La Legge di Bilancio 2025 modifica a regime il limite di detrazione delle spese scolastiche. Cosa cambia e quale sarà l'impatto pratico in dichiarazione dei redditi
Detrazione più alta per le spese scolastiche: la Legge di Bilancio 2025 si appresta a rivedere il limite degli oneri richiedibili a rimborso.
La novità emerge dalla lettura degli emendamenti approvati in Commissione Bilancio della Camera e, a livello pratico, produrrà effetti a partire dalla dichiarazione dei redditi relativa all’anno d’imposta 2025, da inviare nel 2026.
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Spese scolastiche, dal 2025 sale il tetto della detrazione
Sarà pari a 1.000 euro il valore massimo delle spese scolastiche e di istruzione che sarà possibile richiedere in detrazione fiscale.
Ferma restando la soglia di rimborso, pari al 19 per cento dei costi sostenuti, le famiglie avranno a disposizione un plafond di spese più ampio e, conseguentemente, un ammontare di rimborso più cospicuo.
La modifica inserita nel testo emendato della Legge di Bilancio 2025 non modifica i criteri alla base della detrazione delle spese scolastiche e dei costi di istruzione, riconosciuta nello specifico per la frequenza di scuole dell’infanzia, del primo ciclo d’istruzione e della scuola secondaria di secondo grado.
Per ciascun alunno o studente, in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi è possibile beneficiare del rimborso IRPEF del 19 per cento per un’ampia categoria di costi legati all’istruzione.
Dalle tasse scolastiche fino alle gite e alla mensa, le spese scolastiche sostenute dal 2025 saranno detraibili fino alla nuova soglia di 1.000 euro, rispetto agli 800 euro previsti fino al 2024.
Nuova detrazione delle spese scolastiche, rimborso IRPEF più alto con la dichiarazione dei redditi 2026
L’impatto delle novità previste dalla Manovra non sarà immediato. La norma produrrà infatti i suoi effetti nel 2026, con il riconoscimento di un rimborso IRPEF potenzialmente più elevato successivamente alla presentazione della dichiarazione dei redditi.
Dal punto di vista pratico, le famiglie potranno beneficiare di un rimborso pari ad un massimo di 190 euro, rispetto ai 152 euro previsti ad oggi per ciascun alunno o studente. Un mini-ritocco che si inserisce nell’ottica delle misure a sostegno dei nuclei familiari.
Nel modello 730/2025 resterà operativo il vecchio tetto di 800 euro per alunno o studente.
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