Sono più di 180.000 le domande per l’accesso all’assegno di inclusione respinte dall’INPS. Lo evidenziano i dati pubblicati dal Ministero del Lavoro il 16 febbraio 2024. In caso di incongruenze, dal 27 febbraio sarà possibile fare richiesta di riesame, da presentare entro 30 giorni dalla comunicazione dell’esito
Assegno di inclusione, porte sbarrate per oltre 180.000 domande trasmesse nel mese di gennaio.
A fornire i dati dopo un mese dall’entrata in vigore dello strumento di sostegno che ha preso il posto del reddito di cittadinanza è il Ministero del Lavoro, con il comunicato stampa del 16 febbraio.
I controlli preventivi effettuati dalla piattaforma gestita in collaborazione con l’INPS hanno consentito di bloccare preventivamente un numero non da poco di domande, per le quali non risultano soddisfatti tutti i requisiti d’accesso.
Modello ISEE di valore superiore al limite previsto, reddito sopra-soglia così come la mancata presentazione della dichiarazione lavorativa sono le principali cause di reiezione.
Ulteriori dettagli sulle domande respinte saranno disponibili dal 27 febbraio, data a partire dalla quale l’INPS aprirà il canale per la richiesta di riesame.
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Assegno di inclusione, respinte oltre 180.000 domande: dal 27 febbraio parte la richiesta di riesame
Il messaggio INPS n. 684 del 14 febbraio ha fornito nuove indicazioni per la gestione delle domande di assegno di inclusione, specificando in particolare i diversi esiti delle istanze trasmesse.
Indicazioni che si legano ai dati pubblicati dal Ministero del Lavoro il 16 febbraio 2024, che forniscono il dettaglio delle domande trasmesse ad un mese dall’avvio della misura che ha preso il posto del reddito di cittadinanza.
In totale nel mese di gennaio sono state inviate 779.302 domande, con contestuale sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale.
Di queste però sono numerose quelle sospese a causa di incongruenze, a seguito dei controlli preventivi effettuati dalla piattaforma predisposta dal Ministero e dall’INPS.
Si tratta nel dettaglio di:
- 24.115 domande che necessitano di un supplemento di istruttoria per l’accertamento di disabilità o nucleo familiare non conforme;
- 77.331 domande che necessitano di approfondimenti per dichiarazione sostitutiva unica (DSU) difforme;
- 801 domande sospese per ulteriori controlli sulla residenza anagrafica. Per queste domande sospese, l’Inps informerà gli interessati della sospensione nonché dell’esito delle ulteriori verifiche effettuate entro la prossima settimana;
- ulteriori 22.762 domande per le quali l’Inps è in attesa della verifica della certificazione da parte degli enti preposti.
Domanda assegno di inclusione respinta, 30 giorni per la richiesta di riesame
A queste si affiancano un totale di 182.350 domande respinte e le principali cause di stop della richiesta d’accesso all’assegno di inclusione riguardano la presentazione di una DSU oltre i limiti previsti, redditi superiori alle soglie o ancora l’omessa presentazione della dichiarazione lavorativa.
Si tratta di circa il 23 per cento del totale delle domande trasmesse per le quali a decorrere dal 27 febbraio si aprirà la possibilità di richiedere il riesame all’INPS.
Chi ha fatto domanda potrà quindi controllare sul sito INPS l’esito della lavorazione. In caso di rigetto dell’istanza sarà possibile consultare la causale specifica che ha portato al blocco della richiesta.
Il contribuente potrà quindi richiedere il riesame alla sede INPS territorialmente competente entro il termine di 30 giorni dalla data di comunicazione dell’esito o, in alternativa, presentare ricorso giudiziario.
Per gli esclusi dall’assegno di inclusione si va quindi verso l’apertura di un canale di dialogo e confronto con l’INPS, al fine di valutare la successiva possibilità di rientrare tra i beneficiari della misura riconosciuta a partire dal mese di gennaio.
Assegno di inclusione per 480.000 nuclei familiari, importo medio di 620 euro
Sono al momento 480.000 i nuclei familiari beneficiari dell’assegno di inclusione, a fronte della platea potenziale pari a 737.000 famiglie.
I dati forniti dal Ministero del Lavoro mostrano quindi come ad un mese dall’avvio sia stata raggiunta più della metà della platea di riferimento e l’importo medio erogato ammonta a 620 euro.
Partirà infine a breve una nuova tornata di pagamenti: chi ha già ricevuto la mensilità di gennaio percepirà il 27 febbraio il nuovo assegno mensile.
Per le domande presentate a febbraio, in caso di sottoscrizione del PAD, il pagamento avverrà il 15 marzo 2024.
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