Contratti di sviluppo: al via le domande per rinnovabili e batterie

Francesco Rodorigo - Incentivi alle imprese

Al via da oggi 27 giugno le domande per i contratti di sviluppo “Net Zero, Rinnovabili e Batterie”. Le imprese possono ricevere finanziamenti agevolati e contributi. Sono disponibili 1,7 miliardi di euro

Contratti di sviluppo: al via le domande per rinnovabili e batterie

Aperta la procedura di domanda per le risorse previste dai nuovi contratti di sviluppoNet zero, Rinnovabili e Batterie”.

Dalle ore 12.00 di oggi, 27 giugno, le imprese possono inviare sul sito di Invitalia le istanze per le agevolazioni dedicate agli investimenti volti al rafforzamento delle catene di produzione dei dispositivi utili per la transizione ecologica.

Le risorse stanziate ammontano a circa 1,7 miliardi di euro. Le imprese potranno beneficiare di finanziamenti agevolati, contributi in conto interessi e contributi diretti alla spesa.

Gli incentivi sono disponibili sia per nuove domande sia per domande già presentate, ma sospese per carenza di risorse.

Contratti di sviluppo: al via le domande per rinnovabili e batterie

A partire dalle ore 12.00 di oggi, 27 giugno, è possibile inviare la domanda per i contratti di sviluppo “Net zero, Rinnovabili e Batterie, l’agevolazione a sostegno degli investimenti volti al rafforzamento delle catene di produzione dei dispositivi utili per la transizione ecologica.

A disciplinare le modalità di accesso ai fondi disponibili nell’ambito della Missione 1, Componente 2, Investimento 7 del PNRR è il decreto direttoriale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy del 14 giugno 2024.

Le agevolazioni sono rivolte alle imprese che presentano programmi di sviluppo industriale e di tutela ambientale ed, eventualmente, progetti di ricerca, sviluppo e innovazione. Devono prevedere costi ammissibili per almeno 20 milioni di euro e, come anticipato, devono essere finalizzati al rafforzamento della produzione di dispositivi finalizzati alla transizione ecologica quali:

  • le batterie
  • i pannelli solari
  • le turbine eoliche
  • le pompe di calore
  • gli elettrolizzatori
  • i dispositivi per la cattura e lo stoccaggio del carbonio (CCUS).

I programmi di sviluppo possono riguardare anche la produzione dei componenti chiave e dei macchinari e delle attrezzature coinvolte nella produzione di tali dispositivi (Allegato 1 al decreto), così come il recupero delle materie prime critiche (Allegato 2 al decreto).

Per tali finalità sono stati stanziati 1,7 miliardi di euro. Le imprese di tutto il territorio nazionale possono ricevere le agevolazioni, sulla base di quanto previsto dai regimi agevolativi attivati, sotto forma di:

  • contributo in conto impianti;
  • finanziamento agevolato;
  • contributo diretto alla spesa (per i progetti di ricerca e sviluppo).

Le agevolazioni si possono richiedere nei limiti di quanto previsto dal Titolo III del decreto MIMIT del 14 settembre 2023.

Almeno il 40 per cento delle risorse disponibili deve essere destinata a progetti da realizzare nelle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Contratti di sviluppo rinnovabili e batterie: come fare domanda

Le imprese interessate dovranno presentare la domanda di accesso alle agevolazioni esclusivamente modalità telematica, pena l’invalidità della richiesta.

Per farlo potranno utilizzare la piattaforma informatica messa a disposizione da Invitalia nell’apposita sezione del sito internet dedicata ai contratti di sviluppo. Il termine iniziale per la presentazione delle richieste è aperto dalle ore 12.00 di oggi, 27 giugno. Per inviare l’istanza è necessario il possesso di una identità digitale SPID, CNS o CIE, di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).

Una volta effettuato l’accesso all’area personale sarà possibile compilare direttamente online la domanda e caricare il business plan e gli allegati. Tutta la documentazione è disponibile sul sito di Invitalia.

Lo sportello è aperto alle nuove domande di contratto di sviluppo ma anche alle richieste già presentate ma che si trovano in uno stato di sospensione per mancanza di risorse finanziarie.

In quest’ultimo bisognerà indicare anche gli elementi necessari a consentire l’accertamento del possesso di tutti i requisiti previsti dal decreto.

Al termine della compilazione del piano di impresa e dell’invio telematico della domanda e dei relativi allegati, verrà assegnato un protocollo elettronico.

Per tutti i dettagli si rimanda al testo integrale del decreto MIMIT 14 giugno 2024 e alle pagine informative sul sito del Ministero e di Invitalia.

MIMIT - Decreto direttoriale del 14 giugno 2024
Contratti di sviluppo “Net zero, Rinnovabili e Batterie”

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