IVA publishing fee, aliquota ordinaria per il corrispettivo per la pubblicazione di articoli su riviste, pagato dal committente alla casa editrice. A chiarirlo è la risposta all'interpello numero 701 dell'11 ottobre 2021. L'aliquota agevolata si applica solo per le cessioni di giornali, riviste e prodotti editoriali.
IVA publishing fee , si applica l’aliquota ordinaria al corrispettivo per la pubblicazione di articoli su riviste, pagato dal committente.
Lo chiarisce l’Agenzia delle Entrate nella risposta all’interpello numero 701 dell’11 ottobre 2021.
L’aliquota agevolata al 4 per cento, nei casi previsti dal decreto IVA, si applica infatti solo per le cessioni di giornali, riviste e prodotti editoriali al fine di favorirne la diffusione incentivando l’acquisto, la produzione e la commercializzazione.
Nel caso in esame, invece, il committente beneficia di una prestazione da parte della casa editrice.
IVA publishing fee, al corrispettivo per la pubblicazione di articoli si applica l’aliquota ordinaria
L’aliquota IVA da applicare alla publishing fee, ovvero a quello che potrebbe essere definito il corrispettivo per la pubblicazione di articoli su una rivista, è quella ordinaria.
Lo spiega la risposta all’interpello numero 701 dell’11 ottobre 2021 dell’Agenzia delle Entrate.
- Agenzia delle Entrate - Risposta all’interpello numero 701 dell’11 ottobre 2021
- Editoria - Abbonamento Riviste on line Open Access - Publishing fee - Disciplina IVA - nn. 18) e 35) della Tabella A, Parte II.
Come di consueto, lo spunto per i chiarimenti nasce dal caso concreto presentato dall’istante, una casa editrice tedesca.
Nello specifico, il committente e la casa editrice hanno stipulato un contratto che regola la lettura e la pubblicazione di articoli su alcune riviste.
L’accordo consiste in un rapporto di “Read and Publish” così distinto:
- la componente di “accesso” (reading), che permette agli autori di accedere alle riviste con sottoscrizione;
- la componente di “pubblicazione” di articoli in open access (publishing).
In altre parole, in base all’accordo il committente italiano può consultare e utilizzare i prodotti messi a disposizione dall’editore e pubblicare gli articoli ad accesso libero.
I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate si concentrano sulla publishing fee dal momento che la componente che permette la lettura degli articoli a pagamento ha un costo trascurabile.
IVA publishing fee, i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate
Nel recente documento di prassi l’Amministrazione finanziaria fornisce chiarimenti sulla corretta tassazione IVA da applicare al corrispettivo versato dal committente italiano alla casa editrice tedesca, per la pubblicazione di articoli sulle riviste.
Dall’esame relativo alla publishing fee da parte dell’Agenzia delle Entrate emerge che tale somma:
- alimenta il fondo dal quale gli autori aventi diritto possono attingere per pubblicare sulle riviste gli articoli idonei. La pubblicazione di un articolo non idoneo non viene addebitata a tale fondo ma a parte;
- un articolo è idoneo quando ha superato il vaglio del Comitato di esperti, che ne esamina l’originalità in termini di nuovi risultati. La differenza rispetto agli altri articoli risiede nel fatto che quelli non idonei si limitano a interpretare risultati pubblicati precedentemente;
- non obbliga l’editore né qualsiasi altro soggetto, responsabile delle decisioni editoriali di una determinata rivista ad accettare o pubblicare un articolo inviato da un autore avente diritto. La pubblicazione è lasciata alla discrezionalità dei soggetti responsabili.
In sostanza, quindi, la publishing fee copre i costi di pubblicazione, quali l’organizzazione e la gestione della peer-reviewed, la produzione di articoli in pdf e altri formati e la diffusione della pubblicazione in diverse sedi.
Tale corrispettivo non può essere soggetto all’aliquota IVA del 4 per cento, poiché non rientra nei casi previsti dai nn. 18) e 35) della Tabella A, Parte II, allegata al decreto IVA.
Infatti, come chiarito dalla circolare 24 luglio 2014, n. 23/E:
“scopo di queste disposizioni è favorire la diffusione dei prodotti editoriali, agevolandone la commercializzazione, l’acquisto anche mediante contratto d’opera, appalto e simili e la realizzazione/produzione degli stessi, limitando nello stesso tempo la formazione di crediti IVA in capo agli operatori del settore.”
In altre parole la publishing fee non rientra tra i casi contemplati dalla norma dal momento che, nel caso in esame, è il committente che acquista una prestazione dalla casa editrice.
In conclusione l’Agenzia delle Entrate sottolinea quanto segue:
“Nella fattispecie in commento, l’Editore non acquista nulla dal Sottoscrittore: è quest’ultimo che acquista una prestazione dall’Editore che con il corrispettivo ricevuto «finanzia» la pubblicazione degli articoli e quindi della rivista OA.”
La publishing fee deve quindi essere soggetta a tassazione IVA con aliquota ordinaria.
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