Indici di affidabilità (ISA): aumenta la platea di contribuenti interessati.
Con il provvedimento varato ieri 7 maggio 2018, l’Agenzia delle Entrate ha reso note quali saranno le nuove attività interessate dai nuovi ISA, gli indicatori di affidabilità economica che sostituiranno gli studi di settore.
Gli studi di settore rappresentano uno strumento di accertamento fiscale che il Fisco utilizza per rilevare i parametri fondamentali per ricostruire il reddito di professionisti e imprese. Con gli studi di settore viene raccolta una ampia base di dati economico-contabili che consentono di verificare le capacità reddituali dell’azienda e/o del professionista.
Tuttavia, l’efficacia segnaletica degli studi di settore si è rilevata molto scarsa nel corso degli ultimi anni, motivo per cui il legislatore fiscale ha deciso di innovare questo strumento.
Dagli studi di settore agli ISA 2018: provvedimento dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate ha comunicato i nuovi codici Ateco delle attività interessate dai nuovi ISA, che sostituiranno i “vecchi” studi di settore.
Con il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate di ieri 7 maggio 2018, infatti, vengono individuate le ulteriori attività economiche, suddivise per settore, per le quali saranno elaborati gli indici.
- Provvedimento Agenzia delle Entrate del 7 maggio 2018: aumenta la platea degli ISA
- Fisco, cresce la platea degli indici di affidabilità (Isa). Tutte le nuove attività interessate nel Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 7 maggio 2018
- Allegato 1 al provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 7 maggio 2018
- Elenco attività economiche per le quali elaborare gli indici sintetici di affidabilità fiscale per il periodo d’imposta 2018
Indicatori di affidabilità economica ISA 2018: via dal prossimo anno
Gli indicatori di affidabilità saranno applicati a partire dal periodo d’imposta 2018, considerando tuttavia quanto segue:
- occorre che vi sia prima l’approvazione di un decreto attuativo del Ministero dell’Economia e delle finanze;
- essi stabiliranno, in una scala da 1 a 10, il grado di “affidabilità” di circa 4 milioni di operatori economici interessati.
Sono 105 i nuovi indici sintetici di affidabilità fiscale che saranno sottoposti al vaglio del Ministro dell’Economia e delle Finanze; di questi, 23 riguardano attività economiche che attualmente sono soggette esclusivamente a parametri.
I nuovi indici si suddividono così:
- 2 sono relativi ad attività economiche del settore dell’agricoltura;
- 22 sono relativi ad attività economiche del settore delle manifatture;
- 44 riguardano il settore dei servizi;
- 14 le attività professionali;
- 23 attività economiche del settore del commercio.
A questi si aggiungono i 69 indici già approvati con decreto del Ministro dell’Economia e delle finanze del 23 marzo 2018.
ISA 2018: i vantaggi degli indicatori di affidabilità economica secondo l’Agenzia delle Entrate
L’obiettivo degli indici sintetici di affidabilità fiscale è quello di:
- favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili;
- stimolare l’assolvimento degli obblighi tributari;
- rafforzare la collaborazione con l’Amministrazione finanziaria.
I contribuenti che risulteranno “affidabili” agli Isa avranno accesso a importanti benefici premiali. Per esempio, verranno esclusi dagli accertamenti di tipo analitico-presuntivo o vedranno limitarsi l’applicazione degli accertamenti basati sulla determinazione sintetica del reddito. Inoltre, è prevista la riduzione dei termini per l’accertamento e l’esonero, entro i limiti fissati, dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione dei crediti d’imposta ovvero per la prestazione della garanzia per i rimborsi Iva per un importo non superiore a 50.000 euro.
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