Contributi INPS artigiani e commercianti: aliquote e scadenze per il 2025

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Contributi artigiani commercianti 2025: pronte le istruzioni per il pagamento. Le aliquote per il calcolo, gli importi, le scadenze e le modalità di versamento

Contributi INPS artigiani e commercianti: aliquote e scadenze per il 2025

Come ogni anno arrivano le istruzioni per il pagamento della contribuzione di artigiani e commercianti.

A fare il punto sulle procedure e le novità per il 2025 è l’INPS nella circolare pubblicata il 7 febbraio.

Nel documento di prassi sono fornite tutte le indicazioni riguardo il valore del minimale di reddito per il calcolo dei contributi IVS, in aumento rispetto al 2024, le istruzioni sulle modalità di pagamento e le date di scadenza per i versamenti di contributi minimi e contributi eccedenti il minimale.

I contribuenti che aderiscono al regime forfettario devono presentare la domanda di riduzione dei contributi entro il 28 febbraio.

Contributi INPS artigiani e commercianti: aliquote e scadenze per il 2025

Con la circolare n. 38, pubblicata il 7 febbraio, l’INPS comunica i valori da prendere in considerazione per il calcolo dei contributi che artigiani e commercianti devono versare nel 2025.

Nel documento di prassi, inoltre, sono fornite anche le indicazioni in merito alle modalità di pagamento e il calendario delle scadenze.

Per il 2025 le aliquote contributive per il finanziamento delle gestioni pensionistiche di artigiani e commercianti sono tutte pari al 24 per cento.

Questo perché nell’anno in corso anche l’aliquota dei contributi per i collaboratori di età inferiore a 21 anni ha raggiunto tale soglia, indicata all’articolo 24, comma 22, del DL n. 201/2011.

Continua ad applicarsi anche per il 2025 l’esonero dal 50 per cento della contribuzione in favore dei lavoratori con più di 65 anni d’età, già pensionati presso le gestioni dell’Istituto.

L’INPS inoltre segnala che da quest’anno si applicano le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, la quale ha previsto un nuovo esonero contributivo che permette di risparmiare il 50 per cento del versamento dei contributi dovuti alla gestione artigiani e commercianti nei primi tre anni di attività.

Questo a patto che a partita IVA del forfettario sia aperta a partire dal 1° gennaio 2025. Per l’applicazione si attendono però ancora da parte dell’INPS le apposite istruzioni operative e per fare domanda.

Il nuovo esonero si affianca a quello già in vigore da tempo e che consente di ridurre del 35 per cento i contributi da versare e vale fino a quando sussistono i requisiti.

Gli iscritti alla Gestione commercianti, inoltre, come previsto dalla Legge di Bilancio 2021, sono tenuti a versare un’aliquota contributiva aggiuntiva dello 0,48 per cento a finanziamento dell’indennizzo per cessazione definitiva dell’attività commerciale, concesso a chi chiude senza avere raggiunto i requisiti per la pensione di vecchiaia.

Infine, per il finanziamento delle prestazioni di maternità dovrà essere versata una ulteriore quota di 0,62 euro mensili.

Riassumendo, per il 2025, le aliquote da applicare sono le seguenti:

Soggetti interessati Artigiani Commercianti
Titolari e coadiuvanti/coadiutori di qualunque età 24 per cento 24,48 per cento

Contributi INPS artigiani e commercianti 2025: minimale di reddito in aumento

Come ogni anno, anche per il 2025, il reddito minimo annuo da prendere in considerazione per il calcolo del contributo IVS dovuto dagli artigiani e dai commercianti è stato aggiornato sulla base della variazione percentuale dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.

Per il periodo 2023/2024 questa è pari allo 0,8 per cento e, pertanto, il reddito minimo annuo da prendere in considerazione è di 18.555 euro.

Un valore in aumento, anche se di poco, rispetto a quello dello scorso anno (18.415 euro) e che di conseguenza determina anche un lieve incremento del contributo minimo dovuto.

Il contributo calcolato sul reddito minimale, dunque, è quello mostrato in tabella.

Soggetti interessatiArtigiani Commercianti
Titolari e coadiuvanti/coadiutori di qualunque età 4.460,64 (4.453,20 IVS + 7,44 maternità) 4.549,70 euro (4.542,26 IVS + 7,44 maternità)

Per i periodi inferiori all’anno solare, il contributo sul “minimale” rapportato al mese risulta pari a:

Soggetti interessatiArtigiani Commercianti
Titolari e coadiuvanti/coadiutori di qualunque età 371,72 euro (371,10 IVS + 0,62 maternità) 379,15 euro (378,53 IVS + 0,62 maternità)

Come precisato dall’INPS, il minimale di reddito e il relativo contributo annuo devono essere riferiti al reddito attribuito a ogni singolo soggetto che opera nell’impresa.

Contributi INPS artigiani e commercianti 2025 sul reddito eccedente il minimale

Quest’anno la contribuzione aggiuntiva va versata sui redditi d’impresa prodotti nel 2025 che eccedono il minimale di 18.555 euro, secondo le aliquote fissate nella circolare e fino al limite della prima fascia di retribuzione annua pensionabile pari, per il 2025, a 55.448 euro.

“Per i redditi superiori a 55.448 euro annui resta confermato l’aumento dell’aliquota di un punto percentuale, disposto dall’articolo 3-ter del decreto-legge 19 settembre 1992, n. 384, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 novembre 1992, n. 438.”

Le aliquote contributive, pertanto, sono determinate come indicato nella tabella.

Scaglione di redditoArtigianiCommercianti
Titolari e coadiuvanti/coadiutori di qualunque età fino a 55.448 euro 24 per cento 24,48 per cento
superiore a 55.448 euro 25 per cento 25,48 per cento

Il massimale di reddito per il calcolo dei contributi INPS dovuti da artigiani e commercianti, invece, è fissato a 92.413 euro per gli iscritti alla gestione da prima del 1° gennaio 1996 o con anzianità contributiva maturata a tale data.

Per i lavoratori e le lavoratrici che non rientrano in questa categoria, invece, l’importo massimo è pari a 120.607 euro e non è frazionabile in ragione mensile.

L’importo massimo dei contributi INPS dovuti da artigiani e commercianti è riportato nelle seguenti tabelle riassuntive.

  • Lavoratori con anzianità contributiva al 31 dicembre 1995
ArtigianiCommercianti
Titolari e coadiuvanti/coadiutori di qualunque età 22.548,77 euro (55.448 euro*24 per cento+36.965 euro*25 per cento) 22.992,35 euro (55.448 euro*24,48 per cento+36.965 euro*25,48 per cento)
  • Lavoratori privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, iscritti con decorrenza gennaio 1996 o successiva
ArtigianiCommercianti
Titolari e coadiuvanti/coadiutori di qualunque età 29.597,27 euro (55.448 euro*24 per cento+65.159 euro*25 per cento) 30.176,18 euro (55.448 euro*24,48 per cento+65.159 euro*25,48 per cento)

Contributi INPS artigiani e commercianti 2025: le scadenze per il versamento

Nella circolare l’INPS fornisce le indicazioni anche per quanto riguarda i tempi da rispettare per i versamenti.

Nel 2025 non cambiano le scadenze che restano quattro. I termini per l’adempimento sono:

  • 16 maggio 2025;
  • 20 agosto 2025;
  • 17 novembre 2025;
  • 16 febbraio 2026.

I contributi dovuti sulla quota eccedente il minimale, invece, devono essere versati entro i termini previsti per il pagamento delle imposte sui redditi delle persone fisiche, a titolo di saldo 2024, primo e secondo acconto 2025.

Per i versamenti bisogna utilizzare il modello F24. I dati e gli importi utili per il pagamento dei contributi dovuti da artigiani e commercianti sono disponibili nel Cassetto previdenziale, nella sezione “Dati del mod. F24”, a cui può accedere il contribuente o un suo delegato.

Per quanto riguarda le modalità di calcolo, l’INPS ricorda che il contributo IVS dovuto da artigiani e commercianti:

  • è calcolato sulla totalità dei redditi d’impresa denunciati ai fini IRPEF (e non soltanto su quello derivante dall’attività che dà titolo all’iscrizione nella gestione di appartenenza);
  • è rapportato ai redditi d’impresa prodotti nello stesso anno al quale il contributo si riferisce (quindi, per i contributi dell’anno 2025, ai redditi 2025, da denunciare al fisco nel 2026).

“qualora la somma dei contributi sul minimale e di quelli a conguaglio versati alle previste scadenze sia inferiore a quanto dovuto sulla totalità dei redditi d’impresa realizzati nel 2025, è dovuto un ulteriore contributo a saldo da corrispondere entro i termini di pagamento delle imposte sui redditi delle persone fisiche.”

I contributi dovuti entro le scadenze dell’IRPEF possono essere versati con un differimento sino a 30 giorni, applicando sempre la sola maggiorazione di una quota pari allo 0,40 per cento dell’importo dovuto, a titolo di interessi corrispettivi.

L’INPS ricorda che l’introduzione del concordato preventivo biennale non fa venire meno gli obblighi contributivi, e che la base imponibile concordata assume rilevanza, tra l’altro, ai fini della determinazione dei contributi previdenziali obbligatori. Resta ferma la possibilità per il contribuente di versare i contributi sul reddito effettivo se di importo superiore a quello concordato.

Contributi INPS artigiani e commercianti 2025, scadenza il 28 febbraio per la riduzione ai forfettari

Come anticipato, nella circolare del 7 febbraio l’INPS fornisce anche le istruzioni per il versamento della contribuzione dovuta da artigiani e commercianti che applicano il regime forfettario e che, anche per il 2025, possono richiedere l’accesso al regime contributivo agevolato.

Si tratta della riduzione contributiva del 35 per cento che nel 2025 si applicherà automaticamente ai soggetti che ne hanno già beneficiato nel 2024 e che mantengono i requisiti di agevolazione fiscale.

Chi, invece, ha avviato una nuova attività d’impresa nel 2024 e intende beneficare del regime agevolato nel 2025 deve inviare la richiesta di adesione entro la scadenza del 28 febbraio 2025.

Infine, chi avvia una nuova attività nel 2025 e ha intenzione di aderire al regime forfettario deve comunicarlo “con la massima tempestività”.

Per l’applicazione del nuovo esonero contributivo al 50 per cento, come detto, è invece necessario attendere la pubblicazione delle istruzioni operative.

Per tutti gli altri dettagli si rimanda al testo integrale della circolare INPS n. 38/2025.

INPS - Circolare n. 38 del 7 febbraio 2025
Artigiani e commercianti: contribuzione per l’anno 2025

Questo sito contribuisce all'audience di Logo Evolution adv Network