Il Ministero del Lavoro ha pubblicato il decreto con le retribuzioni medie giornaliere 2023 per i lavoratori agricoli. I valori sono utili per il calcolo di contributi e prestazioni previdenziali di piccoli coloni e compartecipanti familiari. Reddito medio convenzionale giornaliero fissato a 61,98 euro
Pubblicati i valori delle retribuzioni medie giornaliere da applicare nel 2023 per i lavoratori agricoli.
Sono utilizzati nel calcolo di contributi e prestazioni previdenziali per piccoli coloni e dei compartecipanti familiari.
Il decreto del Ministero del Lavoro stabilisce anche il valore del reddito medio convenzionale per coltivatori diretti, mezzadri e coloni, fissato per il 2023 a 61,98 euro.
Lavoratori agricoli: fissate le retribuzioni medie giornaliere per il 2023
Il Ministero del Lavoro con il decreto n. 532, pubblicato il 21 giugno, comunica i valori delle retribuzioni medie giornaliere 2023 per i lavoratori agricoli, nello specifico, dei piccoli coloni e dei compartecipanti familiari.
Queste sono stabilite nelle misure fissate per la categoria dei lavoratori agricoli a tempo determinato per le singole province italiane.
La tabella con i diversi valori è allegata al decreto ministeriale e disponibile di seguito. Gli importi sono determinati per provincia e sono suddivisi per categoria: OTD (Operai a tempo Determinato), OTI comuni, OTI qualificati, OTI qualificati super, OTI specializzati e OTI specializzati super.
- Ministero del Lavoro - Decreto n. 532 del 21 giugno 2023
- Determinazione delle retribuzioni medie giornaliere per talune categorie di lavoratori agricoli ai fini previdenziali per l’anno 2023
Le retribuzioni medie giornaliere sono utili ai fini del calcolo di contributi e prestazioni previdenziali per l’anno in corso, in particolare contributi IVS, di maternità e per l’assicurazione INAIL.
Lavoratori agricoli: reddito medio convenzionale 2023 a 61,98 euro
Il decreto, inoltre, determina il valore del reddito medio convenzionale, fissato a 61,98 euro, per i lavoratori iscritti alla gestione dei coltivatori diretti, mezzadri e coloni (articolo 28 della legge n. 88 del 1989). Questo, da valere per l’anno 2022, per ciascuna fascia di reddito agrario specificata alla tabella D allegata alla legge n. 233/1990.
Un lieve aumento rispetto al valore stabilito per l’anno passato, il quale era determinato nella misura di 60,26 euro.
Nel decreto, il Ministero sottolinea che il reddito medio dei mezzadri e coloni che per il 2023 scelgono di fare domanda per l’iscrizione nell’assicurazione generale obbligatoria (AGO) per per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti dei lavoratori dipendenti è pacificato a quello previsto, sempre per il 2023, per la categoria dei salariati fissi e indicato nella tabella allegata al decreto.
Nel caso in cui siano previste delle retribuzioni medie diverse per le varie categorie di salariati fissi, sarà necessario considerare il reddito medio che corrisponde alla classe di retribuzione meno elevata.
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