Maxi bonus per le assunzioni: super deduzione per tre anni

Giuseppe Guarasci - Leggi e prassi

La Legge di Bilancio 2025 conferma la super deduzione del costo del lavoro anche nel prossimo triennio. L'incremento occupazionale deve essere registrato ogni anno

Maxi bonus per le assunzioni: super deduzione per tre anni

Anche nel 2025 le imprese possono contare sulla misura agevolativa conosciuta anche come “più assumi meno paghi”.

Si tratta della maxi deduzione fino al 130 per cento per le nuove assunzioni introdotta nel 2024.

La misura è stata prorogata dalla Legge di Bilancio 2025, che l’ha estesa a tutto il triennio, ma con delle novità.

Come funziona la super deduzione per le assunzioni? Vediamo chi può accedere all’agevolazione.

Maxi bonus per le assunzioni per 3 anni: come funziona la super deduzione

Tra i provvedimenti a sostegno delle imprese, la Legge di Bilancio 2025 ha confermato ed esteso una delle principali novità introdotte lo scorso anno in materia di lavoro.

Stiamo parlando della cosiddetta maxi deduzione fino al 130 per cento per le imprese che assumono nuovi lavoratori e lavoratrici a tempo indeterminato secondo la formula più assumi, meno paghi. Una misura che nel 2024 ha preso il posto dell’ACE, abolita dalla riforma fiscale, e si è affiancata ai vari bonus assunzione.

Come previsto all’articolo 1, comma 399, della Legge n. 207/2024, la misura è stata rinnovata per il triennio, fino quindi al 2027, ma con delle novità.

Come aveva anticipato il Viceministro al MEF, Maurizio Leo, presentando il DDL Bilancio, la particolarità è che la misura sarà applicata con un effetto crescente, cioè bisognerà anno dopo anno incrementare il numero degli occupati.

Rispetto alla versione operativa nel 2024, dunque, per poter beneficiare appieno della misura dal 2025 le imprese dovranno far registrare un incremento occupazionale anno dopo anno.

La Legge di Bilancio non ha modificato i criteri di accesso alla misura introdotta all’articolo 4 del Dlgs n. 216/2023. Imprese e professionisti, per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2024, e per i due successivi, possono beneficiare di una deduzione IRPEF e IRES del costo del personale di nuove assunzioni con contratto a tempo indeterminato pari al 120 per cento, che arriva al 130 per cento per i rapporti di lavoro attivati con persone in condizioni di svantaggio:

  • lavoratrici e lavoratori molto svantaggiati;
  • persone con disabilità o che rientrano in categorie svantaggiate;
  • giovani ammessi agli incentivi all’occupazione giovanile;
  • donne di qualsiasi età con almeno due figli minori o prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi residenti in determinati territori;
  • donne vittime di violenza;
  • lavoratori o lavoratrici con sede di lavoro situata in regioni che nel 2018 presentavano un prodotto interno lordo pro capite inferiore al 75 per cento della media EU27 o comunque compreso tra il 75 per cento e il 90 per cento, e un tasso di occupazione inferiore alla media nazionale;
  • ex percettori del reddito di cittadinanza senza i requisiti per l’accesso all’Assegno di inclusione.

Tutte le istruzioni operative sono contenute nel decreto attuativo del 25 giugno 2024.

Ministero dell’Economia e delle Finanze - Decreto del 25 giugno 2024
Maggiorazione del costo del lavoro ammesso in deduzione per le nuove assunzioni

Maxi deduzione fino al 130 per cento: cosa cambia nel 2025

L’aspetto di novità rispetto al 2024, come detto, riguarda l’incremento occupazionale che le aziende devono far registrare per poter ottenere l’accesso all’agevolazione, una condizione necessaria per poter maggiorare il costo del personale. Un incremento che deve quindi avvenire anno per anno.

Tale condizione sarà misurata secondo quanto previsto dal citato decreto attuativo, per cui l’agevolazione spetta:

“se il numero dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato alla fine del periodo d’imposta successivo a quello in corso è superiore al numero di lavoratori dipendenti a tempo indeterminato mediamente occupato nel periodo d’imposta precedente.”

Gli articoli 4 e 5 del decreto MEF del 25 giugno 2024 contengono tutti i dettagli e le istruzioni da seguire per effettuare correttamente il calcolo del personale e valutarne l’effettivo incremento.

Calcolato in base a queste regole e seguendo le istruzioni di dettaglio previste dall’articolo 5 del decreto attuativo, il costo del personale deve essere maggiorato del 20 per cento ai fini della deduzione, un ulteriore incremento del 10 per cento è previsto, poi, in caso di nuove assunzioni che rientrano nelle categorie svantaggiate menzionate in precedenza.

L’agevolazione si applica anche per le conversioni a tempo indeterminato dei contratti a tempo determinato.

Condizioni che, a partire dal 2025, dovranno essere rispettate ogni anno se si intende beneficiare appieno dell’agevolazione per l’intero triennio.

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