Maxi bonus per le assunzioni: super deduzione per tre anni

Giuseppe Guarasci - Leggi e prassi

La super deduzione del costo del lavoro sarà confermata anche nel prossimo triennio. L'incremento occupazionale dovrà avvenire di anno in anno

Maxi bonus per le assunzioni: super deduzione per tre anni

La proroga per il maxi bonus assunzione per le imprese ci sarà.

La Legge di Bilancio 2025 estenderà la misura al prossimo triennio ma con delle novità.

A fornire le prime conferme il Viceministro al MEF Leo nella conferenza stampa di presentazione del DDL Bilancio. Come funzionerà la nuova super deduzione per le assunzioni dal prossimo anno?

Maxi bonus per le assunzioni: super deduzione per tre anni

Una delle principali novità introdotte nel 2024 in materia di lavoro sarà confermata anche nei prossimi anni.

Stiamo parlando della cosiddetta maxi deduzione fino al 130 per cento per le imprese che assumono nuovi lavoratori e lavoratrici a tempo indeterminato secondo la formula più assumi, meno paghi. Una misura che quest’anno ha preso il posto dell’ACE, abolita dalla riforma fiscale e si affianca ai vari bonus assunzione.

La misura sarà rinnovata anche per il prossimo triennio con la Legge di Bilancio 2025, ma con delle novità.

La conferma è arrivata dal Viceministro al MEF, Maurizio Leo, nel corso della conferenza stampa di presentazione del disegno della Manovra approvato lo scorso 15 ottobre.

“la particolarità è che la misura che nel 2024 avevamo fissato in un anno, sarà applicata per un triennio e con un effetto crescente, cioè bisognerà anno dopo anno incrementare il numero degli occupati.”

Rispetto alla versione attuale, dunque, per poter beneficiare appieno della misura dal 2025 al 2028 le imprese dovranno far registrare un incremento occupazionale per ogni anno del triennio.

Al momento, ricordiamo, la misura introdotta all’articolo 4 del Dlgs n. 216/2023 prevede per imprese e professionisti, per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023, una super deduzione IRPEF e IRES del costo del personale di nuove assunzioni con contratto a tempo indeterminato pari al 120 per cento, che arriva al 130 per cento per i rapporti di lavoro attivati con persone in condizioni di svantaggio:

  • lavoratrici e lavoratori molto svantaggiati;
  • persone con disabilità o che rientrano in categorie svantaggiate;
  • giovani ammessi agli incentivi all’occupazione giovanile;
  • donne di qualsiasi età con almeno due figli minori o prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi residenti in determinati territori;
  • donne vittime di violenza;
  • lavoratori o lavoratrici con sede di lavoro situata in regioni che nel 2018 presentavano un prodotto interno lordo pro capite inferiore al 75 per cento della media EU27 o comunque compreso tra il 75 per cento e il 90 per cento, e un tasso di occupazione inferiore alla media nazionale;
  • ex percettori del reddito di cittadinanza senza i requisiti per l’accesso all’Assegno di inclusione.

Tutte le istruzioni operative sono contenute nel decreto attuativo del 25 giugno 2024.

Ministero dell’Economia e delle Finanze - Decreto del 25 giugno 2024
Maggiorazione del costo del lavoro ammesso in deduzione per le nuove assunzioni

Maxi deduzione fino al 130 per cento: cosa cambia nel 2025

L’aspetto di novità rispetto al 2024, come detto, riguarda l’incremento occupazionale che le aziende devono far registrare per poter ottenere l’accesso all’agevolazione, una condizione che anche oggi è necessaria per poter maggiorare il costo del personale.

Un incremento che come evidenziato dal Viceministro dovrà avvenire anno per anno.

A scanso di sorprese nel testo definitivo della Legge di Bilancio 2025, tale condizione sarà misurata secondo quanto previsto dal citato decreto attuativo, per cui ad oggi l’agevolazione spetta:

“se il numero dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato alla fine del periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 è superiore al numero di lavoratori dipendenti a tempo indeterminato mediamente occupato nel periodo d’imposta precedente.”

Gli articoli 4 e 5 del decreto MEF del 25 giugno 2024 contengono tutti i dettagli e le istruzioni da seguire per effettuare correttamente il calcolo del personale e valutarne l’effettivo incremento.

Condizioni che, a partire dal prossimo anno, dovranno essere rispettate ogni anno se si intende beneficiare appieno dell’agevolazione per l’intero triennio.

Ad ogni modo, per avere la certezza delle novità sarà necessario attendere la conclusione dell’iter parlamentare del DDL Bilancio e la successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

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