Il DURF non è sempre necessario per la patente a crediti. Quando è obbligatorio?
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Il possesso della patente a crediti è obbligatorio per le imprese e gli autonomi che che operano all’interno dei cantieri.
Il possesso del DURF è uno dei requisiti da rispettare ma, a differenza del DURC, non è richiesto a tutti.
Quando è obbligatorio e quando invece è possibile farne a meno? Ulteriori chiarimenti sono stati forniti nelle FAQ aggiornate dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
Patente a crediti: a chi è richiesto il DURF?
A partire dal 1° ottobre 2024 la patente a crediti è obbligatoria per le imprese e i lavoratori autonomi che operano nel settore edile.
Come precisato anche dai Consulenti del Lavoro in un utile vademecum, tra i requisiti richiesti è presente anche il possesso del DURF, la certificazione di regolarità fiscale. Il possesso però è necessario solo “nei casi previsti dalla normativa vigente”.
Non tutte le imprese devono quindi possedere il DURF per ottenere la patente a crediti, ma solo quelle che generalmente ricadono nella platea dei soggetti tenuti a provare il corretto adempimento degli obblighi tributari.
In particolare, l’obbligo si rivolge ai sostituti d’imposta:
“che affidano il compimento di una o più opere o di uno o più servizi di importo complessivo annuo superiore a euro 200.000 a un’impresa, tramite contratti di appalto, subappalto, affidamento a soggetti consorziati o rapporti negoziali comunque denominati caratterizzati da prevalente utilizzo di manodopera presso le sedi di attività del committente con l’utilizzo di beni strumentali di proprietà di quest’ultimo o ad esso riconducibili in qualunque forma, sono tenuti a richiedere all’impresa appaltatrice o affidataria e alle imprese subappaltatrici […]”.
Il DURF è quindi necessario nell’ambito di appalti, subappalti e affidamento a terzi di lavori che presentano le seguenti caratteristiche:
- valore annuo complessivo di 200.000 euro;
- prevalente utilizzo di manodopera;
- prestazioni svolte presso le sedi del committente, con l’utilizzo di beni strumentali di proprietà di quest’ultimo o ad esso riconducibili in qualunque forma.
In mancanza di queste, i soggetti sono automaticamente esclusi dall’obbligo di possesso del DURF nell’ambito della richiesta della patente a crediti.
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Patente a crediti: i requisiti per richiedere il DURF
Per ottenere il rilascio del DURF, è necessario che le imprese obbligate all’ottenimento del documento siano in possesso dei seguenti requisiti:
- essere in attività da almeno 3 anni e in regola con gli obblighi dichiarativi;
- aver eseguito, nel corso dei periodi d’imposta cui si riferiscono le dichiarazioni dei redditi presentate nell’ultimo triennio, complessivi versamenti registrati nel conto fiscale per un importo non inferiore al 10 per cento per cento dell’ammontare dei ricavi o dei compensi risultanti dalle dichiarazioni medesime;
- non avere iscrizioni a ruolo o accertamenti esecutivi o avvisi di addebito affidati agli agenti della riscossione relativi alle imposte sui redditi, all’imposta regionale sulle attività produttive, alle ritenute e ai contributi previdenziali per importi superiori a 50.000 euro, per i quali i termini di pagamento siano scaduti e siano ancora dovuti pagamenti o non avere provvedimenti di sospensione. Le disposizioni di cui al periodo precedente non si applicano per le somme oggetto di piani di rateazione per i quali non sia intervenuta decadenza.
Per ottenere il certificato è necessario compilare l’apposito modulo, scaricabile dalla sezione del sito dell’Agenzia delle Entrate dedicata, e presentarlo all’ufficio territorialmente competente.
Nel processo di valutazione della richiesta l’AdE tiene conto dei requisiti soprastanti con riferimento all’ultimo giorno del mese precedente a quello di scadenza del versamento delle ritenute fiscali.
Il certificato è disponibile dal terzo giorno lavorativo di ogni mese ed ha una validità di 4 mesi.
Una delle FAQ aggiornate al 31 gennaio pubblicate sul portale dell’INL, riguarda proprio il possesso del DURF, o meglio cosa indicare nella richiesta per la patente quando una ditta non ha il DURF perché attiva da meno di 3 anni.
L’Ispettorato precisa che l’impresa attiva da meno di tre anni e sprovvista di DURF, in fase di compilazione della domanda, dovrà indicare nella motivazione l’opzione “Non obbligatorio”, in quanto non può fare richiesta di certificazione.
Le imprese che invece sono in attesa del rilascio del DURF già richiesto all’Agenzia delle Entrate potranno invece dichiararne il possesso in fase di compilazione della domanda, sempre che siano soddisfatte le condizioni previste.
Ad ogni modo, specifica l’INL, le imprese attive da meno di tre anni che hanno già effettuato la richiesta della patente al 31 gennaio (data di pubblicazione della FAQ), non dovranno provvedere ad alcuna rettifica nel caso in cui, in relazione al possesso del DURF, abbiano indicato l’opzione “Esenzione giustificata” anziché l’opzione “Non obbligatorio”.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Patente a crediti: quando è necessario il DURF