La riduzione del 50 per cento dei contributi INPS introdotta dalla Legge di Bilancio 2025 resta al momento in standby. Non si può fare domanda e non sono state fornite istruzioni sul raccordo con lo sconto spettante ai forfettari
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La riduzione dei contributi INPS del 50 per cento resta per il momento non operativa.
Una delle poche novità in favore delle partite IVA introdotte dalla Manovra 2025 consiste nello sgravio INPS per i nuovi artigiani e commercianti. A prescindere dal regime fiscale applicato, è infatti riconosciuta la riduzione dei contributi per il primo triennio di attività e quindi fino al 2027.
Per l’avvio della misura bisogna però attendere: ancora non sono state pubblicate le attese istruzioni INPS per fare domanda. Tempi lunghi che mal si conciliano con la scadenza del 28 febbraio per la richiesta di riduzione dei contributi per i forfettari e che creano confusione e dubbi operativi
Riduzione contributi INPS del 50%, domanda ancora in standby
È l’articolo 1, comma 186 della Legge n. 207/2024 (Legge di Bilancio 2025) a disciplinare la riduzione dei contributi INPS introdotta per le nuove attività.
In particolare, per i lavoratori che nel corso del 2025 si iscrivono per la prima volta a una delle gestioni speciali autonome degli artigiani e dei commercianti è prevista la possibilità di accedere a una riduzione del 50 per cento dei contributi dovuti.
Lo sconto contributivo è triennale, potrà essere fruito pertanto dal 2025 e fino al 2027 e si applica previo invio di un’apposita comunicazione telematica all’INPS.
Chiaro il perimetro e la natura dell’agevolazione, resta da definire la procedura specifica per fare domanda. L’INPS non ha ancora diramato istruzioni ufficiali che, a differenza di quanto si ipotizzava, non sono state diffuse con la circolare relativa alla contribuzione dovuta da artigiani e commercianti.
Il rebus della riduzione del 50 o del 35 per cento per i forfettari
La Legge di Bilancio 2025 non ha fissato una scadenza specifica per la pubblicazione delle istruzioni da parte dell’INPS. Non si può quindi parlare di ritardo, ma i tempi lunghi di attuazione della novità rischiano di creare confusione.
Così è in particolare per i forfettari, destinatari della riduzione contributiva del 35 per cento prevista a regime. Il 28 febbraio è fissata la scadenza per l’invio della comunicazione INPS che consente di applicare lo sconto sui contributi dovuti, e sono diversi i quesiti relativi al rapporto rispetto alla nuova agevolazione.
La norma definisce infatti la riduzione contributiva del 50 per cento come “alternativa rispetto ad altre misure agevolative vigenti che prevedono riduzioni di aliquota”. Una specifica introdotta, evidentemente, anche in considerazione dello sgravio del 35 per cento per artigiani e commercianti che applicano il regime forfettario.
La scadenza del 28 febbraio per i forfettari e l’attesa per l’avvio delle novità
I dubbi di partite IVA e addetti ai lavori riguardano ora le procedure che verranno implementate dall’INPS: chi presenta domanda di riduzione del 35 per cento potrà poi passare, in corso d’anno, al più conveniente taglio del 50 per cento? Conviene attendere l’apertura del canale telematico per le nuove domande, per evitare “intoppi” procedurali?
Al momento dall’INPS non sono arrivati chiarimenti.
Si ipotizza in ogni caso che la richiesta di riduzione del 35 per cento inviata entro il 28 febbraio non “pregiudichi” la possibilità di accedere al taglio maggiorato previsto dalla Legge di Bilancio 2025. Sarà in ogni caso necessario presentare una nuova richiesta, seguendo le indicazioni che verranno successivamente fornite. L’incognita sui tempi non può però che complicare la questione.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Riduzione contributi INPS del 50%, domanda ancora in standby