Come si calcola la durata dello stato di disoccupazione? Quali sono i limiti di reddito da rispettare per non perderlo e mantenere l'indennità? I chiarimenti nelle FAQ del Ministero del Lavoro
La dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (DID) certifica lo stato di disoccupazione.
Come si calcola la durata della disoccupazione e quali sono i limiti di reddito da lavoro da non superare per mantenerla? La DID può essere rilasciata anche da chi svolge un tirocinio o attività socialmente utili?
Il Ministero del Lavoro ha fornito i chiarimenti nelle risposte alle domande più frequenti (FAQ) aggiornate.
I lavoratori possono svolgere contemporaneamente anche più attività lavorative di diversa tipologia, ed eventualmente continuare a ricevere la NASpI, se rispettano i limiti di reddito imposti per il mantenimento dello stato di disoccupazione.
Disoccupazione: calcolo, durata e limiti di reddito
Le FAQ aggiornate pubblicate dal Ministero del Lavoro forniscono alcuni chiarimenti in merito allo stato di disoccupazione.
Chi non ha un lavoro, oppure ha ricevuto comunicazione di licenziamento, può presentare la DID per accedere ai servizi di reinserimento nel mercato del lavoro.
Si tratta della dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, cioè il documento che certifica formalmente l’inizio dello stato di disoccupazione di una persona, rilasciato in seguito alla firma di un patto di servizio presso i centri per l’impiego.
In questo modo è possibile anche accedere anche all’indennità di disoccupazione, NASpI e DIS-COLL, riconosciuta ogni mese dall’INPS ai lavoratori e alle lavoratrici che perdono il lavoro involontariamente.
Come si calcola la durata dello stato di disoccupazione?
La durata della disoccupazione si misura in giorni, i quali vengono conteggiati a partire da quello di rilascio della DID e fino al giorno precedente e a quello della revoca.
Per i disoccupati di lungo periodo, ai fini del calcolo dei 12 mesi, è necessario far registrare un’anzianità di disoccupazione pari a 365 giorni più 1 giorno.
Allo stesso modo, per il calcolo dei 6 mesi, i disoccupati devono maturare 180 giorni di disoccupazione più 1.
Come precisato dal Ministero, per il calcolo dell’anzianità di disoccupazione sono considerati tutti i giorni di validità della DID.
Fanno eccezione i giorni di sospensione (si considerano in stato di sospensione il giorno iniziale ed il giorno finale di un rapporto di lavoro).
I limiti di reddito per mantenere lo stato di disoccupazione
Di norma, lo svolgimento di attività lavorativa comporta la perdita dello status di disoccupato. Se si rispettano precise regole relative al reddito percepito, però, è possibile continuare a lavorare senza perdere lo stato di disoccupazione e quindi continuare a ricevere l’indennità NASpI o DIS-COLL.
Si ricorda che nel 2024 la NAspI può essere erogata per un importo massimo mensile di 1.550,42 euro.
La soglia da non superare per mantenere lo stato di disoccupazione nel 2024 è pari a:
- 8.500 euro all’anno per il lavoro dipendente;
- 5.500 euro annui per il lavoro autonomo.
La NASpI è poi compatibile con il reddito da lavoro occasionale nel limite massimo di 5.000 euro annui.
Come chiarito dal Ministero, i lavoratori e le lavoratrici possono mantenere lo stato di disoccupazione, e quindi l’indennità economica spettante, anche se svolgono più di un’attività lavorativa, anche di diverse tipologie (autonome, parasubordinate, subordinate, occasionali).
Questo purché da tali attività derivino redditi che non superano, in ciascuno dei rispettivi ambiti, i limiti previsti per il mantenimento dello status di disoccupato.
Inoltre, il reddito complessivo che proviene dalla somma dalle attività svolte deve risultare inferiore a quello massimo consentito dalla normativa, che come abbiamo visto è pari a 8.500 euro per il lavoro subordinato e a 5.500 euro per il lavoro autonomo.
Disoccupazione: anche i tirocinanti possono rilasciare la DID
Un altro chiarimento fornito dal Ministero in merito allo stato di disoccupazione e al rilascio della dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro riguarda il caso dei tirocinanti e di chi svolge attività socialmente utili.
Anche in questa ipotesi, infatti, gli interessati possono rilasciare la DID, essere considerati in stato di disoccupazione ed eventualmente fruire dell’indennità prevista.
Questo perché, spiega il Ministero, il tirocinio non è considerato un rapporto di lavoro e perciò, anche se prevede un’indennità di partecipazione, una persona che sta svolgendo un tirocinio (in assenza di rapporti di lavoro) potrà rilasciare la DID. Allo stesso modo, i disoccupati che avviano un tirocinio mantengono lo stato di disoccupazione.
Lo stesso principio si applica anche in caso di attivazione di un lavoro di pubblica utilità/lavoro socialmente utile, poiché in queste situazioni non si instaura un rapporto di lavoro.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Disoccupazione: calcolo, durata e limiti di reddito