La Legge di Bilancio 2022 investe oltre 3 miliardi di euro nella Pubblica Amministrazione, tra nuovi fondi per le assunzioni a tempo indeterminato, aumento degli stipendi collegato all'indennità di vacanza contrattuale e indennità per sindaci e amministratori. Ma alle spese per la formazione dei dipendenti pubblici è dedicato solo un fondo di 50 milioni di euro. Rimosso invece il tetto alle retribuzioni dei dirigenti.
Legge di Bilancio 2022 e Pubblica Amministrazione: un fondo da 3 miliardi di euro fino al 2024 per finanziare tra le altre cose nuove assunzioni a tempo indeterminato e aumento di stipendi.
Tra le voci più cospicue presenti nel testo licenziato dalla Camera il 30 dicembre 2021 ci sono le risorse per coprire la vacanza contrattuale della prossima tornata triennale di rinnovi del 2022-2024 per complessivi 810 milioni di euro, i 935 milioni di euro per il fondo di assunzioni a tempo indeterminato nella PA centrali nel periodo 2022-2026 e i 470 milioni di euro per l’aumento delle indennità per i sindaci e gli amministratori locali per il 2022-2024.
Soddisfazione è stata espressa dal Ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta che ha osservato:
“Questa manovra economica ci fa guardare al futuro con fiducia anche grazie al ‘fattore PA’, che diventa, con la spinta del Piano nazionale di ripresa e resilienza, punto di riferimento strategico e vettore di crescita e innovazione, come non avveniva da decenni”.
Ma guardiamo al dettaglio delle misure a sostegno della Pubblica Amministrazione previste dalla Legge di Bilancio 2022.
PA, tra nuove assunzioni e aumenti di stipendio: le novità della Legge di Bilancio 2022
Al netto delle risorse stanziate specificatamente per la scuola, la manovra per il 2022 investe più di 3 miliardi di euro nel comparto della Pubblica Amministrazione suddivisi in diversi capitoli: si va dalle assunzioni a tempo indeterminato alle indennità per i sindaci, dai fondi per coprire le vacanze contrattuali determinate dai tempi lunghissimi delle trattative per i rinnovi alle risorse per il comparto sicurezza di cui è stato recentemente firmato il contratto, al finanziamento dei nuovi ordinamenti professionali.
Ma vediamo in ordine di rilevanza economica quanto contenuto in Legge di Bilancio 2022:
- è stato istituito al comma 607 un nuovo fondo per le assunzioni a tempo indeterminato nelle amministrazioni pubbliche nazionali che si aggiunge alle risorse già stanziate per i nuovi ingressi. La dotazione è pari a 100 milioni per l’anno in corso, che viene raddoppiata per il 2023, cresce a 225 milioni per il 2024, a 210 per il 2025 e a 200 dal 2026.
- i tempi della contrattazione collettiva con i sindacati sono sempre in ritardo (solo di recente solo stati sottoscritti alcuni rinnovi per il triennio 2019-21); la Manovra prevede dunque ai commi da 609 a 611 delle risorse per coprire la cosiddetta “vacanza contrattuale” nella misura di 310 milioni di euro per il 2022 e 500 milioni per il 2023 che in sostanza dovranno coprire quanto necessario per gli incrementi di stipendio del periodo 2022-2024;
- ai commi da 583 a 587 sono state incrementate le indennità di sindaci e amministratori locali in virtù delle maggiori responsabilità derivanti dall’applicazione dei progetti inclusi nel PNRR con una progressione che a partire da quest’anno le porterà nel 2024 a essere parametrate alle indennità dei Presidenti delle Regioni. La spesa prevista sarà di 100 milioni di euro nel 2022, 150 milioni per il 2023 e 220 milioni dal 2024;
- sono previsti 200 milioni di euro all’anno (commi 604-606) per il trattamento accessorio o salario di produttività dei lavoratori del pubblico impiego;
- ci sono investimenti sulla perequazione del regime previdenziale del comparto difesa e sicurezza (commi 95-102) per appartenenti all’esercito, alle Forze dell’Ordine e ai Vigili del Fuoco con la creazione di un apposito Fondo nazionale con una dotazione di 20 milioni di euro per il 2022, 40 milioni
per il 2023 e 60 milioni dal 2024. Viene creato anche un apposito fondo per la quiescenza del personale dei Vigili del Fuoco e viene anche ricalcolata la quota retributiva per il personale civile delle forze di polizia in possesso, al 31 dicembre 1995, di un’anzianità contributiva inferiore a 18 anni;
- vengono stanziati 95 milioni di euro dall’anno in corso al comma 612 per finanziare i nuovi ordinamenti professionali del personale non dirigente nei rinnovi in corso per il triennio 2019-21;
- al comma 613 è prevista la costituzione di un Fondo per la formazione dei dipendenti pubblici con una dotazione di 50 milioni di euro a partire dal 2022;
- infine (commi 917-922) la legge di bilancio trasferisce al Coni la responsabilità di alcuni contratti di lavoro in essere con Sport e Salute Spa, autorizzando l’ente ad effettuare assunzioni a tempo indeterminato per completare l’organico.
- Pubblica Amministrazione, le principali novità della Legge di Bilancio 2022
- Scarica la scheda riassuntiva messa a disposizione dal Dipartimento per la Funzione Pubblica
Legge di bilancio 2022, osservazioni critiche sulle misure per la Pubblica Amministrazione
Come appena visto la massa delle risorse investite nella Pubblica Amministrazione sembra essere rilevante a prima vista: gli oltre 3 miliardi di euro di cui sopra.
Ma, prima di esultare insieme al Ministro Brunetta, per un esame più equilibrato bisognerebbe prendere in considerazione alcuni fattori piuttosto negativi che danno tutt’altra luce a un giudizio più equilibrato.
Si può prendere come esempio gli anni di arretrati contrattuali dei dipendenti del pubblico impiego che devono essere compensati con le indennità di vacanza contrattuale.
Gli 810 milioni di euro da qui al 2024 vanno spalmati per i 3,2 milioni di lavoratori pubblici che percepiscono queste somme appunto in ritardo sulle scadenze contrattuali (spesso si tratta di qualche decina di euro per ogni mese di vacanza).
Anche quanto previsto per le nuove assunzioni a tempo indeterminato sembra tutt’altro che sufficiente considerando il perdurare dell’emergenza sanitaria e un organico pubblico ridotto all’osso da anni blocco del turn over e dall’effetto Quota 100.
Peraltro, le assunzioni previste nell’ambito del PNRR sono invece a tempo determinato e spesso questi concorsi vengono disertati perché pur ricercando figure di elevata professionalità (ingegneri, informatici, project manager) offrono solo un’occupazione precaria.
A molti osservatori non è sfuggito che a fronte di questi investimenti previsti per la PA e i suoi dipendenti, in Manovra sia stato abolito il tetto imposto nel 2014 alle retribuzioni dei dirigenti pubblici: un massimo di 240.000 euro all’anno che ora invece verranno adeguati agli incrementi di rispettivi contratti.
La domanda è se non fosse il caso di concentrare le risorse su altre voci importanti, come la sempre più necessaria formazione digitale dei lavoratori della pubblica amministrazione, per la quale 50 milioni di euro nel 2022 non fanno di certo la differenza.
Dopo anni di tagli e risparmi sulla PA serviva di sicuro di più per dotarsi di un’amministrazione pubblica efficiente.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: PA, tra nuove assunzioni e aumenti di stipendio: le novità della Legge di Bilancio 2022