Vista la situazione delicata che si è creata nelle ultime settimane con l'Unione Europea, il Governo ha deciso di dedicare alcune risorse agli investimenti sacrificando l'immediata attuazione di alcune misure tra cui Quota 100.
Nelle ultime settimane il Governo sta cercando di trovare una soluzione per trovare un accordo con l’Unione Europea che sembra non appoggiare la Manovra che l’Esecutivo gli ha presentato.
Per evitare quindi la procedura d’infrazione il Governo sembra aver deciso di destinare alcuni fondi agli investimenti per far calare il Pil dal 2,4% al 2,2%.
A rimetterci però saranno le riforme presentate dall’Esecutivo, in particolare Quota 100 e il Reddito di cittadinanza che invece di partire a Gennaio 2019 potrebbero iniziare a produrre i loro effetti da Aprile 2019.
Il Governo però ci ha tenuto a ribadire che nessuna modifica verrà apportata alle suddette misure e queste inizieranno a produrre i loro effetti alle condizioni originarie.
Novità pensioni 2019: Quota 100 e Reddito di cittadinanza slitteranno ad Aprile
Dopo l’incontro tenutosi a Bruxelles sabato sera tra il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e il Presidente della Commissione Europea, Jean Claude Juncker, il Governo ha deciso di trovare una soluzione per evitare la procedura d’inflazione.
Dalle ultime indiscrezioni, infatti, sembra che l’Esecutivo abbia deciso di trasferire 4/5 miliardi di euro originariamente destinati a Quota 100 e al Reddito di cittadinanza verso gli investimenti.
In particolare una parte delle risorse stanziate per il Reddito di cittadinanza saranno destinale alle imprese, le quali beneficeranno di uno sgravio qualora dovessero assumere coloro che potranno usufruire di tale misura.
Il Governo però ci ha tenuto ha ribadire nuovamente che nessuna modifica verrà apportata alle suddette misure e che non sarà attuata nessuna riduzione sulla platea dei beneficiari di Quota 100 come era stato ipotizzato nei giorni scorsi.
Novità pensioni 2019, Quota 100: il divieto di cumulo diventa flessibile
Un’altra novità che è emersa nelle ultime ore riguarda Quota 100, ed in particolare il divieto di cumulo tra pensione e reddito che è stato imposto a coloro che decideranno di andare in pensione anticipatamente.
É stato deciso di comune accordo tra il Governo e l’INPS, che venerdì scorso 24 novembre 2018 si sono seduti attorno ad un tavolo, che non ci sarà più una soglia fissa, bensì una variabile.
Il meccanismo è molto semplice poiché chi anticiperà la pensione di un anno non potrà cumulare l’assegno con un reddito da lavoro per i successivi 12 mesi, chi invece anticiperà la pensione per due anni il divieto durerà 24 mesi e così via.
Sembrano invece essere confermate le altre regole definite precedentemente per ciò che concerne Quota 100. Sono infatti previste finestre trimestrali per i lavoratori privati e per quelli pubblici che però oltre alla finestra trimestrale dovranno presentare un preavviso di 6 mesi.
Ciò vuol dire che se Quota 100 inizierà a produrre i suoi effetti ad Aprile 2019 i dipendenti pubblici incasseranno il loro primo assegno ad Ottobre 2019.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Quota 100 e reddito di cittadinanza non prima di aprile