L'INPS con il messaggio n. 583 del 7 febbraio 2023 comunica una novità nella procedura di invio della domanda per l’assegno di integrazione salariale erogato dal FIS e dai Fondi di solidarietà. La dichiarazione del fruito va trasmessa in formato .csv senza inserirla in una cartella con estensione .zip
Il file relativo ai periodi di integrazione salariale fruiti va inviato in formato .csv secondo le nuove modalità previste dall’INPS.
L’Istituto nel messaggio n. 583 del 7 febbraio 2023 fornisce alcuni chiarimenti in merito alla procedura di invio della dichiarazione ai fini della domanda per l’assegno di integrazione salariale erogata dal FIS e dai Fondi di solidarietà bilaterali.
Questa va inviata, utilizzando il servizio “Comunicazione bidirezionale”, direttamente in formato .csv e non va inserita in una cartella con formato .zip, a differenza di quanto precedentemente indicato nel messaggio n. 4653/2022.
Una volta compilato, il file non deve più essere modificato. Per quanto riguarda la dichiarazione relativa all’effettivo fruire dei periodi già autorizzati, il file può ancora essere inviato anche se il termine per la presentazione è stato fissato allo scorso 27 gennaio.
Domanda assegno FIS: la dichiarazione del fruito relativa a periodi già autorizzati
L’INPS tramite il messaggio n. 583 del 7 febbraio 2023 comunica una novità per quanto riguarda la trasmissione delle domande per l’assegno di integrazione salariale che viene erogato dal FIS e dai Fondi di solidarietà bilaterali.
In seguito ad un aggiornamento della procedura, infatti, è possibile inviare anche i documenti in formato .csv utilizzando il servizio “Comunicazione bidirezionale”. Pertanto, anche il file contenente la dichiarazione del fruito va inviato in questo formato.
Le prime indicazioni in relazione alle novità sono state comunicate attraverso il messaggio n. 4653 del 28 dicembre 2022.
Secondo quanto specificato, i datori di lavoro possono allegare alla domanda solamente un file .csv semplificato, con la lista dei codici fiscali dei beneficiari, senza dover specificare le informazioni relative al limite delle ore lavorabili.
Questa modalità di trasmissione sarà l’unica possibile a partire dal 1° marzo 2023.
Tramite il documento pubblicato il 7 febbraio, l’Istituto sottolinea come anche la dichiarazione del fruito vada inviata tramite il servizio “Comunicazione bidirezionale” esclusivamente in formato .csv senza inserirlo in una cartella formato .zip.
In alternativa è possibile inviare il file, sempre in formato .csv, alla struttura INPS territorialmente competente utilizzando la posta elettronica certificata (PEC).
Domanda assegno FIS: nuova modalità di trasmissione della dichiarazione del fruito
L’INPS ricorda che, una volta terminata la compilazione della dichiarazione con tutte le informazioni relative ai periodi fruiti, non bisogna più modificare il file .csv.
Le istruzioni per la compilazione del file sono state indicate dall’Istituto nel messaggio n. 4653/2022. In allegato allo stesso, inoltre, è possibile trovare il modello predefinito.
“Si ricorda che la dichiarazione relativa all’effettivo fruito dei periodi già autorizzati, può essere presentata solo nei casi in cui il datore di lavoro abbia completato le settimane autorizzate e debba presentare, ovvero abbia già presentato, una nuova domanda di assegno di integrazione salariale.”
A questo proposito, l’INPS sottolinea come il termine indicato nel messaggio n. 4653/2022 per l’invio della comunicazione, ovvero il 27 gennaio 2023, sia ordinatorio.
Questo significa che il file può ancora essere inviato. Naturalmente, la tempestività nell’inviare la dichiarazione permetterà all’Istituto di definire le domande ricevute più velocemente.
Per tutte le altre indicazioni si rimanda al testo integrale del messaggio n. 4653/2022.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Domanda assegno FIS: chiarimenti INPS sulla modalità di trasmissione della dichiarazione del fruito