Diritto camerale 2024, importo e scadenza: confermata la proroga per le partite IVA

Diritto camerale 2024, scadenza in arrivo per il contributo annuale alla CCIAA. Confermata la proroga per le partite IVA, un focus su importi dovuti e istruzioni

Diritto camerale 2024, importo e scadenza: confermata la proroga per le partite IVA

Diritto camerale 2024, scadenza in arrivo per il contributo annuale dovuto alla CCIAA.

La scadenza per pagare il diritto annuale alla Camera di Commercio è fissata al 1° luglio, data ultima di versamento del saldo e del primo acconto delle imposte sui redditi.

Come confermato dal MIMIT, per le partite IVA che applicano gli ISA e per i forfettari è prevista la proroga al 31 luglio 2024.

A fissare gli importi dovuti è stata la nota MIMIT n. 383421 del 20 dicembre 2023, che ha in particolare confermato le cifre già previste per lo scorso anno.

Diritto camerale 2024, importo e scadenza: confermata la proroga per le partite IVA

I termini di versamento del diritto camerale seguono quanto previsto in materia di imposte sui redditi.

La prima data da annotare in calendario è quella del 1° luglio, termine ultimo per versare il saldo e il primo acconto delle imposte sui redditi.

Il calendario delle scadenze è tuttavia condizionato dalla proroga concessa ai titolari di partita IVA soggetti all’applicazione degli ISA, forfettari inclusi, alla luce dell’avvio del concordato preventivo biennale.

Come evidenziato dal MIMIT con la nota pubblicata il 13 giugno, la proroga al 31 luglio si applica anche al versamento del diritto annuale 2024 per le imprese interessate dal rinvio dei termini di pagamento delle imposte sui redditi. Resta invece ferma la scadenza del 1° luglio per i contribuenti non interessati dalla proroga.

Al pari delle altre imposte, anche il diritto camerale può essere differito entro i trenta giorni successivi alla scadenza ordinaria, previa maggiorazione dello 0,40 per cento dell’importo dovuto. La scadenza è in questo caso fissata al 31 luglio per le imprese tenute a rispettare il calendario ordinario di versamento.

Per soggetti ISA e forfettari invece, la scadenza dei versamenti con maggiorazione dello 0,40 per cento è fissata al 30 agosto.

Diritto camerale 2024, gli importi del contributo annuale dovuto alla CCIAA

Gli importi del diritto camerale 2024 sono stati stabiliti dal MIMIT con la nota n. 383421 del 20/12/2023, con la quale sono stati confermati i valori già fissati per lo scorso anno.

Per le imprese che pagano il diritto annuale alla CCIAA in misura fissa l’importo è di seguito riportato in forma tabellare, tenuto conto anche della maggiorazione del 20 per cento dovuta sulla base di quanto previsto dal decreto ministeriale del 23 febbraio 2023:

IMPRESE CHE PAGANO IN MISURA FISSAImporto dovuto in euroImporto da versare in euro
Imprese individuali iscritte nella sezione ordinaria 120,00 120,00
Imprese individuali iscritte nella sezione speciale (piccoli imprenditori, artigiani, coltivatori diretti e imprenditori agricoli) 52,80 53,00
Società semplici agricole iscritte nella sezione speciale imprese agricole 60,00 60,00
Società semplici non agricole 120,00 120,00
Società di cui al comma 2 dell’art.16 del decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 96 (società tra avvocati) 120,00 120,00
Soggetti iscritti soltanto al REA 18,00 18,00
Imprese con sede principale all’estero (per ciascuna unità locale/sede secondaria) 66,00 66,00

In caso di unità locali è inoltre necessario versare alla Camera di Commercio del territorio di riferimento un diritto pari al 20 per cento di quello dovuto per la sede principale, fino ad un massimo di 200 euro. Va in ogni caso applicata la riduzione del 50 per cento e l’eventuale maggiorazione stabilita dalla CCIAA competente per territorio.

Diritto camerale 2024: gli importi per chi paga in base al fatturato

Le imprese tenute al versamento del diritto annuale commisurato al fatturato (le altre imprese iscritte al Registro delle Imprese, diverse da quelle individuali e per le quali siano previste misure fisse o transitorie) il calcolo del diritto camerale 2024 dovrà essere effettuato applicando al proprio fatturato l’aliquota prevista.

Di seguito si riportano le fasce di fatturato e le aliquote per calcolare il diritto annuale 2023:

Scaglioni di fatturato da euro a euro Importo da versare
da 0,00 a 100.000,00 Euro 200,00
da 100.000,01 a 250.000,00 Euro 200,00 + 0,015 per cento
da 250.000,01 a 500.000,00 Euro 222,50 + 0,013 per cento della parte eccedente 250.000,00
da 500.000,01 a 1.000.000,00 Euro 255,00 + 0,010 per cento della parte eccedente 500.000,00
da 1.000.000,01 a 10.000.000,00 Euro 305,00 + 0,009 per cento della parte eccedente 1.000.000,00
da 10.000.000,01 a 35.000.000,00 Euro 1.115,00 + 0,005 per cento della parte eccedente 10.000.000,00
da 35.000.000,01 a 50.000.000,00 Euro 2.365,00 + 0,003 per cento della parte eccedente 35.000.000,00
oltre 50.000.000,00 Euro 2.815,00 + 0,001 per cento della parte eccedente 50.000.000,00 (fino a un massimo di 40.000,00 euro)

Si rammenta che anche la misura fissa prevista per la prima fascia di fatturato da utilizzare comunque nel calcolo nell’importo integrale di 200,00 euro è soggetta, a conclusione del calcolo, alla riduzione complessiva 50 per cento, con la conseguenza che per le imprese con fatturato fino a 100.000,00 euro, l’importo del diritto annuale da versare è pari ad 100,00 euro.

Anche l’importo massimo da versare è soggetto alla riduzione del 50 per cento, con la conseguenza che in nessun caso l’importo da versare sarà superiore a 20.000 euro.

Ai fini del calcolo dell’importo dovuto dovrà poi essere applicata la maggiorazione del 20 per cento ove prevista.

Si evidenzia che in ogni caso, ai fini del calcolo dell’importo dovuto, è possibile utilizzare il servizio predisposto da Unioncamere.

Calcolo diritto camerale 2024, istruzioni ed esempio

Per calcolare il diritto camerale 2024 bisogna procedere secondo le seguenti istruzioni:

  • determinare quanto dovuto per la sede legale;
  • calcolare il 20 per cento per ciascuna unità locale, se presente;
  • sommare le due voci: sede legale + unità locale;
  • applicare la riduzione del 50 per cento;
  • applicare la maggiorazione del 20 per cento.

L’importo così ottenuto deve essere arrotondato secondo il criterio richiamato nella nota del Ministero dello Sviluppo Economico n. 19230 del 03/03/2009 prima al centesimo e poi all’unità di Euro (per eccesso se la prima cifra dopo la virgola è uguale o superiore a 5; per difetto se la prima cifra dopo la virgola è inferiore a 5).

Si riporta di seguito un utile esempio pratico fornito dalla CCIAA di Roma:

Società di capitale avente sede legale e 2 unità locali nella medesima provincia:
fatturato esercizio 2022 di Euro 265.815,00,
importo dovuto sede legale Euro 224,55595 +
importo dovuto u.l. Euro 89,82238 (44,91119 x 2 u.l.) = Euro 314,37833,
importo ridotto del 50 per cento = Euro 157,18916,
importo maggiorato del 20 per cento = Euro 188,62699,
importo da versare, arrotondato prima al centesimo di Euro e poi all’unità di Euro, Euro 189,00.

Scadenza diritto camerale 2024: chi paga?

Le imprese che si iscrivono alla Camera di Commercio nel 2024 dovranno versare il diritto annuale al momento della presentazione della domanda, con addebito automatico nel caso di pratica telematica; analogamente per le iscrizioni di nuove unità locali.

In alternativa, sarà possibile effettuare il versamento del diritto di prima iscrizione nei 30 giorni successivi, utilizzando il modello F24.

Per le imprese e le unità locali già esistenti al 1 gennaio 2024, il diritto annuale dovrà essere versato con la scadenza del primo acconto delle imposte sui redditi.

Chi deve pagare il diritto camerale?

Rientrano tra i soggetti obbligati al versamento dell’imposta dovuta alle Camere di Commercio:

  • le imprese individuali;
  • le società di persone e di capitali;
  • i consorzi;
  • gli imprenditori agricoli ed i coltivatori diretti;
  • le unità locali e sedi secondarie di imprese con sede principale all’estero;
  • i soggetti iscritti al R.E.A.

Pagamento diritto camerale 2024 con modello F24: istruzioni e codice tributo

Per il versamento del diritto camerale sarà necessario utilizzare il modello F24 e il codice tributo 3850.

Il modello F24 dovrà essere compilato alla sezione “IMU ed altri tributi locali” e sotto il “codice ente/codice comune” bisognerà indicare il codice del Comune in cui è situata la sede legale dell’impresa.

Sanzioni e ravvedimento operoso

In caso di omesso o tardivo versamento del diritto camerale la sanzione dovuta è compresa tra il 10 e il 100 per cento dell’importo dovuto.

Anche in questo caso sarà possibile beneficiare della riduzione della sanzione con ravvedimento operoso ed entro un anno dalla scadenza.

Il versamento del diritto annuale alla CCIAA, così come della sanzione ridotta con ravvedimento e dei relativi interessi dovrà essere effettuato con modello F24, compilando la sezione “IMU ed altri tributi locali” ed utilizzando i seguenti codici tributo:

  • 3850 per il diritto;
  • 3851 per gli interessi moratori;
  • 3852 per la sanzione ridotta.

Per ciascuno di essi deve inoltre essere indicato negli appositi spazi quale codice ente la sigla della provincia in cui ha sede la Camera di commercio destinataria del versamento.

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