è una facoltà che viene concessa solo agli imprenditori e agli artigiani (non vale quindi per i professionisti senza cassa iscritti alla gestione separata).
Attenzione: tale opzione deve essere esercitata esplicitamente inviando apposita richiesta all’INPS nei seguenti termini:
- entro il 28 febbraio di ogni anno per coloro che hanno avviato un’attività nell’anno precedente;
- con la massima tempestività per coloro che invece avviano l’attività durante l’anno in corso.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Partita IVA, regime forfettario: calcolo contributi INPS