In partenza la campagna 2025/2026 per l’accertamento dell’esistenza in vita dei pensionati italiani residenti all’estero. La verifica è necessaria per poter continuare a ricevere l’assegno. I primi accertamenti partono da marzo

A marzo parte la nuova campagna 2025/2026 per l’accertamento dell’esistenza in vita dei pensionati e delle pensionate italiane residenti all’estero e che ricevono l’importo del trattamento da Citibank NA.
Nel messaggio n. 890/2025, l’INPS fornisce tutte le istruzioni operative per procedere all’adempimento.
La procedura di verifica è infatti obbligatoria per continuare a ricevere l’assegno pensionistico.
Come per gli anni passati, la campagna sarà articolata in due fasi: da marzo a luglio 2025 interesserà i pensionati residenti in America, Asia, Estremo Oriente, Paesi scandinavi, Stati dell’Est Europa e Paesi limitrofi, mentre da settembre 2025 a gennaio 2026 riguarderà i residenti in Europa, Africa e Oceania.
Gli interessati dovranno inviare le attestazioni ricevute, adeguatamente compilate e firmate, pena la sospensione del trattamento.
Pagamento pensioni all’estero: dall’INPS le istruzioni per l’accertamento dell’esistenza in vita
Nel messaggio del 13 marzo l’INPS ha annunciato l’avvio della nuova campagna di verifica in partenza la prossima settimana e che si concluderà a gennaio 2026.
Le richieste di accertamento in vita servono a monitorare i cittadini e le cittadine italiane che risiedono all’estero e beneficiano di trattamenti pensionistici. Questi infatti saranno chiamati a rispondere per continuare a ricevere le somme spettanti.
Nel documento di prassi, l’Istituto fornisce tutte le istruzioni necessarie per procedere con la verifica e i tempi da rispettare per non incorrere nella sospensione del trattamento. Le procedure saranno svolte da Citibank NA, l’ente che fornisce anche il servizio di pagamento delle pensioni all’estero.
Come di consueto, la campagna sarà articolata in due fasi distinte.
La prima fase si svolgerà da marzo a luglio 2025 e coinvolgerà i pensionati residenti in America, Asia, Estremo Oriente, Paesi scandinavi, Stati dell’Est Europa e Paesi limitrofi.
A partire dal 20 marzo nei confronti di questi soggetti saranno spedite le richieste di attestazione dell’esistenza in vita, le quali dovranno essere inviate, compilate e firmate, entro la scadenza del 15 luglio.
In caso di mancato adempimento, il pagamento della rata di agosto del trattamento che si riceve sarà erogato in contanti presso gli sportelli Western Union del Paese di residenza.
Se l’interessato non riscuote l’importo di persona, oppure continua a non trasmettere il documento di verifica, il pagamento della pensione sarà sospeso a partire dalla rata di settembre 2025.
La seconda fase, invece, comprende il periodo da settembre 2025 a gennaio 2026 e riguarderà i pensionati che risiedono in Europa, Africa e Oceania.
Il procedimento è lo stesso, le richieste saranno spedite dal 17 settembre 2025 e dovranno essere inviate entro il 15 gennaio 2026. Oltre tale data, la rata di febbraio sarà erogata in contanti e la pensione sarà sospesa da marzo se non si procede alla verifica dell’esistenza in vita.
Pagamento pensioni all’estero: come inviare l’attestazione dell’esistenza in vita
Come per gli anni scorsi, nel documento di prassi l’INPS fornisce anche le indicazioni che i pensionati coinvolti devono seguire.
Come detto, la prima fase della campagna di verifica interessa i residenti in America, Asia, Estremo Oriente, Paesi scandinavi, Stati dell’Est Europa e nei Paesi limitrofi.
Da marzo Citibank NA provvederà ad inviare la lettera con le istruzioni e il modulo di attestazione, all’interno del quale sarà indicata la data di scadenza per la presentazione e la richiesta di documentazione di supporto. Il documento viene inviato sia in lingua italiana sia in inglese, francese, tedesco, spagnolo o portoghese.
Sono diversi i metodi attraverso i quali i pensionati possono fornire la prova dell’esistenza in vita:
- modalità cartacea, inviando il modulo alla casella postale PO Box 4873, Worthing BN99 3BG, United Kingdom: il documento deve essere compilato, datato, corredato della documentazione di supporto, firmato e controfirmato da un testimone accettabile, oppure dal rappresentante di un’Ambasciata o Consolato Italiano o da un’Autorità locale abilitata ad avallare la sottoscrizione dell’attestazione di esistenza in vita;
- tramite il portale web di Citibank, per i residenti in Australia, Canada, Regno Unito e Stati Uniti ci sono operatori di patronati che possono rientrare tra i testimoni accettabili e attestare l’esistenza in vita, la stessa funzionalità è stata messa a disposizione anche dei funzionari delle Rappresentanze diplomatiche indicati dal Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale con cui è possibile interagire anche in videochiamata;
- riscossione personale presso gli sportelli Western Union, chi ha ricevuto il modello cartaceo di richiesta di attestazione e riscuote personalmente agli sportelli Western Union almeno una delle rate di pensione, entro il termine di restituzione dell’attestazione indicato nelle lettere esplicative, proverà l’esistenza in vita.
I pensionati che si vedono sospendere il pagamento della pensione per via del mancato adempimento, potranno richiedere la riemissione delle rate non pagate direttamente alla struttura territoriale INPS che gestisce il trattamento allegando la copia di un documento d’identità e specificando le indicazioni per indirizzare correttamente il pagamento.
Tutte le istruzioni nel dettaglio e le indicazioni da seguire per i casi particolari sono disponibili nel testo integrale del messaggio n. 890/2025.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Pagamento pensioni all’estero: dall’INPS le istruzioni per la verifica dell’esistenza in vita