L'accordo tra sindacati, rappresentanze militari e ministeri competenti è stato firmato il 23 dicembre. Previsti aumenti medi lordi di 128 euro (144 per la Polizia Penitenziaria) e l'introduzione di norme a tutela della genitorialità e delle dipendenti vittime di violenza di genere.
Firmato il rinnovo del contratto del settore Difesa e sicurezza per il triennio 2019-21. Dopo la sottoscrizione “apripista” del contratto per le Funzioni centrali della PA il 23 dicembre è stato siglato dai sindacati, dalle rappresentanze militari e dai ministeri responsabili anche l’accordo per quel che riguarda gli uomini e le donne delle forze dell’ordine.
Si tratta di un rinnovo contrattuale che interessa circa 430.000 persone e che include gli appartenenti alle forze armate, alla Polizia di Stato, alla Polizia penitenziaria, ai Carabinieri e alla Guardia di Finanza.
Ricco il parterre dei ministri firmatari dell’intesa: dal Ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, alle titolari dell’Interno Luciana Lamorgese e della Giustizia Marta Cartabia, dal Ministro della Difesa Lorenzo Guerini al Ministro dell’Economia Daniele Franco.
L’accordo riconosce aumenti retributivi medi lordi di 100 euro con riferimento all’intero comparto e al solo stipendio. La cifra aumenta a 128 euro lordi medi includendo invece le competenze accessorie.
Vengono inoltre istituite norme a favore dei dipendenti genitori come il congedo solidale e per i percorsi di tutela delle dipendenti vittime di violenza di genere.
Rinnovo contratto sicurezza, nuovi diritti e aumenti in arrivo
Come era facilmente prevedibile la pre-intesa raggiunta da sindacati e Aran nel settore delle Funzioni Centrali ha sbloccato in generale le trattative per il rinnovo deli contratti della pubblica amministrazione.
È arrivata così quasi alla vigilia di Natale anche la firma delle organizzazioni sindacali di categoria, degli organismi militari di rappresentanza e dei diversi ministeri competenti per il comparto Difesa e sicurezza. La notizia si legge sul portale istituzionale del Ministero per la Pubblica Amministrazione.
Come anticipato sopra, gli aumenti medi per gli oltre 400.000 addetti del settore saranno di 100 euro medi lordi per quel che riguarda il solo stipendio e 128 includendo i trattamenti accessori, ma nel caso di un settore specifico e finora particolarmente penalizzato come quello della Polizia Penitenziaria l’incremento complessivo di tabellari e trattamenti accessori arriva a 144 euro medi lordi.
I 128 euro di aumento complessivo rappresentano in percentuale un incremento del 4,26 rispetto al trattamento retributivo del 2018. Previsti anche stanziamenti per sostenere la contrattazione decentrata a livello di singola amministrazione.
In particolare, vengono istituite diverse indennità specifiche per ogni corpo:
- per il controllo del territorio per la Polizia di Stato e i Carabinieri;
- per servizio presso i singoli istituti di pena della Polizia Penitenziaria;
- per la verifica ispettiva tributaria per il contrasto all’evasione fiscale nel caso della Guardia di Finanza;
- indennità operative per le forze armate presenti sul territorio nazionale o nelle missioni all’estero.
Sul versante del riconoscimento dei diritti nel nuovo contratto vengono introdotte norme di tutela per i dipendenti con figli che potranno usufruire della cessione di ferie da parte di colleghi in caso di assistenza a figli minori con necessità di assistenza costante (congedo solidale). Riconosciuta anche la necessità di attenzione nei confronti delle lavoratrici vittime di violenza di genere e inserite negli specifici percorsi di protezione.
Rinnovo contratto sicurezza, lo specifico della Polizia Penitenziaria
Ora guardiamo alla parte specifica dell’accordo di rinnovo contrattuale che riguarda il corpo della Polizia Penitenziaria che vive una situazione di particolare difficoltà dovuta al sovraffollamento delle carceri e all’organico ridotto.
L’intesa del 23 dicembre riconosce agli appartenenti al corpo oltre l’aumento medio lordo di 144 euro anche l’incremento della retribuzione oraria del lavoro straordinario in base alla qualifica e al ruolo.
Sul piano normativo, inoltre, vengono introdotti alcuni diritti tra i quali citiamo:
- la corresponsione di 775 euro per il pagamento dell’affitto e di 1.000 euro per il deposito per il personale trasferito d’autorità ad altra sede;
- l’istituzione del congedo per aggiornamento scientifico della propria specializzazione professionale;
- la tutela della genitorialità con esonero dal turno notturno fino all’età di 3 anni del minore e dalla sovrapposizione dei turni per figli fino a 6 anni, divieto di inviare in missione fuori sede, tutele per situazioni monoparentali e per assistere figli disabili e con disturbi di apprendimento.
Per quel che riguarda in generale il rinnovo contrattuale per il comparto Difesa e sicurezza, a detta del Dipartimento della Funzione Pubblica, l’intesa sarà recepita in un Decreto del Presidente della Repubblica in modo da “permettere al personale interessato di fruire dei riconoscimenti retributivi nei primi mesi del 2022”.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Contratto Difesa e sicurezza, firmato il rinnovo 2019-21: aumenti in arrivo